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Cos’è il Bitcoin?

Bitcoin, questo sconosciuto. Se ne sente parlare da più fonti – talvolta a sproposito – ma sembra piuttosto difficile capire di cosa si tratti. Che sia una moneta virtuale e diversa da dollari, euro e altre valute lo si è capito. Ma cos’è, in termini pratici? Vediamolo partendo da un esempio.

Siamo al parco, due bambini si divertono con dei giocattoli. Il bambino A decide di regalarne uno al bambino B. Quando A consegna il giocattolo a B, è chiaro a tutti che B entra in possesso del giocattolo e A ne perde il possesso, perché il passaggio di proprietà è un passaggio fisico di un bene materiale. Se il bene è digitale tutto cambia: A può trasmettere a B un file, ma quando lo fa, di fatto, lo duplica e quindi B prende possesso di un file di cui A continua ad essere titolare. In più, A potrebbe aver trasmesso (o trasmettere) lo stesso file ad altri soggetti e non ci sarebbe certezza delle transazioni.

Come si potrebbe raggiungere quella certezza? Con un registro, per tenere traccia di tutti i passaggi di proprietà. Ok, ma chi lo tiene aggiornato? Se questo registro fosse mantenuto da un’unica entità neutrale, però, ci sarebbero dei rischi (manipolazioni, distruzioni o cancellazioni da parte di altri soggetti). Pertanto sarebbe meglio si trattasse di un registro pubblico, condiviso, verificabile da chiunque, con un aggiornamento tempestivo di dove tutte le operazioni.

Il bitcoin è il “bene digitale” gestito con questo criterio, con un registro pubblico e condiviso. Come le altre monete è un bene di scambio che ha un proprio mercato e non subisce il controllo delle banche. Ma come è possibile gestirne le transazioni? I bitcoin si basano su un protocollo peer-to-peer, come quelli utilizzati per i sistemi di condivisione di film e brani musicali, dove ogni computer che fa parte della rete costituisce un nodo, al pari di tutti gli altri elementi della rete. Il possessore di Bitcoin è connesso a tutti gli altri e possiede una copia del registro di tutte le transazioni avvenute su bitcoin, dalla prima transazione all’ultima. Questo registro viene definito blockchain (catena a blocchi).

Ogni copia del registro viene aggiornata ad ogni transazione e la sua natura di registro distribuito e condiviso abbatte il rischio di manipolazione. Sarebbe tecnicamente possibile manomettere una delle copie di questo registro? Sì, però il suo contenuto non “quadrerebbe” con le altre copie detenute da tutti gli altri utenti e in breve tempo verrebbe riallineata e corretta, annullando le transazioni aggiunte nella manipolazione. La blockchain in pratica svolge sul traffico dei Bitcoin il controllo che con le valute tradizionali verrebbe effettuato dalle banche. Ogni operazione in Bitcoin viene registrata, mantenendo traccia dei soggetti che l’hanno generata e in virtù di questo vincolo non è possibile che un utente utilizzi un bitcoin che ha già speso. Nel sistema ogni utente è anonimo, ma ad ognuno è attribuito un codice univoco.

Al momento del trasferimento di bitcoin (un pagamento), tutti i nodi ricevono un quesito crittografico da risolvere. Il primo computer che risolve il quesito trasmette un avviso agli altri nodi e il registro si aggiorna. Ogni dieci minuti circa un blocco di transazioni va ad accodarsi ai dati della blockchain. La conferma e la registrazione delle transazioni sono quindi il risultato di un’elaborazione fatta da computer con una grande potenza di calcolo. Chi risolve il quesito “vince” un premio, i bitcoin.

Chi ha ideato questo sistema – noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto – ha pensato sia alla gestione dello scambio di moneta, sia alla generazione di nuove monete che, come detto sopra, avviene in concomitanza della registrazione delle transazioni. Ogni dieci minuti vengono estratti 12,5 bitcoin. Il sistema ha però un tetto massimo di estrazione: il limite massimo di bitcoin estraibili è di 21 Milioni, raggiunto il quale la moneta virtuale potrà continuare solamente ad essere un bene di scambio. Questo limite comporta un rischio di inflazione pressoché nullo, trattandosi di un sistema deflazionistico che porterà il bitcoin ad un aumento di valore.

 

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