Roberto Giacobbo e gli altri autori di Voyager lavorano per la Rai, TV di Stato, ossia servizio pubblico.
Qualcuno potrebbe ricordare loro che i cittadini italiani – che pagano il canone Rai – hanno diritto a vedere una trasmissione televisiva seria? Tanto per circoscrivere la questione, l’approfondimento intitolato “Luna, un’altra storia” andato in onda nella puntata di stasera (sulle presunte falsificazioni degli sbarchi sulla Luna) mi è sembrato a dir poco inguardabile, ai limiti del prodotto amatoriale o artigianale, sia per contenuti (triti e ritriti, già ampiamente confutati in passato) che per qualità.
Niente a che vedere con il rigore, l’autorevolezza e l’attendibilità di Ulisse, che dovrebbe essere un esempio da seguire. Ma che, evidentemente, i curatori di Voyager ignorano con nonchalance.
UPDATE: Anche Paolo Attivissimo ha visto la trasmissione e, con cognizione di causa, si esprime in termini ben più critici di quelli utilizzati dal sottoscritto. Il problema reale è che ha ragione da vendere.
Ferd
7 marzo 2009 at 00:31
Quanto rimpiango il Giacobbo di Stargate!!! Ma perche’ ora cercano il sensazionalismo a tutti i costi, anche con argomenti privi di attendibilita’?