Dopo oltre un anno di rinvii, lamentele e autoritarie prese di posizione del Governo, il Sistri – la cui entrata in vigore era prevista a partire dal prossimo settembre – è stato abolito con il decreto n. 138/2011, fatto annegare insieme ad altre Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Con esso vanno a fondo tutta la piattaforma SISTRI, con l’infrastruttura hardware e software sviluppata negli ultimi anni, il sistema di rilevazione GPS, le black-box con le SIM, le chiavette USB, i corsi di aggiornamento e la pazienza delle imprese iscritte.
Il decreto è in vigore, deve ancora essere convertito in legge (e ciò può avvenire anche con variazioni sul testo del provvedimento), ma attualmente la prospettiva è questa. E una domanda sorge spontanea: che fine fanno i contributi di iscrizione che le medesime imprese hanno dovuto – inutilmente – versare per gli anni 2010 e 2011?
Una risposta a “SISTRI, amen”