AVVISO: la notizia subirà un aggiornamento in un post successivo, nei commenti a questo post ci sono informazioni interessanti che ne cambiano lo scenario. Dario
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Se non fossimo in piena campagna elettorale, mi stupirei di questo testa-a-testa che sembra fare eco ai confronti politici che affollano la tv in questi giorni.
Alcuni giorni fa (vedi post precedente), Telecom Italia è stata messa all'indice per la presunta illegittimità del canone telefonico, sentenziata dal Giudice di Pace di Torre Annunziata (NA). Una notizia di una certa importanza per tutti gli utenti (anche se le sentenze di un GdP valgono per il caso giudicato e non generano giurisprudenza) che il Codacons ha ritenuto doveroso amplificare con una certa enfasi (ne ho parlato anch'io su Punto Informatico).
In questi giorni, sempre per mezzo di Codacons veniamo a sapere che "aumenta la spesa di spedizione delle bollette che è assolutamente illegale come ha stabilito il Giudice di Pace in tutta Italia". Il comunicato stampa inizia infatti così: "In pochi se ne sono accorti, ma le ultime bollette Telecom arrivate a casa degli utenti presentano una brutta sorpresa: il raddoppio della voce “spese di spedizione bolletta”, spese che passano da 0,17 euro a 0,37 euro, a cui deve essere aggiunta l’IVA".
Questa notizia, a mio avviso, contiene alcune inesattezze. Anzi, cominciamo con l'evidenziare l'unica verità, tra le tante informazioni contenute in questo comunicato: la voce "Contributo spese spediz. Conto Telecom Italia", nell'ultima fattura, ammonta effettivamente a 0,37 euro, più IVA (20%). L'ho verificato io stesso sull'ultimo conto "Telecom Italia" che ho ricevuto. Il Codacons riferisce che però, in precedenza, per la medesima voce venivano fatturati 0,17 euro (sempre al netto di IVA). Ricordando cifre diverse, sono andato a verificare le fatture precedenti, che infatti riportano un addebito di 0,31 euro. Ecco qua:
Per scrupolo, ho controllato anche le fatture delle aziende con cui collaboro. La cifra è sempre la stessa, 0,31 euro. Non esistono differenze di tariffe (forse sarebbero ingiustificate) tra utenze residenziali e utenze business, ne' tra utenze geograficamente eterogenee, le aziende di cui ho letto la fattura si trovano in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna.
Per cui, o il sottoscritto è particolarmente sfortunato poiché gli sono sempre state applicate tariffe maggiorate ad personam, oppure la notizia riportata dal Codacons merita una rettifica. Perché, se è vero che c'è stato un aumento, a me risulta che ammonti a 6 centesimi di euro e non a 20.
Ho effettuato il controllo delle bollette in due minuti. Senza fretta. Ma la cosa che più mi stupisce – sempre che non sia io l'unico utente sfortunato a cui Telecom ha spedito le bollette al costo di 31 centesimi + IVA – è il constatare che molti hanno riportato le cifre snocciolate dal Codacons senza controllarle: tra le tante che si possono reperire in rete trovo Ansa, Adnkronos, Portel.
ferd
28 marzo 2006 at 22:13
Intanto ti dico che anch’io sono tra gli “sfortunati”. Nel senso che anche a me, fino alla penultima bolletta che ho ricevuto, sono sempre stati addebitati 31 centesimi a titolo di spese di spedizione.
A me viene il sospetto che tanto fervore (solo recentemente dimostrato) sia finalizzato a riscuotere un consenso elettorale in vista delle prossime elezioni, a cui Codacons parteciperà con propri rappresentanti. E come dici tu, nella fretta, o meglio, nella foga di sparare contro un grosso bersaglio, non si sono curati di prendere bene la mira.
