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Radiohead, scacco alle major?

02 Ott

Terremoto commerciale sulla scena musicale: la band britannica dei Radiohead ha deciso di aprire online le prevendite del nuovo album In Rainbows, in uscita il 10 ottobre. L’album sarà disponibile per il donwload a questo indirizzo e – novità assoluta, almeno per una band di calibro internazionale come i Radiohead – saranno gli acquirenti a stabilire il prezzo: nel carrello, infatti, non c’è alcuna indicazione e la cifra da pagare è lasciata a discrezione di chi compra. Pochi centesimi? Qualche euro? Va bene ugualmente.

Come osserva Luca Annunziata su Punto Informatico, questo tipo di iniziativa potrà essere fonte di preoccupazione per le case discografiche. E’ vero, è necessario attendere gli esiti di questa iniziativa, ma i Radiohead sono fiduciosi. Del resto, non hanno legami con le major e si sono permessi di chiudere le porte in faccia ad iTunes di Apple. Ed è eloquente l’osservazione del produttore americano di alcuni artisti rap pubblicata in questo articolo del Times, che ritiene che il mercato sia ad una svolta:

I Radiohead sono la migliore band al mondo; se è possibile pagare ciò che si vuole per avere la musica della migliore band del mondo, perché pagare 13 dollari o 99 centesimi per qualcun altro dotato di minor talento? Una volta aperta quella porta, e cominciato a distribuire musica legalmente, non sono certo esista un modo per tornare indietro.

 
11 commenti

Pubblicato da su 2 ottobre 2007 in media, Mondo, news

 

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11 risposte a “Radiohead, scacco alle major?

  1. Avatar di Sally

    Sally

    2 ottobre 2007 at 11:07

    Prenotato. 4 sterline mi sembra un buon prezzo, che ne dite? 😉

     
  2. Avatar di Stefano Quintarelli

    Stefano Quintarelli

    2 ottobre 2007 at 12:27

    temo non sia una novita’.
    http://www.magnatune.com/

    n artisti, paghi cio’ che puoi..

     
  3. Avatar di Sally

    Sally

    2 ottobre 2007 at 13:38

    x Stefano Quintarelli

    di esempi come quello che fai tu ce n’e’ molti, ma il paragone con i Radiohead pero’ e’ un po’ forzato: qui si tratta di una band ultrafamosa, conosciuta in tutto il mondo, che usa questa forma di promozione/vendita su tutto un intero album.
    C’e’ una bella differenza!!!

     
  4. Avatar di Max

    Max

    2 ottobre 2007 at 13:50

    @ Quintarelli

    ma e’ una novita’ di proporzioni colossali per un gruppo come i Radiohead, che musicalmente e anche commercialmente non possano essere messi sullo stesso piano dei Rebel Rebel (http://www.magnatune.com/artists/rcr), che magari sono bravissimi, ma di certo sul piano della notorietà internazionale faticano a star dietro all’Orchestra Bagutti.

     
  5. Avatar di EMI

    EMI

    2 ottobre 2007 at 15:21

    Secondo me le case discografiche possono solo preoccuparsi, se un gruppo come i Radiohead si rivolge al mondo del web 2.0.
    Quanto ai gruppi presenti su questo magnatune, non ne conosco mezzo…

     
  6. Avatar di Cristallo

    Cristallo

    2 ottobre 2007 at 15:33

    Be’, allora andate su http://www.virus4.it .
    Lì ci sono artisti che non fanno pagare nulla 😉

     
  7. Avatar di db

    db

    3 ottobre 2007 at 05:56

    Magnatune è un’etichetta, indipendente e molto innovativa, che effettivamente consente all’utente di fare il prezzo. Ha sotto contratto artisti a cui riconosce il 50% dei ricavi dalle vendite delle rispettive produzioni e permette di ascoltare in streaming gli MP3 dei brani prima di comprarli.
    I Radiohead nel mondo della musica hanno una notorietà e una visibilità che gli artisti di Magnatune non hanno, è per questo motivo che le major potrebbero verosimilmente preoccuparsi: se altri grossi artisti seguissero questa strada e avessero successo, i discografici soffrirebbero parecchio…