La polizia di New York sarebbe alla caccia di un'arma letale, che potrebbe essere appena uscita da un film di James Bond: una pistola calibro 22 mimetizzata da telefono cellulare. Anche il nostro Corriere della sera e il TGCom oggi riportano la notizia.
Una bufala? Niente affatto, è tutto vero. O meglio, pare che sia vero che esiste una calibro 22 con l’apparenza di un cellulare. Una pistola in grado di sparare quattro proiettili in rapidissima successione alla semplice pressione dei tasti 5, 6, 7 e 8: grilletto nella tastiera, caricatore nascosto dal display, canna mimetizzata nell'antenna.



(immagini tratte da UrbanLegends.com)
Il problema è che non è una gran notizia, perché non si tratta di una novità… esplosiva: The Register ne aveva parlato già cinque anni fa. All’epoca si era parlato di armi prodotte in Jugoslavia o Croazia. In effetti fu in quel periodo che un trafficante d’armi sloveno fu fermato con un carico di questi “cellulari”, diretto in Europa occidentale. E sempre allora, durante una retata di un reparto antidroga, ad Amsterdam fu scoperto un magazzino dove erano conservate casse di questi telefonini.
E’ probabile che il Corriere e TGCom abbiano tratto la notizia da Officer.com, ritenendolo una fonte aggiornata.
Ferd
18 Maggio 2006 at 19:20
Mitico!!
Hai battuto anche testate come il Corriere e TGCom, tanto di cappello!!!
massimo
18 Maggio 2006 at 19:24
Ma anch’io avevo visto ‘sta roba anni fa.
Possibile che il corriere e tgcom non abbiano approfondito?
Una leggerezza, no?
massimoalfredo
18 Maggio 2006 at 19:27
comunque hai stile, dai. 😉
qualcun altro avrebbe “insultato” tgcom e corriere dandogli dei polli, oppure si sarebbe vantato di dire “io questa notizia l’ho già letta”.
db
18 Maggio 2006 at 20:20
Caro MA (MassimoAlfredo),
il qualcun altro di cui parli, così facendo, non avrebbe avuto un atteggiamento costruttivo.
Chi opera nel settore dell’informazione riceve o capta notizie, che nel limite del possibile è sempre meglio approfondire prima di parlarne o pubblicare qualcosa al riguardo. A me, in questo caso, sono bastati cinque minuti.
Ma c’è chi non ha tempo. O non lo ritiene necessario.
massimo
19 Maggio 2006 at 08:44
Anche Cellulare Magazine ne parla oggi (http://www.cellulare-magazine.it/news.php?id=5572), dando per recente il rinvenimento delle armi di cui The Register ha parlato cinque anni fa, citando esattamente lo stesso frangente:
“According to an abcnews.com report, police in the Netherlands first discovered the waptastic widowmaker during a drugs raid”.
Purtroppo il link citato da The Register non è più attivo (d’altronde in CINQUE ANNI di cellulari sotto i ponti ne sono passati molti) ma l’episodio del blitz antidroga della polizia olandese è lo stesso.
O si ripete ogni cinque anni??? 😉
AndreaUP
20 Maggio 2006 at 14:50
incredibile, e anche inquietante, a questo punto tutto può diventare un arma, chissà quanti altri oggetti comuni, senza neanche troppi problemi, i malviventi, possono tramutare in armi…
non ci bastavano pacchi bomba, ora anche cellulari calibro 22.
una domanda personale al bloggher giornalista: Sei di pescate?
libero di non rispondere, solo curiosità, sono del circondario e ho sentito parlare di un tuo esatto omonimo, o forse proprio di te.
db
21 Maggio 2006 at 15:27
Di Pescate no, ma di lì vicino sì… 😉