Insomma l’aumento c’è, ma è di circa il 20%, non di oltre il 100%. A spararle così, si rischia l’effetto boomerang…
massimo
28 marzo 2006 at 22:15
anch’io, 0,31 euro. ma da dove ca##o li ha presi, il codacons, quei 0,17 centesimi????
ok, l’aumento l’hanno fatto. ma le cifre effettive ridimensionano un po’ la questione. e danno (sic) piu’ senso alla posizione che ha espresso telecom italia (pubblicata da portel alla fine della notizia)
bit01
30 marzo 2006 at 10:51
Nel mio conto Telecom dell’ultimo bimestre ho 0.37, in quello prima 0.17. L’ho appena guardato online. Avevo scritto a Punto Informatico per segnalare il caso (l’ho inserito come notizia nel mio blog) e mi hanno rimandato qui per la precisazione di Bonacina ma come la spiegate sta storia? Io l’aumento l’ho avuto per davvero del doppio!!
db
30 marzo 2006 at 16:41
Ragazzi, ci sarà un seguito. Lo sviluppo di questa news è interessante…
luca
1 aprile 2006 at 07:09
Uno dei piu’ grossi mali dell’italia sono i giornalisti.
Piegati agli editori non sanno fare altro che un riassunto delle agenzie e dei comunicati stampa.
Ignorano la maggior parte delle notizie che hanno veramente a che fare con il quotidiano della gente, non approfondiscono nulla.
Il risultato e’ che la maggior parte dei fatti che diventano notizia sono irrilevanti come il maltempo, il gossip, la cronaca estera, la politica estera. Potrei continuare con mille esempi ma penso che non sia il caso, ne basta solo uno: ecco un lancio dell’agenzia ANSA, dove per errore e’ stato incluso nel testo anche per chi era la “marchetta”. Leggete e meditate.
Documento: 20060324 01284
ZCZC1215/SXR
R CRO S43 QBXL
FAI: SPERLONGA PROTAGONISTA GIORNATA DI PRIMAVERA
(“MARCHETTA” PER PRESIDENTE PROVINCIA CHE E’ ANCHE SINDACO LI’)
(ANSA) – LATINA 24 MAR – E’ Sperlonga l’unica citta’ della provincia di Latina a essere coinvolta nella quattordicesima giornata ”Fai” di Primavera. Domani e domenica i beni storico – monumentali di Sperlonga rimarranno aperti gratuitamente seguendo un programma tra ”Mito e storia”. Si potranno apprezzare e conoscere meglio: la Villa di Tiberio, il Museo Archeologico Nazionale, la Chiesa di Sanctae Marie de Sperlonche, il Borgo e la sua storia. Visite guidate dalle 10 alle 18.30. ”Essere scelti dal Fondo per l’ambiente italiano – afferma il sindaco, Armando Cusani – e’ motivo d’orgoglio. Significa che abbiamo, in questi ultimi decenni, avuto sensibilita’ verso il nostro patrimonio artistico e culturale, con investimenti importanti e l’unico scopo: preservare e tramandare la nostra memoria collettiva alle giovani generazioni”.(ANSA) 24-MAR-06 17:05
Bello eh????
E non pensate che questo giornalismo edulcorato, annacquato, sterilizzato riguardi solo una parte politica perche’ ci sono dentro tutti. Che schifo.
db
2 aprile 2006 at 21:16
Caro Luca,
il tuo commento è eloquente e ben documentato 😉
Non bisogna però fare di tutta l’erba un fascio. E’ vero, esistono molti giornalisti pronti solo a parlare di argomenti convenienti (ti potrei citare tanti esempi di “marchette” celate da articoli e interviste, riconoscibili anche senza espliciti commenti come nel caso da te citato). Ma esistono tanti giornalisti iscritti (e non) all’albo, che fanno il proprio dovere di cronisti e notisti.
Ovviamente, laddove un editore appartiene ad una determinata fazione o ha una connotazione specifica, oltre ad avere il coltello dalla parte del manico (nei confronti dei propri redattori), l’indipendenza va a farsi benedire.
Fortunatamente non è il caso di Punto Informatico 😉
martin
24 novembre 2006 at 11:57
Vi devo dire che io ho sempre ricevuto fino all’anno scorso (poi non hop iu verificato) le spese di spedizione da Telecom pari ad € 0,17