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Perle virali di tecno-giornalismo

13 Dic

Quando giornali e telegiornali si affannano a dare notizie che richiedono una competenza diversa da quella richiesta dalla cronaca consueta (come quando si parla di argomenti tecnologici), ecco emergere delle autentiche perle. Ne segnalo due.

La prima viene dal Tg5, che ho seguito con i miei occhi e le mie orecchie, ma ringrazio Paolo Attivissimo che, con il suo post, mi permette di fare copia+incolla per la fedele trascrizione di un servizio andato in onda ieri sera:

Avete presente le autostrade durante i periodi di vacanza? Tante macchine tutte in fila e nessuno che si muove di un centimetro? Ebbene, questa è la situazione che si sta verificando in questi giorni nella grande autostrada della rete Internet italiana. Collegamenti impossibili, posta elettronica difficile da inviare. Insomma, tutti fermi. Un fenomeno solo italiano, a quanto pare, dovuto a file cattivi che stanno infestando i computer nostrani. Spyware, programmi che si infiltrano e spiano le abitudini, malaware che provocano danni, o adware che ci inondano di pubblicità non desiderata. Sono parenti dei virus più aggressivi, e l’infezione si trasmette proprio navigando in Rete. Scaricando programmi che sembrano innocui, si installano sul computer anche quelli dannosi, e così i programmi da una sola postazione riescono a moltiplicare all’infinito gli accessi alla Rete, e il sistema va in tilt. Il problema è così sentito che Telecom, gestore di importanti server italiani, ha istituito un numero, 19122, che fornisce soluzioni tecniche adeguate, che poi sono sempre le stesse: un buon antivirus, da lanciare di tanto in tanto, giusto per fare un po’ di pulizia.

1) E’ vero, i file che sembrerebbero all’origine di questo degrado di qualità della connettività non sono certo buoni. Ma come si fa a parlare di file cattivi? Io avrei preferito malevoli, che in realtà non è un termine migliore, ma almeno suona meglio.

2) Cosa sono i malaware, i software della mala? Forse si intendeva parlare di malware. Ma non sono già stati citati come file cattivi?

3) Meno male, c’è qualcuno che – interpellato al telefono al 191.2.2 da utenti assaliti dal panico – fornisce rasserenanti quanto ovvie indicazioni. Perché il servizio sembra dire così, quando dice “soluzioni tecniche adeguate, che poi sono sempre le stesse”. Due domande sorgono spontanee:

a) Ma se sono sempre le stesse, che necessità ho di farmele ripetere?

b) Ho un buon antivirus, aggiornatissimo, faccio la scansione (“un po’ di pulizia”) tutti i giorni e il mio computer risulta già pulito. Perché vado così lento? “E’ un problema generalizzato, stanno lavorando per risolverlo” mi rispondono dal 191.2.2. E probabilmente è l’utile risposta che danno a molti utenti.
Ok, vado con la seconda. Che se non venisse dall’Ansa sembrerebbe quasi una barzelletta già dal titolo:

Virus informatico infetta ospedale

Colpiti laboratorio analisi e macchine radiologiche

(ANSA) – MILANO, 13 DIC – Un ospedale viene infettato da un virus, ma non e’ un caso di malasanita’. Semplicemente perche’ si tratta di un virus informatico. La ‘vittima’ e’ la Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Il virus non ha compromesso referti o dati sensibili relativi ai pazienti. Colpite invece le macchine radiologiche e alcuni dispositivi del laboratorio analisi. Non si tratta di hacker; all’origine potrebbe esserci l’obsolescenza di alcune postazioni di lavoro.

Solo una riflessione su “colpite invece le macchine radiologiche e alcuni dispositivi del laboratorio analisi”. Caspita, si sono infettati dispositivi e strumenti!!!

 
10 commenti

Pubblicato da su 13 dicembre 2006 in news

 

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10 risposte a “Perle virali di tecno-giornalismo

  1. Avatar di Massi

    Massi

    14 dicembre 2006 at 21:48

    Sì, è un po’ come quell’articolo sulla stampa che diceva che i ragazzi installano le bande larghe per scaricare i film… 😀

     
  2. Avatar di Alberto

    Alberto

    15 dicembre 2006 at 00:04

    Non si può pretendere più di quel tanto dal telegiornale di una televisone.
    Piuttosto io mi soffermerei sul fatto che chi invece ha le conoscenze del caso, invece che dire chiaramente che la causa principale (e forse l’unica causa) è telecom stessa che ha portato a saturazione una sezione del trasporto atm (switch e/o dslam) con i passagi gratuiti da 640 a 2mbit, si nasconde dietro articoli che in prima lettura sembrano addirittura dare ragione a telecom e alle sue assurde scuse!

