Mi vorrei estraniare per un attimo dai consueti argomenti per parlare di un “problema” che condivido, con l’aiuto di una mail che un lettore (che mi chiede l’anonimato) mi ha spedito:
Vorrei tanto capire una cosa: un tempo in tv (parlo di canali nazionali, non digitale terrestre o canali satellitari) la prima serata iniziava alle 20.30, o al piu’ tardi alle 20.40. Ora, principalmente sulle due reti principali (Raiuno e Canale5) non e’ piu’ possibile pensare che una trasmissione o un film programmati per la tradizionale “prima serata” inizino prima delle 21.20, talvolta si arriva anche alle 21.30.
Non mi chiedo il perche’, anche se mi piacerebbe sapere per quale motivo tra il telegiornale (che gia’ viene dopo la cosiddetta “fascia preserale”) e la trasmissione “di prima serata” si sia da tempo inserita una trasmissione di intrattenimento di dubbio gusto – un gioco “stupido”, in quanto basato solo sulla fortuna, con premi in denaro – a cui viene data la liberta’ di “sforare” senza problema.
Mi chiedo pero’ se non sia possibile interessare qualcuno (associazioni di consumatori o utenti) sul fatto che oggi, un programma di prima serata e quindi presumibilmente accessibile ad un pubblico di famiglie, possa finire tranquillamente a mezzanotte. Personalmente mi sono un po’ stufato.
Sei libero di stufarti di sacrificare le tue serate davanti alla TV per vedere un film, un varietà, un reality o quant’altro. Io posso condividere la tua opinione, ma in realtà l’aspetto che veramente non sopporto è la sistematica mancanza di rispetto degli orari.
A cui si aggiunge, certo, una fastidiosa modifica dei palinsesti della prima serata, che con il tempo è ormai andata consolidandosi. Ma personalmente, se c’è una cosa che non tollero (e ultimamente, pur guardando poco la TV, constato che capita spesso e volentieri) è il sensibile ritardo nell’inizio delle trasmissioni, rispetto agli orari dichiarati e resi pubblici. Passi un ritardo di cinque minuti (non dovrebbe comunque verificarsi, data la mole di persone che lavorano nelle strutture televisive al fine di organizzare tutto quanto nel rispetto dei tempi prestabiliti) ma quando si supera il quarto d’ora direi che c’è qualcosa che non va. In queste condizioni spesso è impossibile programmare una registrazione (fatto già seccante). E non parliamo di quando cerco di vedere le previsioni del tempo su RaiRegione, anche qui spesso e volentieri entra improvvisamente un blocco pubblicitario che tronca persino la sigla iniziale della trasmissione del meteo.
La pubblicità è più importante delle trasmissioni che la TV ci offre. Ed è sovrana anche sulla loro durata.
Non so se questi problemi possano essere sottoposti a qualche movimento di utenti e consumatori. Mi informerò e ti/vi saprò dire…
aghost
14 settembre 2006 at 06:04
mi pare ovvio: la fascia serale è quella piu appetibile per la pubblicità. Quindi la si è gonfiata a dismisura con gli spot col risultato di far slittare la “prima serata” verso le 21.30. E’ la stessa ragione per cui un film in tv non dura la classica ora e quaranta ma praticamente il doppio.
Ferd
14 settembre 2006 at 11:57
In ogni caso nemmeno io sopporto più questi programmi post-tg e pre-primaserata, sia “cultura moderna” che quello condotto da pupo (che non so nemmeno come si chiama). generalmente a quell’ora preferisco, a tv spenta, stare un po’ con mia moglie, visto che non ci vediamo per tutto il giorno.
Io poi ho la fortuna di avere sotto casa un videonoleggio relativamente economico (1,5 euro per ogni dvd ritirato alle 19 e restituito entro le 9 del mattino), per cui quando voglio vedere un film recente il palinsesto della serata me lo faccio da me e con l’ora che voglio.
murrus
21 settembre 2006 at 12:14
Probabilmente, proprio la diffusione ed economicità dei videonoleggi ha reso sempre meno redditizia la programmazione di cinema in prima serata (costano troppo i diritti, e rendono poco). Questo ha portato alla lenta deriva verso le fiction e i reality, autoprodotti, meno impegnativi e meno costosi…
Poi, il picco di ascolti si riesce ad avere solo fino ad una certa ora, per cui la fascia ‘post-tg’ può essere spremuta fino in fondo, con programmi di ‘breve’ (e ormai neanche tanto) durata, farcibili di pubblicità e televendite…
Temo sarà sempre peggio…
nicola
11 luglio 2007 at 10:35
Salve a tutti.
condivido tutto quanto detto a proposito dell’ora di inizio della prima serata. ma ci rendiamo conto che per vedersi un film dobbiamo stare svegli fino oltra la mezzanotte, quando prima era sufficiente “resistere” fino alle 23? e poi il giorno dopo siamo assonnati e rendiamo meno al lavoro.
Altro problema, secondo me molto grave, è che la pubblicità ha un volume più alto rispetto al programma che interrompe. la trovo una cosa fastidiosissima!!!!
guardiamo tutti raidue che fa iniziare i programmi alle 21 e boicottiamo tutti gli altri canali!!!!!!
oppure leggiamo un buon libro e stiamo a parlare con i figli che meglio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ciao