C’ho un messo un mese per capire che questa canzone è dei Take That e non di altri (tra le mie ipotesi, in pole position c’erano i Maroon 5). Cosa che ora me la fa piacere decisamente meno, mentre quando non sapevo di chi era l’avevo giudicata passabile. Troppi gli elementi di depistaggio:
- il fatto di seguire poco le hit del momento, cosa che per me avviene ormai solo quando ascolto la radio, ossia nei ritagli di tempo (tipicamente in viaggio);
- la desuetudine, da parte delle radio moderne, di annunciare (o dis-annunciare) brani ed esecutori (cosa che, invece, da noi si fa ancora, fortunatamente);
- la scelta di far cantare Mark Owen anziché Gary “cicciobombo-cannoniere” Barlow;
- l’impossibilità, da parte del sottoscritto ovviamente, di credere che i Take That volessero uscire subito con un nuovo singolo post-reunion (dopo “Patience”), nel probabile quanto discutibile intento di recuperare il tempo perduto, caratterizzato dai successi di un emancipato Robbie Williams, ormai abituato a sbancare il botteghino da circa dieci anni.
Alla fine ci sono arrivato grazie ad un post pre-catastrofe di Daveblog.
Sally
13 aprile 2007 at 09:23
Uh che delusione! Anch’io non avevo capito che era dei TT. In effetti la voce del ragazzino e’ parecchio deviante!
al
13 aprile 2007 at 11:31
meglio deviante che deviata
Ferd
14 aprile 2007 at 20:27
Io aprirei un dibattito su quella che tu Dario definisci giustamente la desuetudine di annunciare i brani alla radio. PERCHE’?
Aurora
13 aprile 2008 at 10:52
Ke canzone scusate???