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Il progetto Anti Digital Divide di Telecom

20 Ago

Alcuni giorni fa Telecom Italia ha pubblicato, sul proprio sito relativo all’offerta wholesale (ossia l’offerta rivolta ad operatori e provider), questo comunicato:

Al fine di rendere il servizio ADSL presente in modo capillare sul territorio nazionale, raggiungendo anche comuni di piccole dimensioni,Telecom Italia ha individuato nuove soluzioni impiantistiche in grado di fornire il servizio ADSL anche in aree servite da centrali non raggiunte da fibra ottica. In particolare le nuove soluzioni adottate si basano sull’impiego di apparati miniDSLAM che presentano le seguenti principali caratteristiche:

  • accessi disponibili limitati a circa 50/100 clienti;
  • velocità di picco downstream massima possibile pari a 640 Kbit/s.

Stanti le limitazioni tecniche suddette, in tali nuove aree sarà possibile rendere disponibili i profili tecnici ed economici già previsti dalle attuali offerte ADSL wholesale relative ad accessi a 640 Kbit/s: Lite 640K flat con MCR pari a 10K; Lite 640K consumo con MCR pari a 10K; 640K flat a linea singola con VP impostato dall’operatore.
Telecom Italia prevede di utilizzare la soluzione descritta a partire dal prossimo mese di settembre.
In allegato si riporta l’elenco delle centrali per le quali è stata pianificata l’attivazione in settembre 2006.
Appena completate le attività di predisposizione impiantistica, sarà nostra cura comunicare tramite i consueti canali l’effettiva apertura commerciale delle singole centrali.

Un passo avanti verso l’abbattimento delle barriere infrastrutturali della comunità digitale? Non so quanto questa affermazione possa trovare gradimento, o essere condivisa, dall’associazione Anti Digital Divide, da sempre impegnata sul fronte della capillare copertura territoriale della banda larga. Questo progetto di Telecom, secondo alcuni analisti, ha il sapore di un palliativo, se non di una corsa ai ripari per sfuggire a problemi incombenti: tra questi, numerose pressioni e voci circa un possibile scorporo della rete dalla società, su cui Telecom ha voluto intervenire per arginare (e possibilmente rovesciare) le conseguenze dei recenti trends borsistici.

 
5 commenti

Pubblicato da su 20 agosto 2006 in media, news

 

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5 risposte a “Il progetto Anti Digital Divide di Telecom

  1. Avatar di max

    max

    22 agosto 2006 at 22:16

    Non sapevo che la sede di Telecom si trovasse in Samaria 😀

     
  2. Avatar di Ferd

    Ferd

    24 agosto 2006 at 22:19

    ma si’, in definitiva sembra solo l’ennesima toppa che telecom mette alla situazione del digital divide nostrano. e la speranza e’ quella di un buon effetto sui mercati finanziari. bastera’…? :-O

     
  3. Avatar di otto

    otto

    24 agosto 2006 at 22:34

    Assolutamente non è una soluzione. Come possono pensare, quelli di Telecom di risolvere cosi i problemi della connettivita’ italiana in banda larga???

     
  4. Avatar di Maurizio Gotta

    Maurizio Gotta

    25 agosto 2006 at 22:32

    Presto ti mandiamo la reazione ufficiale Dario, stiamo solo limando i dettagli del comunicato. E ti posso preannunciare che ci pare un bruscolino per accecare la folla 🙂

     
  5. Avatar di lucio

    lucio

    9 ottobre 2007 at 20:36

    Faccio parte di uno dei comuni raggiunti tramite il progetto Anti Digital Divide di telecom…
    I risultati?
    Quando va bene il download è a 200 Kbps, ma quando va male viaggio a 30-40 Kbps…..
    In compenso in upload filo a 200-240 Kpbs, ma che me ne faccio?????

    E intanto Telecom intasca il canone ADSL…….