Leggo da più fonti della rete telematica sperimentale GRID, una tecnologia talmente potente da rendere obsolete le soluzioni broad band fino ad oggi utilizzate da noi poveri tapini: GRID infatti è “10mila volte più veloce di Internet” (o meglio, di un collegamento a banda larga) ed è stata progettata dal CERN di Ginevra, “che la metterà in funzione questa estate – riferisce l’ANSA – per registrare i dati del Large Hadron Collider (LHC), il nuovo acceleratore di particelle progettato per analizzare come è nato l’universo” (e che alcuni studiosi ritengono foriero del poco trascurabile rischio di distruzione della Terra, o Apocalisse qual dir si voglia).
Qualche computer al CERN
E’ stato calcolato che gli esperimenti effettuati con l’LHC genereranno un’immane mole di dati, l’ordine di grandezza è di 10 PiB (Pebibyte) di dati all’anno (qualcosa come 10 milioni di miliardi di byte). GRID è stata realizzata innanzitutto per far viaggiare questi dati, ma la tecnologia utilizzata per il suo sviluppo potrà avere risvolti interessanti: “Con questo tipo di potenza informatica – spiega David Britton, fisico dell’Università di Glasgow – le generazioni future avranno la capacità di collaborare e comunicare in modi che le persone più anziane come me non possono nemmeno immaginare”. Una potenza tale da consentire, tanto per intenderci e ingolosire gli internauti che inseguono i download più veloci, di scaricare immagini molto elaborate, giocare in rete con centinaia di migliaia di navigatori e compiere videotelefonate ad alta definizione a costi ridotti”, spiega sempre l’articolo dell’ANSA. di stampa.
Va però puntualizzato che cotanta mastodontica potenza sarà a disposizione delle istituzioni universitarie che sono a vario titolo collegate al LHC, prima di essere fruibile dalle telco (e da noi utenti tapini). Quindi passerà molto tempo, prima che si possa viaggiare in Rete a simili velocità da casa nostra. E questi bei discorsi, ovviamente, è meglio che non arrivino alle orecchie di chi è costretto a navigare con un modem a 56 Kbps (quando va bene) su linea analogica (e in Italia gli utenti in queste condizioni non sono pochi)…
Soprattutto dopo aver visto in televisione gli spot di Alice Home TV con Elena Sofia Ricci che, in ascensore, si vanta con la vicina di casa di avere una soluzione on demand e una cineteca di oltre 3mila film che può vedere come e quando le pare (ma senza Alice 20 Mega la visione non è che sia proprio un bijoux).
Marco Valerio Principato
8 aprile 2008 at 06:34
“… una soluzione ON DEMAND”. Si, l’ho vista e, soprattutto, l’ho SENTITA: una pronuncia da schifo! Poi si lamentano che gli itaGLiani non sanno l’inglese…