La Presidenza del Consiglio ha risposto alla lettera inviata da ScandaloItaliano al presidente Prodi e ai ministri Rutelli e Nicolais per chiedere la messa a disposizione della documentazione relativa alla realizzazione del portale Italia.it.
Qui c’è la risposta alla lettera di ScandaloItaliano.
In sintesi: il Governo intende concedere la disponibilità di tale documentazione? No. Ma ha chiesto, al riguardo, un parere alla “Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi sulla trasparenza dell’attività della Pubblica Amministrazione – Via della Mercede 9, Roma”. Perché non sembra avere pregio, nel nostro Paese, una richiesta formulata da cittadini che intendono sapere come la Pubblica Amministrazione (le cui risorse derivano dal denaro versato dai contribuenti) investa o spenda il denaro di cui dispone. Questo, almeno, traspare dal contenuto della risposta, che per altro non è definitiva, scritta in ottimo burocratese.
La sopra citata Commissione deve ancora esprimere un parere in proposito ed è questo che i cittadini dovranno attendere. Se poi, invece del parere, la risposta sarà direttamente l’accesso alla documentazione, tanto meglio. Ma se è trascorso oltre un mese (dalla lettera alla risposta), quanto passerà prima di poter ottenere un riscontro alla richiesta dell’agognato parere della Commissione?
Lascio a questo post il compito di dare ragguagli in merito e a voi l’invito a proseguire la discussione, portando questi fatti e documenti a conoscenza di quante più persone e organizzazioni riusciate a raggiungere.
frap1964
23 Maggio 2007 at 01:04
Il post è stato aggiornato con un link ad un documento (dal sito del governo) che spiega chi è e cosa fa ‘sta Commissione. Il suo parere non è comunque vincolante ai fini della decisione del DIT (… è nata a tutela dei cittadini e non della PA).
Peraltro si prova ad imbeccare la commissione facendo finta di dimenticarsi del D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184
Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi.
(Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 maggio 2006, n. 114), che al punto 4.1 recita:
4.1. Le disposizioni sulle modalità del diritto di accesso di cui al presente regolamento si applicano anche ai soggetti portatori di interessi diffusi o collettivi.
E se scandaloitaliano non è questo… allora cos’è ?
Questo si legge nel documento pubblicato sul sito del governo, che contiene anche tutta la normativa aggiornata in materia di trasparenza degli atti amministrativi.
Andrea D'Ambra
23 Maggio 2007 at 10:03
Ragazzi un consiglio? Scrivete SUBITO all’UE e denunciate tutto!!!
Se avete bisogno sono qui 😉
Antonio Vergara
23 Maggio 2007 at 14:42
l’UE? ci toccherà aspettare diversi anni allora 😦