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Risolvere

26 Ago

Una piccola e utile lezioncina di Gaspar Torriero sull’utilizzo del file hosts presente sul PC.

Nella cartella “C:\WINDOWS\system32\drivers\etc” del tuo PC trovi un file che si chiama “hosts” (senza estensione), che puoi aprire e modificare con Notepad.
Questo file contiene, su ogni riga, un indirizzo IP seguito da uno spazio e da un indirizzo web.
Quando tu vai a un sito chiamandolo per nome, Widows come prima cosa cerca l’IP corrispondente nel file “hosts”, e solo se non lo trova lo chiede a un server DNS.
Il file “hosts” si presta quindi a molti usi. Ad esempio, per impedire al browser di andare su siti dove non vuoi che vada: la riga “127.0.0.1 http://www.pubblicità.com” redirige tutte le chiamate al sito
pubblicità.com verso il local loop, dove appunto le pubblicità non ci sono.
E ovviamente, puoi usarlo per permettere al browser di andare su siti dove ti impediscono che vada: la riga “83.140.65.11 thepiratebay.org” risolve correttamente un indirizzo IP che i server ufficiali risolvono in modo sbagliato.
Tutto questo per dire: internet routes around obstacles. Se ne facciano una ragione. 

Da parte di MVP, invece, ecco invece una soluzione più radicale.

un computer neanche troppo nuovo, con neanche troppa memoria, con un hard disk anche piccolino e una scheda di rete. Non serve ambiente grafico, non occorre nulla di sofisticato, basta una qualsiasi distribuzione Linux. La si installa, si installa il software BIND, si installa Webmin per amministrare il tutto via rete ed ecco pronto il proprio DNS privato, a cui si avrà cura di non inserire alcun forwarder, in modo che la risoluzione sia sempre svolta partendo dal root domain.

E la censura, come una macchia, se ne va.

 
2 commenti

Pubblicato da su 26 agosto 2008 in news

 

2 risposte a “Risolvere

  1. Avatar di Giorgio Zarrelli

    Giorgio Zarrelli

    26 agosto 2008 at 13:40

    La soluzione di mvp è decisamente “dispendiosa” per un utente che non abbia dimestichezza con la gestione di un sistema operativo.

    Meglio una modifica al file di hosts o un dns alternativo.

     
  2. Avatar di Marco V. Principato

    Marco V. Principato

    26 agosto 2008 at 17:04

    Già, però la mia soluzione (tra l’altro realizzabile anche su Windows, benché ancora più macchinosa) è valida per QUALUNQUE sito, non solo per quelli che di volta in volta occorre inserire in HOSTS. In pratica, VANIFICA le MANIPOLAZIONI che, artatamente, introducono risultati di interrogazione DNS fuori da ogni logica di rete, ovvero NON CONFORMI alle RFC.
    Todo aqui!
    MVP