Apple e Google hanno rilasciato il loro sistema di exposure notification, che consentirà alle applicazioni di contact tracing – scelte dalle autorità sanitarie nazionali – di tracciare l’utente tramite Bluetooth nei suoi contatti (di durata tra i cinque e i trenta minuti), per poi avvertirlo in caso sia stato rilevato un contatto con un soggetto rivelatosi “positivo” al nuovo coronavirus. Apple e Google sviluppano i sistemi operativi che hanno la leadership nel mercato degli smartphone, iOS e Android.
La versione 13.5 di iOS, diffusa in queste ore, è già “pronta” a questo utilizzo, ma se avete un iPhone con l’ultimo aggiornamento non significa affatto che siete automaticamente “tracciati”: affinché ciò avvenga, l’opzione deve essere attivata (e per default non lo è), inoltre deve essere legata ad una app attiva, che nel caso dell’Italia sarà Immuni. Ma c’è di più: nelle impostazioni dello smartphone è possibile controllare il log con i contatti rilevati (alla voce “controlli esposizione”) e addirittura cancellarlo. Aspetto interessante che, teoricamente, consente all’utente di mantenere il controllo di queste informazioni. Da tenere presente nelle prossime news su questo argomento.
Questa è la classifica mondiale – in migliaia di unità – delle vendite di smartphone suddivise per produttore nel 2017. La leadership di Samsung è evidente, seppur in flessione. Quella che segue – sempre espressa in migliaia di unità – è invece la stessa classifica suddivisa per sistema operativo. Qui spicca il primato di Android.
Poi non dite di non sapere quanta gente è nelle mani di Google (che di Android è il papà).
Se siete utenti di smartphone con sistema Windows Mobile, cominciate seriamente a valutare alternative (se già non lo avete fatto prima): lo sviluppo relativo a questa piattaforma non è più una priorità, come suggerisce il tweet scritto ieri da Joe Belfiore, che per Microsoft è il vice-president responsabile di Windows 10:
Belfiore ha dichiarato che Microsoft continuerà a distribuire aggiornamenti di sistema e di sicurezza, ma niente di più, ufficializzando la fine del programma di sviluppo del sistema, di cui gli utenti di fatto si sono già resi conto da almeno un anno. Windows Mobile è stato sopraffatto da iOS e Android e negli USA è ormai precipitato ad una quota di mercato irrisoria, inferiore all1% (mentre in Italia si trova ancora attorno al 2%).
Stando a quanto pubblica NPU, pare che Nokia abbia in preparazione un supertablet con display da 18,4 pollici. L’informazione emerge dai test di GFXBench, in particolare dalla scheda relativa ad un dispositivo che non riporta il nome Nokia, ma che sarebbe notato di Android 7.0 FIH Edition. FIH Mobile Limited (gruppo Foxconn) è l’azienda cinese che produrrà i nuovi dispositivi Nokia per conto del partner finlandese HMD Global.
Decisamente non tascabile, se fosse dust-resistant e waterproof potrebbe essere interessante per ambienti di lavoro “esigenti”, in cui non è necessario dotarsi di un tablet PC industriale, ma è comunque gradita una certa robustezza.
E’ meraviglioso pensare all’affetto con cui viene tenuto in vita Google Plus (Google+), il social network di casa Google che vanta miliardi di membri (secondo alcuni si tratterebbe di oltre tre miliardi di account), molti dei quali inconsapevoli (avendo accettato l’iscrizione mentre configuravano il proprio account Android su tablet o smartphone, oppure mentre aderivano ad altri servizi del gruppo, da Gmail).
Nelle scorse ore sono state annunciate alcune novità: torneranno gli Eventi (ma solo al di fuori della G Suite dedicata al mondo business), i “commenti responsabili” (quelli ritenuti inutili verranno nascosti), la possibilità di applicare nuovi filtri alle immagini. A parte quest’ultima caratteristica, nulla di realmente sostanzioso, e d’altronde è già molto ricordarsi dell’esistenza di questo social network lasciato alla deriva (non sono parole mie, le ha scritteChris Messina, uno dei suoi “padri”, avendovi lavorato come user experience designer).
è nato troppo tardi per fare concorrenza a Facebook senza avere reali caratteristiche distintive e, per come è stato realizzato ed evoluto (poco), non può che rimanere molte lunghezze alle spalle del leader
La nuova piaga, che è stata chiamata Gooligan, sfrutta come veicoli il phishing e le fake apps. che elencherò di seguito.
Se scoprite che il vostro account è stato violato, il dispositivo va piallato, cioè ripristinato alle impostazioni di fabbrica. Comprenderete quindi quanto è importante – repetita juvant – mantenere sempre un backup aggiornato dei dati che non volete perdere. Nel contempo, impostate una nuova password per il vostro account.
Noto è il nome di un nuovo font presentato da Google e realizzato in collaborazione con Monotype nell’ambito di un progetto durato cinque anni: potrà essere utilizzato per la maggior parte delle lingue e degli alfabeti del mondo, risolvendo i problemi di incompatibilità dei caratteri speciali che possono generare testi con fastidiosi simboli sostitutivi rettangolari (esempio: ), soprannominati Tofu perché richiamano visivamente del pezzi di Tofu (non per tutti: per me sono sempre stati degli asettici quadrettini). Il font viene reso disponibile con licenza Open Font License ed è liberamente scaricabile e utilizzabile senza limitazioni:
Oltre a risolvere l’annoso e sentito disagio dato dal Tofu problem, Noto permetterà a Google di diffondere i suoi servizi anche a utenti di Paesi che utilizzano lingue e alfabeti poco diffusi. Alla nuova famiglia di font (un pacchetto da 472,6 MB), tuttora in evoluzione, appartengono finora 110.000 caratteri differenti e utilizzabili in oltre 800 lingue e 100 alfabeti, coprendo praticamente ogni simbolo riconosciuto a livello Unicode (e forse puntando a superarlo nel ruolo di standard). Verosimilmente Noto potrebbe comunque essere il protagonista grafico del nuovo Andromeda OS, il sistema operativo in cui dovrebbero confluire le voluzioni di Android e Chrome OS.
