Ieri sera Matrix si è dedicato, ancora una volta, agli attentati dell’11 settembre 2001 e alle teorie complottiste che, dietro quegli avvenimenti, vedono ben altri disegni.
Non starò a dilungarmi sugli argomenti trattati: non sono sufficientemente preparato in materia ed esiste già un’ampia documentazione sulle teorie finora esposte, con le relative controteorie. Dopo una lunga (cinque anni, più o meno) consultazione di varie fonti, vedo oggi piuttosto interessanti i contenuti di Undicisettembre.info, trovando spiegazioni plausibili che smontano molte teorie “complottiste” che sono state trattate da varie pubblicazioni e trasmissione televisive che finora hanno affrontato l’argomento.
Per cui mi chiedo: che senso ha riproporre tesi, più volte sconfessate e smontate, manifestando dubbi preoccupanti? Intendo dire: io non ho alcun pregiudizio in merito e non rifiuto alcuna opinione a priori, complottista o meno. Purche’ si tratti di tesi ben documentate, altrimenti anche le teorie complottiste diventano terrorismo. Psicologico.
DARIO BONACINA 
Andariel
12 settembre 2006 at 16:25
Sarà banale dirlo ma – come sempre – la verità sta nel mezzo… Sono d’accordo con chi sostiene la necessità di un approccio critico alle versioni ufficiali dei fatti storici (di tutti i fatti storici) e sono parimenti d’accordo con chi ritiene che tale approccio non possa prescindere dall’adozione di una metodologia di indagine seria e scientifica, ovvero non adusa ad ascrivere a prova oggettiva la mera interpretazione soggettiva.
L’indagine ex post – intesa quale raccolta critica di dati, fonti e ricostruzione delle dinamiche dei fatti – non può che essere affidata a specialisti delle varie discipline interessate (areonautica, fisica, ingegneria e quant’altro) il più possibile lontani dal sospetto di appartenenza all’una o l’altra schiera di interlocutori. Anche perchè questi ultimi – purtroppo – non sono esenti dal grave difetto di essere espressione di ideologie contrapposte e quindi inconciliabili e, per questo, apoditticamente non inclini a compiere concessioni alla teoria opposta.
Appare errato accettare aprioristicamente una verità ufficiale (eticamente ed umanamente più comoda, a fronte del sacrificio di tante vite umane) così come errato è volere a tutti i costi trovare l’opera del diavolo dietro meri fatti naturali.
L’essere antiamericanisti o l’essere parte dell’establishment non aiuta alcuna delle due tesi e – sicuramente – non aiuta la ricerca della verità.
barbara
8 novembre 2006 at 12:58
Vorrei conoscere le dichiarazioni di giuliani in merito alla incapacità di prevenire l’attacco terroristico dell’ 11 settembre in un paese preparato ad ogni evenienza