Mi sembra rappresenti una pesante caduta di stile da parte di Striscia la Notizia, il fatto di aver mandato in onda, giovedì sera, un servizio sulla bufala degli abiti griffati George Clooney utilizzando contenuti video realizzati da Blogosfere senza citarne la fonte (e quindi lasciando supporre allo spettatore che fosse tutta farina del sacco di Antonio Ricci & C.).
Tra l’altro, Striscia è stata davvero poco tempestiva. Dopo il lavoro di ricerca dell’equipe di Blogosfere e ancor prima che la trasmissione televisiva mandasse in onda quel servizio, anche Vincenzo Mollica si è dedicato brevemente alla vicenda: la scorsa settimana il giornalista ha mostrato a Clooney – durante un’intervista – l’invito per la partecipazione alla fantomatica sfilata della griffe GC prevista per il 20 aprile. Risposta di George Clooney: “insane” (folle).
Probabilmente questo è solo il più recente episodio di una lunga serie di citazioni mancate. Ma stupisce che stavolta la protagonista sia una trasmissione televisiva che negli ultimi 20 anni ha consolidato una reputazione di integrità e onestà proprio per essere riuscita spesso a smascherare bufale e altre magagne.
Per chi si fosse perso qualcosa, Blogosfere descrive con efficacia l’accaduto in questo post.
aghost
12 aprile 2008 at 17:16
dario, a “striscia” interessa una sola cosa: l’audience
aghost
12 aprile 2008 at 17:17
aggiunta: da ottenere con ogni mezzo
Lester
12 aprile 2008 at 20:21
Si’ ma ci sono mezzi piu’ furbi per fare “odiens” (cito Antonio Ricci) e ricordare che la fonte era Blogosfere non avrebbe certo danneggiato l’ascolto.
aghost
12 aprile 2008 at 22:00
effettivamente è strano, tantopiù che striscia è una corazzata
db
12 aprile 2008 at 22:33
A sentire Blogosfere, quelli di Striscia c’han provato e dicono che “forse” ripareranno in qualche modo. Non so come, ma fare qualcosa sarà più conveniente che chiudere il discorso così come è ora.