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Banda larga e benefici sull’occupazione

03 Dic

Stefano Quintarelli ha pubblicato un post molto interessante circa un tema a cui avevo fatto cenno un mese fa: parlando dell’intenzione, da parte del governo, di congelare i fondi per lo sviluppo della banda larga, dicevo che la realizzazione di progetti di nuove infrastrutture di telecomunicazioni avrebbe avuto, tra l’altro, riflessi immediati e tangibili anche sullo sviluppo occupazionale del settore.

Il post di Quinta si chiama Incentivi alla banda larga ed effetti sull’occupazione e spiega il contenuto di due documenti (un articolo di LSE Enterprise e ITIF e uno studio di Massimo Chiriatti su Broadband ed occupazione in Italia):

Nello studio viene presentato in modo semplice l’applicazione del modello ITIF per un investimento di 800 milioni di euro nella banda larga.

Grazie allo studio, si capisce come, dall’investimento in questione, si possa generare occupazione per più di 59.000 addetti. Teniamo presente che il “network effect”, stimato nello studio a 1, in altri paesi (USA) è stimato ad 1,7, per cui lo studio risulta cautelativo.

Il numero di occupati non va inteso come “nuovi posti di lavoro”, bensi’ come occupazione in Full Time Equivalents, che puo’ tradursi in nuova occupazione, riduzione del numero dei licenziamenti o dei part-time, riduzione del ricorso a sostegni pubblici diretti. In ogni caso, un effetto benefico.

 
1 Commento

Pubblicato da su 3 dicembre 2009 in Internet, Life, Mondo, news, tecnologia, TLC

 

Una risposta a “Banda larga e benefici sull’occupazione

  1. Avatar di Massimo Chiriatti

    Massimo Chiriatti

    4 dicembre 2009 at 18:09

    Grazie Dario, a disposizione per ulteriori approfondimenti, ciao.