Sembra ieri che in rete si discuteva della sparizione di un paragrafo importante dei Terms Of Use di Facebook, quella sezione della licenza che spiegava che i contenuti pubblicati potevano essere rimossi senza alcun vincolo, rimanendo di proprietà degli utenti anche qualora avessero eliminato il proprio account. La rimozione – senza preavviso ne’ avviso – di quel paragrafo ha portato tutti a ritenere che il noto social network volesse far proprio tutto quel materiale, con i dati personali degli utenti, per fini di puro business.
La notizia è circolata in rete sollevando un giustificato polverone che ancora non si è posato, ma… coup de théâtre: la poderosa voce degli utenti non è rimasta inascoltata. in questo momento, rileggendo le condizioni di utilizzo, ritroviamo infatti il paragrafo rimosso alcuni giorni fa.
You may remove your User Content from the Site at any time. If you choose to remove your User Content, the licence granted above will automatically expire, however you acknowledge that the Company may retain archived copies of your User Content. Facebook does not assert any ownership over your User Content; rather, as between us and you, subject to the rights granted to us in these Terms, you retain full ownership of all of your User Content and any intellectual property rights or other proprietary rights associated with your User Content.
Facebook è dunque tornata sui propri passi, ripristinando le condizioni di licenza precedenti. Mark Zuckerberg ha spiegato che ciò è avvenuto proprio per le perplessità manifestate dagli utenti negli ultimi giorni. Il passo indietro – a suo dire – vuole riportare la tranquillità, mentre l’azienda si impegna a sciogliere ogni dubbio con condizioni più chiare e, auspicabilmente, all’insegna della trasparenza. Il risalto che si vuol dare all’ultimo update delle condizioni di utilizzo è tale che Facebook ne da’ notizia nella Home di ogni utente:
La mossa è stata molto opportuna, per almeno tre validi motivi. Il primo: con il ritorno alla situazione precedente il clamore si può stemperare. Il secondo: Facebook correva il rischio di dover far fronte ad un’insurrezione di massa di una parte cospicua dei suoi utenti (nel mondo, ad oggi, sono oltre 175 milioni), la cui sparizione avrebbe comportato un danno gravissimo. Il terzo: riuscire ad evitare di avere il fiato della FCC sul proprio collo è sempre vantaggioso…
Però teniamo sempre presente due cose: in primis è importante che l’utilizzo dello strumento di comunicazione sia consapevole, perché ciò che si pubblica su Facebook non è visibile solamente a persone che godono della nostra fiducia. In secondo luogo, teniamo presente che se qualcuno vuole utilizzare i dati da noi pubblicati a scopo di marketing, ce lo deve chiedere.

Ferd
18 febbraio 2009 at 16:03
Bella mossa. Però nella mia “home” di utente Facebook non vedo niente! 😦
Sally
18 febbraio 2009 at 17:30
forse è perchè usi FB in italiano