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ADSL a rischio: tocca a Vira?

30 Lug

L’estate 2007 sembra caratterizzata da una serie di emergenze e allarmi, tutti molto seri. Dopo il caldo, la siccità e gli incendi, scongiurato (almeno sembra) il rischio black-out, sembra invece ormai certo l’arrivo di un’emergenza connettività.

Siamo nel pieno della crisi che ha colpito Elitel (l’operatore messo in ginocchio da oltre 100 milioni di debiti maturati verso Telecom Italia, che da quasi un mese gli ha tagliato le linee) e all’orizzonte si profila la caduta di altri operatori alternativi. A lanciare l’allarme ora è Intratec, che ha spedito ai propri clienti, utenti dei servizi Vira, questa comunicazione che suona quasi come un testamento spirituale:

Gentile Cliente,                  

come avra’ avuto modo di leggere dai pochi organi di stampa che hanno riportato le notizie di cessazioni di servizi  unilaterali gia’ “inflitti”  a Societa’ concorrenti a Telecom Italia , constatiamo che è in atto da parte della stessa societa’ una politica  di “riappropriazione” della Clientela tale da portare ad una sempre piu’ difficile sopravvivenza degli Operatori Alternativi che, come Intratec, hanno sempre creduto nella qualita’  dei servizi e nella professionalita’. Telecom Italia sta utilizzando diversi strumenti di pressione derivanti dalla sua posizione dominante, non ultimi quelli delle pressioni finanziarie per annullare, di fatto, la concorrenza che si è creata in questi anni passando per l’oramai famosa “tassa” sulle linee solo dati che si prevede debba essere addebitata in maniera retroattiva sin dal febbraio 2006 sino ad arrivare ai sistematici  guasti e disservizi  che fanno disperare i Clienti e i tecnici della nostra azienda. Cio’ sta comportando  una sempre maggiore attivita’ di “ostacolo” alle attivita’ dei concorrenti e di polverizzazione dei gia’ esigui margini, con azioni quali, la cessazione della fornitura di servizi ai Clienti Wholesale e la conseguente privazione di connettivita’ agli utenti finali.

Purtroppo, nonostante i ripetuti sforzi da parte di Intratec S.p.A. per scongiurare  tale malaugurata ipotesi, Telecom Italia ha notificato in data odierna alla societa’ scrivente l’intenzione di procedere all’interruzione unilaterale dei servizi Wholesale a far data dal 2 Agosto 2007, con un margine di preavviso pressoché inesistente, creando un danno irreversibile ad Intratec spa.

La nostra azienda si opporra’ con ogni mezzo a questa palese violazione delle normative nazionali ed internazionali a tutela in primis della propria clientela, ma tuttavia ci corre l’obbligo di avvisare la stessa del possibile distacco dei servizi di connettivita’ forniti dalla scrivente Societa’, onde permettere al Cliente stesso di trovare, se lo desidera, una soluzione equivalente.

Siamo spiacenti per le conseguenze di questo disservizio derivante da forza maggiore ed  imputabile esclusivamente alla volonta’ di Telecom Italia e vogliamo sottolineare che questa comunicazione viene effettuata al fine di garantire i livelli di servizio sempre rispettati da Intratec ed al fine di rendere minimi i disagi inevitabilmente occorsi.

Desideriamo altresi’  rendere noto che l’eventuale sospensione o annullamento del servizio adsl non interferisce con il regolare funzionamento del servizio Voce Voip che potra’ essere usufruito a prescindere dall’operatore scelto per la connessione adsl.

Con viva cordialita’

Intratec Spa

Il blog di Mario e quello di Stefano Quintarelli  sono stati probabilmente i primi a segnalare questa nuova emergenza. E come scrive oggi PI Telefonia in un articolo dedicato al problema, non ci si può non chiedere come possa accadere che in un mercato così decisivo per lo sviluppo del Paese, quello della banda larga, nel giro di poche settimane molte migliaia di utenti di ben due diversi operatori, privati e aziendali, si trovino improvvisamente, praticamente da un giorno all’altro, dinanzi alla disconnessione da un servizio che il ministro delle TLC Paolo Gentiloni solo pochi mesi fa ha insistito a descrivere come servizio universale, ossia come diritto di ogni cittadino.

Ovviamente la soluzione non consiste nel lasciare che gli operatori alternativi accumulino milioni di debiti verso il proprietario della rete. Evidentemente la questione deve essere affrontata a monte, ad esempio con operatori assoggettati a condizioni paritetiche e una rete d’accesso indipendente e slegata dagli interessi di un solo operatore monopolista.

 
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Pubblicato da su 30 luglio 2007 in news

 

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