Nel Disinformatico, Paolo Attivissimo segnala questa perla dell’ANSA che merita qualche riflessione.

La notizia come è stata pubblicata dall'ANSA il 12 gennaio 2008
La notizia, che è stata ripresa as is anche da altre testate (tra le quali il Giornale, il Mattino, Key4biz) e che l’agenzia di stampa ha mantenuto inviariata fino ad oggi, dice che è stata sviluppata una nuova tecnologia “codec” che – per spiegarla in termini concreti – consente di stipare su un floppy disk da 1,44 MB addirittura “20 minuti di filmato in qualità DVD, che pesano 3,1 Gigabyte”, con una capacità di archiviazione di 3-4 volte superiore a quella che si ottiene oggi.
Se quanto riportato dall’ANSA corrispondesse a verità, la notizia meriterebbe grande risalto, quantomeno per tributare gloria e onori (e proposte contrattuali) a chi ha sviluppato la mirabolante tecnologia. Il problema è che la verità è un’altra e ridimensiona (parecchio) la notizia, che rimane comunque interessante, al netto delle dovute precisazioni.
E’ sufficiente conoscere ciò di cui si sta parlando per capire che c’è qualcosa che non va. Tanto per cominciare, codec non è il nome proprio della tecnologia in questione, come un lettore poco preparato potrebbe essere indotto a credere: per codec si intende un dispositivo (anche software) utile a codificare o decodificare un segnale audio o video in forma digitale (nonché a comprimerne o decomprimerne i dati). Qualche dettaglio in merito è reperibile qui.
Chi poi è convinto che la matematica non sia un’opinione, sappia che in questo caso è stata addirittura interpretata: se si tratta di una tecnologia che offre una capacità di archiviazione di 3-4 volte superiore a quelle utilizzate oggi, significa che in un dischetto da 1,44 MB sarà possibile conservare contenuti che oggi occupano dai 4 ai 5,5 MB, non certo 3,1 GB (che se non erro è oltre 500 volte tanto).
E’ sufficiente, inoltre, approfondire l’argomento per saperne qualcosa di più: con una semplice ricerca si può sapere chi ha realizzato questa tecnologia (la Eco Controllo), che ne ha presentato i risultati lunedì scorso, specificando che su un floppy è possibile archiviare un filmato di 20 secondi (non minuti).
Intendiamoci, non è affatto un risultato trascurabile, anzi. Però, se l’argomento vi interessa, approfonditelo direttamente con Eco Controllo, oppure con il consorzio CeRICT: un progetto che ha alle spalle un investimento di 5 milioni di euro, finanziati per il 60% dal ministero per lo Sviluppo Economico, merita attenzione. Sotto molti punti di vista.
dottavi
20 marzo 2009 at 06:51
questa me l’ero persa. davvero fenomenale. ma la vera notizia è come diamine sia possibile che all’Ansa usino ancora i floppy!!! 😀