Premessa: lo so, sto per sottoporvi una notizia futile. Però ciò che è accaduto (e resta sotto gli occhi dei lettori) da’ la misura di quanto le notizie riportate dalla stampa siano sempre da prendere con le pinze.
Il fatto è che le redazioni di Repubblica.it e Tgcom sono eccezionali. Non solo riescono a contraddirsi su temi di rilievo (come segnalava Massimo Mantellini, a inizio anno ad esempio evidenziavano dati opposti sui conti pubblici, probabilmente riferiti a periodi differenti), ma sono in grado di esprimersi diversamente anche su (non)notizie fondate su dati oggettivi. La vicenda di Reina Hardesty, una 13enne californiana che è riuscita nell’effimera impresa di scambiare con amici e parenti oltre 14mila SMS in un mese, è stata infatti proposta in due versioni, che differiscono in un paio di punti salienti.
Ecco cosa si legge nella versione di Repubblica.it:
- In un solo mese la ragazza, una tredicenne californiana, ha scambiato più 14.529 sms.
- Escluse le ore di sonno infatti, l’adolescente ha scambiato un messaggio ogni due minuti. Un buco nel tempo, ma anche nel portafogli, considerando che a un costo di 20 centesimi a sms, lo sfortunato papà ha dovuto sborsare circa 2,900 dollari.
Questi invece i dati resi noti dalla versione di Tgcom:
- sembra che una ragazzina della California abbia proprio battuto ogni record, inviando 14.528 sms nel mese di dicembre
- Per sua fortuna aveva scelto una tariffa che prevede sms illimitati, altrimenti avrebbe avuto da pagare circa 3 mila dollari di messaggini.
La fonte originale è una news pubblicata da OCRegister.com e firmata dal padre della ragazza, dalla cui lettura emergono i medesimi dati indicati da Tgcom, qui leggermente più accurato e fedele di Repubblica.it (che però, riferendosi agli SMS non dice “spediti” ma “scambiati”, che è più corretto, dato che il numerone include sia i messaggi inviati che quelli ricevuti).
In effetti non ha importanza se sul telefonino della giovane Reina sono transitati 14.528 o 14.529 SMS in un mese: un messaggino in più o in meno non cambia il fatto che si tratta di un numero spropositato. Nemmeno l’effettivo importo della bolletta ha importanza, perché il cuore della notizia è nel numero di messaggi. Le inesattezze sul contorno, verosimilmente, possono essere frutto di superficialità – o di scarsa dimestichezza con l’inglese – da parte di chi ha letto la notizia, d’accordo. Ma se è possibile riportare in modo errato una stupidaggine come questa, cosa può accadere con notizie di maggiore importanza?