Non so se sia la nuova frontiera del mondo dello smartphone, ma questo RoboHon di Sharp come tecnogiocattolo è carino. Appena scoprirò cosa può fare di utile vi saprò dire. Se non altro qui il nome Android ha senso compiuto.
Ceduto a Microsoft il business degli smartphone, la cara vecchia Nokia torna a sfoggiare il suo marchio per farci sapere che rimane sul mercato per quanto riguarda i tablet e presenta il nuovo modello N1 dotato di sistema operativo Android (in versione 5.0 Lollipop con interfaccia Nokia Z Launcher).
Non strabilianti, ma interessanti, le caratteristiche principali: monoscocca in alluminio, display da 7.9 pollici, spessore di 6,9 mm, un processore quad-core Intel Atom 2.4 Ghz, due fotocamere (posteriore da 8 Megapixel, anteriore da 5 Megapixel), Ram da 2 GB, memoria interna da 32 GB, porta simmetrica USB 2.0 Type-C e altoparlanti stereo da 0,5 watt. Il debutto sul mercato è previsto in Cina per il primo trimestre 2015 e verrà realizzato – spiega l’azienda – da un partner che si occuperà di produzione, distribuzione e commercializzazione. Il partner è Foxconn, che produce componenti e dispositivi elettronici per la maggior parte delle grandi aziende che operano nel mondo dell’elettronica.
Microsoft ha presentato il nuovo Nokia X2, dotato di sistema operativo Android. A bordo sono presenti servizi e app come Outlook.com, Skype e OneDrive. Non potendo integrare Explorer nel sistema operativo di casa Google, come browser offre Opera.
Il display è WGVA da 4,3 pollici , il processore è dual core (Qualcomm Snapdragon da 1,2 GHz), ha 1 GB di RAM, fotocamera frontale VGA e posteriore con sensore da 5 Megapixel, batteria da 1800 mAh e supporto al dual-SIM. Se è vero che costerà 99 euro, è altrettanto vero che – per essere uno smartphone low cost – si presenta con caratteristiche interessanti. Nella speranza che il prezzo accessibile non pregiudichi la qualità
La definitiva acquisizione di Nokia da parte di Microsoft, che sarà perfezionata in questi giorni, porterà alla ridenominazione di tutte le attività legate a Nokia Oy (Nokia Corporation), che prenderà il nome di Microsoft Mobile Oy.
Alcuni rumorsprevedono però anche il brand Nokia possa presto scomparire completamente dal mercato, lasciando il posto – su cellulari e smartphone – a Microsoft Mobile. Se anziché un avvicendamento graduale scegliesse un cambio repentino, Microsoft sacrificherebbe un nome storico per segnare il territorio nel mondo della comunicazione mobile. Nei mercati consolidati non sono pochi gli utenti fidelizzati che continuano ad apprezzare le qualità telefoniche dei dispositivi Nokia e in quelli in via di sviluppo il marchio finlandese è molto diffuso. Farlo sparire, scommettendo e puntanto tutto sul marchio Microsoft, potrebbe essere una mossa azzardata.
Trovo molto interessante la nuova gamma di smartphone dual sim denominata Nokia X: si tratta di una famiglia che, per caratteristiche e prezzo, si pone sul mercato su un gradino inferiore ai Lumia ed è composta dai primi apparecchi Android della casa finlandese ormai vicina alla definitiva acquisizione da parte di Microsoft.
Il sistema operativo a bordo di questi dispositivi, però, non sarà identico a quello che siamo abituati a vedere su altri smartphone: è una versione di Android con interfaccia grafica personalizzata (con molti punti in comune con quella chiamata Metro di Windows Phone) e da cui Nokia ha scorporato alcune feature di Google, per favorire l’utilizzo delle proprie e di quelle targate Microsoft.
Niente Play Store (c’è già il Nokia Store) o Google Maps (c’è Here), per capirci, ma rimarrà la possibilità di utilizzare applicazioni di sviluppatori indipendenti installate da file APK (ma sempre al netto di servizi made by Google). E sarà possibile pagare utilizzando il credito telefonico della SIM. Vedremo come sarà accolto dal mercato…
Si chiama Galaxy Round il primo smartphone Samsung con display curvo Full HD (1080p) Super AMOLED. L’annuncio è stato pubblicato sul blog aziendale Samsung Tomorrow.
In verità il Round sembra un phablet (termine che indica l’anello di congiunzione tra lo smartphone e il tablet), vista la diagonale da 5,7 pollici. Oltre ad un ottimo grip, il produttore coreano ne decanta il Roll Effect, che consente all’utente di vedere, anche quando lo smartphone è in stadby, alcune “informazioni base” (ad esempio data, ora, chiamate perse, carica residua della batteria).
Interessanti le altre caratteristiche: processore quad core da 2,3 GHz, 3 GB di RAM, memoria interna da 32 GB, fotocamera principale da 13 Megapixel, batteria da 2.800mAh.
Verrà lanciato domani in Corea del Sud con Android 4.3 ad un prezzo sconosciuto.