Il massacro avvenuto un mese fa nel campus del Virginia Tech ha avuto un prevedibile e ovvio strascico di dibattiti legati alla sua possibile genesi. C’è chi ha parlato della gioventù difficile – e segnata da numerosi problemi – del giovane Cho Seung-Hui, chi ha sparato le proprie boiate considerazioni riconducendo tutto al bullismo e c’è chi ha puntato il dito contro i videogiochi (come Counter-Strike).
Ma all’imbecillità non c’è mai fine. Dall’ANSA:
VIDEOGIOCO SHOCK SU STRAGE COLLEGE USA
“Speriamo non sia quello che temo”, ho pensato leggendo la notizia.
SYDNEY – Un giovane di Sydney ha creato un videogioco in internet basato sul massacro del mese scorso nel campus dell’università Virginia Tech, il più grave nella storia degli Usa, con 32 studenti uccisi da un collega.
Incredibile. Ma non è finita.
E ora chiede ‘donazioni’ per una cifra equivalente a oltre 1.900 euro per rimuoverlo dalla rete.
Uno sciacallo, che chiede una sorta di riscatto al contrario. Ma c’è anche un aspetto beffardo.
Per altri 960 euro è disposto anche a chiedere scusa.
A volte chi si scusa lo fa perché pentito. Un pentimento può essere mercenario?
A quanto riferisce oggi il Sydney Morning Herald, Ryan Lambourn di 21 anni è la mente dietro il gioco detto ‘V-Tech Rampage’, che offre “tre livelli di segretezza e uccisioni”, ed è ambientato in un facsimile del campus. Il protagonista, che si ispira al pluriomicida e suicida Cho Seung-Huie, si muove tra il dormitorio in cui ebbe inizio la carneficina, l’ufficio postale, da dove mandò il suo manifesto video ad una rete Tv, e l’aula Norris, in cui compì la strage.
“Ho fatto già delle cose che hanno suscitato scandalo, ma mai così popolari”, ha dichiarato al giornale Lambourn, aggiungendo di aver creato il gioco “perché è divertente”.
Io mi divertirei a prenderlo a pedate nel sedere con una forchetta in punta di stivale.
Ha precisato che sono stati dei suoi amici a suggerirgli di chiedere donazioni per chiuderlo, un’idea che ha definito “buffa”.
Nessuno aveva da suggerirgli nulla di meglio?
“L’idea delle donazioni è tanto per esagerare, per fare arrabbiare più persone. E ha funzionato”, aggiunge soddisfatto. La richiesta è inserita nel suo sito web in cui scrive: “Attenzione gente arrabbiata: toglierò questo gioco dal web se l’ammontare delle donazioni raggiungerà i 2000 dollari Usa, e chiederò anche scusa se arriverà a 3000”. Il gioco e il suo creatore sono stati ampiamente condannati e insultati in blog e forum internet.
Dargli del denaro??? Io farei eliminare il gioco dal web dalle autorità e lo metterei ai piombi.
Anche questa idiozia è colpa dei videogiochi?
Antonio Vergara
19 Maggio 2007 at 10:19
gli americani hanno il pelo sullo stomaco. noi non faremmo mai cose del genere. almeno spero.
Sally
19 Maggio 2007 at 12:43
ci sono tanti tipi di pelo sullo stomaco. questo è quello sbagliato. 😦
ps. antoonio, ma sidney non è in australia?
Alberto
19 Maggio 2007 at 13:08
Non è colpa dei videogiochi: in questo caso è chiaramente colpa del fatto che quel tipo scrive su un sito web.
Propongo di chiudere i siti web, anzi: come dice il Quinta vietiamo la commutazione a pacchetto!
Orio
19 Maggio 2007 at 16:30
E allora vietiamo l’uso di linee telefoniche, già che ci siamo 😀
MFP
20 Maggio 2007 at 17:22
Boh… io sono un provocatore… ma diamine… magari mi metto a condannare a destra ed a manca… pure pure ci faccio qualche macabra battuta su (è Grottesque)… ma c’è un limite a tutto. Voglio dire, parcheggiare dove non è possibile parcheggiare è un’abitudine comune, che complica le cose, che danneggia un po’ tutti, se lo fanno tutti è anche tollerata entro certi limiti… ma quando arriva quello che addirittura si mette in doppia fila perchè la prima fila (già in divieto di sosta) è gia’ tutta occupata… salta tutto per aria. Io credo che l’unica cosa da fargli notare sarebbe che se lui fa così non ottiene nessun risultato positivo (che sò, far riflettere sull’ambiente che produce i vari Cho, Jack, etc) ma anzi incentiva l’abrutimento di quell’ambiente… che finirà per produrre ancora più stragi.
Ferd
20 Maggio 2007 at 18:20
ecco, direi che l’ultima frase del buon MFP (che e’ un buonista) fa capire quanto certe persone (tipo questo Ryan Lambourn), che possono concretamente essere sobillatori di latenti intenzioni malevole, dovrebbero essere ridotte all’impotenza. poi scegliete voi il modo.
MFP
22 Maggio 2007 at 01:29
Ferd, l’operato di quel tizio risulta indigesto anche a me… intendiamoci… il fatto è che se ci accaniamo con lui finiamo (IMHO as usual) per peggiorare la piaga, tutto qui. Non voglio essere buono ma… “con le buone si ottiene tutto” (Articolo31, sarcastici).
Sally
22 Maggio 2007 at 07:32
MFP, mi piacerebbe tu avessi ragione 🙂
Il problema e’ che con le buone i risultati tardano e facciamo sempre la figura dei co….ni