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Batteri che riemergono

02 Mag

Una notizia che oggi ha fatto qualche rimbalzo tra telegiornali e altre trasmissioni televisive riguarda le tastiere dei computer. Uno studio pubblicato dalla rivista britannica “Which? Computing” rivela infatti che sono un ricettacolo di germi e batteri. La testata ha incaricato un biologo di esaminare una trentina di tastiere di computer e dai risultati è emerso che «alcune di esse ospitano batteri che presentano un rischio elevato di veicolare malattie a chi le utilizza»

«La principale causa di infezione di una tastiera – si legge nell’articolo – è il pranzo consumato in ufficio, dal momento che le briciole e i residui di cibo sono il terreno ideale per lo sviluppo di milioni di batteri. Inoltre fa la sua parte la cattiva igiene personale: in troppi, infatti, non si lavano le mani dopo essere andati al bagno».

Questo è verissimo, infatti (apro e chiudo una piccola parentesi) quando devo stringere la mano ad una persona appena conosciuta mi pongo sempre la domanda “ma questo sarà uno che si lava le mani prima di uscire dal gabinetto?”

Ma torniamo alle tastiere. La notizia, in realtà, non ha in se’ nulla di sensazionale. In primo luogo perché, pensandoci solo un attimo, è abbastanza ovvio arrivare a queste conclusioni. In secondo luogo perché, del fatto che pc e tastiera sono un ottimo habitat per germi e batteri si parla da anni e anni e anni e anni.

Chi è rimasto sconvolto a sentire oggi la notizia, si metta il cuore in pace: i telefoni cellulari non sono da meno (anche qui non c’è da stupirsene, basta pensarci: li teniamo in mano e li portiamo vicino a orecchie e bocca, a volte li prestiamo). Speriamo che prima o poi qualcuno introduca a livello industriale il brevetto, registrato lo scorso anno, per telefonini autopulenti e autoigienizzanti.

Il rimedio? Come in altre situazioni, buon senso e buone abitudini di igiene personale possono dare un contributo fondamentale.

 
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Pubblicato da su 2 Maggio 2008 in news

 

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