Max ha detto una verità: il logo di Google Chrome ricorda molto da vicino il caro vecchio Simon. Ma questa è solo la primissima reazione al colpo d’occhio offerto dall’immagine scelta dal gruppo di Mountain View per dare l’indispensabile identità grafica al suo nuovo strumento di navigazione. Per capire di cosa si tratta, vi lascio all’esaustiva descrizione preparata da Luca per Punto Informatico e all’articolo di Steven Levy per Wired che già dal titolo prefigura uno scenario rivoluzionario: Inside Chrome: The Secret Project to Crush IE and Remake The Web (paura eh?).
Per sapere le motivazioni che ufficialmente hanno spinto Google a realizzare un browser, guardate questo video:
Definirei opportuna e positiva l’apertura all’open source. Negativo in quanto frutto di oculata avventatezza, secondo me, il vincolo ad un unico sistema operativo, che per giunta non è open.
Vincolo che a casa Google assicurano essere temporaneo. Qui infatti si legge:
Google Chrome è tutt’altro che un progetto terminato. Abbiamo rilasciato questa versione beta per Windows con l’intento di allargare la discussione e ricevere i commenti e le opinioni degli utenti il prima possibile. Stiamo lavorando per realizzare le versioni per Mac e Linux e continueremo a lavorare per rendere il browser sempre più veloce e stabile.
Insomma, l’intenzione era quella di rendere disponibile Chrome al più largo bacino di utenza possibile, seguendo probabilmente una filosofia che non si discosta molto dal concetto snocciolato oggi (a pranzo, al ristorante, al tavolo di fianco al mio) da un tizio che ruminava a bocca aperta spaghetti alla carbonara mentre leggeva il giornale (doppia maleducazione a tavola): “Il Mac è per pochi, quasi un’elite. Linux è per smanettoni, cioè gente che con il computer è davvero brava. Professionisti dell’informatica e smanettoni veri. Windows invece è per tutti, i bravi e gli utenti base, che sono la stragrande maggioranza degli utenti del mondo. Ovvio che abbiano puntato alla fetta più grossa del mercato (glom)“.
Una risposta a “Chrome alla conquista del mondo”