A volte mi lascio assalire da pensieri molto simili a quello scritto da David, che ringrazio, ma poi mi chiedo se questa sorta di nostalgia (per dir così) dell’informatica che fu non sia strumentale: ossia, che il mio subconscio (ma anche il mio conscio) non la sfrutti come pretesto per celare, in realtà, la nostalgia di una gioventù ormai trascorsa e irrecuperabile, che queste macchine (IBM XT, Commodore, eccetera) ben simboleggiano in quanto passatempo ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte…
Ma cosa vado scrivendo? In palio un aureo negottino a chi saprà dare, entro un lasso di tempo ragionevole, nome e autore della citazione letteraria di cui sopra. E non mi sto certo riferendo al titolo di questo post 😉
P.S.: e a proposito di citazioni, mi corre l’obbligo di ringraziare anche Giorgio Pontico, per aver citato questo blog nell’articolo che Punto Informatico ha dedicato ai cinque lustri del personal computer.