RSS

Pur di parlare di bullismo (2)

24 Apr

“Gli assassini di massa di domani sono i bambini di oggi programmati con una massiccia overdose di violenza”. E’ un’affermazione che lo psicologo Phil McGraw ha pronunciato durante l’ultima puntata del Larry King Live (CNN), riferendosi al massacro nel campus del Virginia Tech. All’indice, ancora una volta, la diffusione di contenuti violenti in media e videogame.

La polemica, come spesso accade in questi casi, si è allargata a macchia d’olio, sia in senso geografico che concettuale. Stamattina, in una trasmissione radiofonica, ho sentito l’opinione di un altro illustre esperto, che diceva che “simili episodi hanno uno stretto legame con quelli di bullismo scolastico e giovanile”.

Sulle prime sono rimasto perplesso, ma ho ricondotto l’affermazione alle notizie sentite nei giorni scorsi, che riferivano che Cho Seung-Hui, da studente, era stato frequentemente vittima di abusi e bullismo. Invece no: il professorone, di cui purtroppo ho perso il nome, stava paragonando l’autore della strage ad uno dei tanti bulli all’italiana che si divertono a filmarsi mentre fanno qualche idiozia. Infatti subito dopo ha sputato una frase che mi ha fatto sbarrare le orecchie: “Questo Cho, evidentemente è entrato anche lui nel tunnel della dipendenza di questi media digitali che favoriscono e alimentano la voglia di compiere prepotenze, soverchierie, si filmano e passano il limite”.

Ma questo cos’ha capito? E che tipo di messaggio trasmette? Il realtà il giovane era una persona con problemi molto seri. Non vanno fraintese le immagini che ha trasmesso alla NBC durante l’eccidio: prima di essere ricoverato in una clinica psichiatrica, numerosi campanelli d’allarme erano suonati su Cho Seung-Hui, che in seguito ad alcuni episodi di molestie, era stato descritto  in un profilo come “un pericolo imminente per sè stesso come risultato di un disturbo mentale… è talmente affetto da disturbi mentali da essere sostanzialmente incapace di prendersi cura di sè stesso, incapace di sottoporsi a un trattamento o senza alcuna volontà di farlo”.

Le radici del suo male affondavano in un terreno ben più profondo, non è possibile liquidare questa storia con banali pregiudizi sui media. c’è già abbastanza gente che prende lucciole per lanterne.

 
7 commenti

Pubblicato da su 24 aprile 2007 in media, Mondo, news

 

Tag: ,

7 risposte a “Pur di parlare di bullismo (2)

  1. Avatar di aghost

    aghost

    24 aprile 2007 at 09:48

    bentornato 🙂

    Io ormai mi sono stancato di sentire sempre le stesse sciocchezze dei media tradizionali riguardo a internet e nuove teconologie. E si dimentica sempre che il peggior veicolo di violenza e stupidità è ancora e sempre la cara vecchia televisione 🙂

    Perché insisteranno con queste stupidaggini? Io non so spiegarmelo…

     
  2. Avatar di Al

    Al

    24 aprile 2007 at 09:59

    Aghost, sei un Popperiano?

     
  3. Avatar di aghost

    aghost

    24 aprile 2007 at 13:38

    non necessariamente 🙂 epperò… 🙂

     
  4. Avatar di Max

    Max

    25 aprile 2007 at 18:01

    Non vogliamo dire niente sull’autore televisivo Scancarello, moglie e amici, che esercitavano abusi su poveri bambini, filmando quello che facevano per farne Dio solo sa cosa (sfruttare qualche new media e farci soldi, magari)?

     
  5. Avatar di db

    db

    25 aprile 2007 at 20:59

    No. Non vogliamo dire niente. Almeno finché l’inchiesta non chiarisca la posizione degli interessati.
    Sul fatto in se’ (questo qua: http://qn.quotidiano.net/cronaca/2007/04/25/7888-narcotizzavano_bimbi.shtml) dico solo che i colpevoli, una volta inequivocabilmente accertati, andrebbero esposti in una piazza, alla gogna, senza cibo ne’ acqua a oltranza, e lasciati lì a prendersi tutto quello che la gente gli volesse tirare.
    Metterli al muro non li farebbe soffrire.