    Mi rifierisco all’articolo del 13 e a quello del 14 su punto informatico: il secondo è a firma D.B.: Dario Bonacina?

     
  3. Avatar di db

    db

    15 dicembre 2006 at 09:53

    Alberto,
    la chiave di lettura degli articoli pubblicati da PI non è esattamente questa. Anzi, più che altro direi che non servono chiavi di lettura, perché in entrambi gli articoli (di cui uno effettivamente del sottoscritto) non si da’ ragione a Telecom: si è semplicemente dato evidenza delle motivazioni che ha addotto.
    Al di là del fatto che probabilmente il fenomeno attuale è dovuto a varie concause (si potrebbe parlare, in senso lato, di una rete precaria, non lontana dalla saturazione fino a quando il bot di queste settimane – con le varie concause – ha provocato l’effetto di qualche goccia che ha fatto traboccare il vaso).

     
  4. Avatar di Ale

    Ale

    15 dicembre 2006 at 10:01

    Alberto confermo che sei fuori strada . E che la cosa e’ ancora tutta da appurare .

    Punto Informatico non si puo’ permettere di scrivere conclusioni basate su supposizioni , al massimo puo’ citare l’arringa difensiva di Telecom e dare spazio alle opinioni differenti come ha fatto con quella di Quintarelli , che di questi argomenti e’ molto …confidente .

     
  5. Avatar di Alberto

    Alberto

    15 dicembre 2006 at 11:01

    E i tecnici di più ISP che sono in contatto con i tecnici telecom e mi hanno confermato il fatto?
    Per non parlare di altri giornalisti (esperti del settore) che ufficiosamente mi hanno detto la stessa cosa?

    Secondo me c’è una percentuale bassa di doverosa prudenza ma una percentuale alta di paura delle conseguenze dello smentire pubblicamente telecom.

    A tua “discolpa” Dario, devo ammettere che l’articolo con firma tua è effettivamente come lo descrivi quì nel tuo post 3.
    Io però me ne sono accorto solo quando sono tornato a rileggermelo in seguito a questa tua precisazione. Sono stato un lettore distratto o forse non è poi così chiaro? 😉

     
  6. Avatar di db

    db

    15 dicembre 2006 at 11:59

    Sul rapporto prudenza/paura puoi aver ragione. I motivi che determinano il contegno delle altre testate non li conosco, ma per quanto riguarda PI, non è raro leggervi articoli non esattamente teneri (su Telecom e altri operatori), quando gli argomenti sono oggettivamente chiari e interessanti per gli utenti.

    In questo caso è facile constatare come molti siano capaci, come hai notato anche tu, di sbilanciarsi ufficiosamente. Per prudenza (quando non si conoscono tutti gli aspetti al 100%), o per paura (quando si temono le dimensioni dell’oggetto dell’attacco).

    Il fatto che l’articolo ora ti sia più comprensibile mi solleva 🙂
    Preferisco pensare di non essermi spiegato in modo immediatamente comprensibile e che ci fosse solo bisogno di una messa a fuoco 😉

     
  7. Avatar di Ferd

    Ferd

    15 dicembre 2006 at 23:49

    Alberto,
    io ho letto l’articolo firmato da Dario.

    Non sei un lettore distratto, ne’ l’articolo era poco chiaro. Il fatto era che la tua prima lettura era viziata da pregiudizio. Tutto qui.

     
  8. Avatar di Alberto

    Alberto

    18 dicembre 2006 at 10:59

    Al secondo tentativo (l’articolo su PI di oggi) le cose sono già più chiare 🙂

    Peccato che ora nessun telegiornale parlerà più dell’argomento e quindi il grande pubblico non si renderà conto della realtà.

    La TV generalista si avventa sulla notizia e prende le informazioni da fonti che considera autorevoli: se queste fonti non azzeccano il taglio giusto della notizia al primo articolo…

    Non prendertela eh? Purtroppo non sei il solo: ad esempio anche Longo su Repubblica ha fatto la stessa cosa 🙂

     
  9. Avatar di db

    db

    18 dicembre 2006 at 11:34

    Non ti preoccupare, non me la prendo perché non c’è motivo 😉
    In ogni caso non è detto che i TG non tornino sull’argomento…

     
  10. Avatar di aghost

    aghost

    19 dicembre 2006 at 17:00

    io mi chiedo piuttosto: se la rete elettrica enel collassa (i famosi black out dell’anno scorso) e ora anche la rete telefonica nazionale, ci sarà la colpa di qualcuno o è il destino cinico e baro?

    In tutt’e’ due i casi sono, guarda caso, due monopoli