RSS

Archivi tag: computer

Il Palm di Bono

Se dico U2 ed Elevation, cosa vi viene in mente? Probabilmente i fan della band irlandese dovrebbero arrivare subito alla canzone (Elevation, appunto). Pochi sanno, però, che Elevation è anche il nome di un fondo di private equity, di cui Paul David Hewson (in arte Bono Vox) è socio fondatore.

Si da’ il caso che il fondo Elevation (lo riferisce il Financial Times) abbia offerto 242 milioni di euro (325 milioni di dollari) per rilevare il 25% di Palm, il produttore dei Treo e del nuovo Foleo. Palm ha bisogno di risollevarsi da una situazione finanziaria e di mercato non esattamente florida. Non è un problema di qualità di prodotto, ma di concorrenza decisamente agguerrita: dall’atteso iPhone ai consolidati BlackBerry, passando per i Pocket PC e tutti gli smartphone business-oriented, l’arena è affollata e non è facile essere i primi della classe.

Palm ha anche arruolato l’ex direttore finanziario di Apple (e attuale boss di Elevation) Fred Anderson.

Che suonerie potremmo immaginare di trovare sui futuri Palm? 🙂

 
1 Commento

Pubblicato da su 6 giugno 2007 in Mondo, news

 

Tag: , ,

E dimmi: è ricco? E’ laureato?

Ricco lo è, indubbiamente. Indiscutibilmente. Non potrebbe essere definito altrimenti colui che vanta un patrimonio di 56 miliardi di dollari (lo ha contato Forbes). Laureato, lo sarà: il collegio degli Harvard Alumni ha deciso da tempo di riconoscere a Bill Gates una laurea honoris causa.

Dirò meglio: laureato ad honorem, lo sarà di nuovo. Già, perché William Henry Gates III è già stato insignito di riconoscimenti accademici: ha ricevuto lauree honoris causa dall’olandese Nyenrode Business Universiteit, dallo svedese Royal Institute of Technology e dalla giapponese Waseda University.  Figura inoltre tra gli Honorary Graduates dell’Università di Edimburgo e della Stellenbosch University.

Perché, dunque, fa notizia la laurea che gli sarà consegnata il 7 giugno? Perché la riceverà ad Harvard, l’ateneo dove lui ha cominciato gli studi universitari nel 1973, senza però portarli a termine.

 
5 commenti

Pubblicato da su 5 giugno 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,

Palm Foleo

Finalmente s’è capito, cos’è il nuovo Foleo. La pseudo-rima con Treo, e una ridda di rumors in circolazione fino a ieri, avevano fatto supporre ad un erede della fortunata gamma di Palm, magari da mettere in concorrenza con l’iPhone.

Palm lo qualifica invece come smartphone companion, ossia una sorta di assistente del telefonone, con cui deve vivere a stretto contatto per la necessaria connettività e lo scambio di dati. Si tratta dunque di un piccolo Umpc linux-based dotato di connettività Bluetooth e WiFi, che può essere utile per consultare l’e-mail (e relativi allegati Office e PDF) con una tastiera e un display più comodi di quelli di uno smartphone o PDA-phone (qual dir si voglia). Ma anche navigare in Internet risulta sicuramente più agevole.

Sarà una rivoluzione? Palm e Jeff Hawkins ne sembrano convinti. Ma non mancano pareri dissonanti. Non sembra comodissimo, IMHO, oltretutto pesa 1,1 kg (il mio primo Psion era più leggero). Forse con una SIM-card e le opportune funzioni di connettività (oltre al già presente WiFi, magari, il supporto HSDPA) sarebbe un buon compromesso. In alcuni casi, un utente che viaggia per lavoro potrebbe fare a meno di portarsi appresso laptop e smartphone e usare solo il Foleo: l’editor per documenti Office c’è, il PDF viewer pure, per cui – ripeto, per qualche operazione – ci sarebbe già una certa indipendenza.

In attesa di vederlo e provarlo, per qualche dettaglio in più ecco qui l’apposito link, attivo da un paio d’ore.

 
3 commenti

Pubblicato da su 30 Maggio 2007 in media, news

 

Tag: ,

Educazione tecnologica

Con una mossa di giovanilismo che sottintende una volontà di avvicinarsi al mondo degli under-20 (e facciamo anche qualcosa meno), il Ministero delle Comunicazioni lancia la campagna ti6connesso.it, “un nuovo sito creato dal ministero per educare i minori all’utilizzo consapevole della Rete” (Reuters). Questo l’incipit del nuovo portale a scopo alfabetizzante, ovviamente teen-oriented:

Probabilmente sai già tutto sul tuo cellulare e su Internet, e le nuove tecnologie sono il tuo pane quotidiano. Ma 6 anche sicuro di saperle usare al meglio? Prova a dare un’occhiata a questo sito: abbiamo raccolto un po’ di consigli e qualche trucco per farti evitare i rischi che, a volte, non si riescono a vedere nemmeno con la webcam…

L’idea non è malvagia e la realizzazione, ai miei occhi di (pseudo)adulto, mi sembra piuttosto valida sotto tutti i punti di vista. Il sito è stato creato in collaborazione con Save the Children e l’intento (leggo sempre da Reuters) “è quello di non demonizzare la tecnologia, ma di educare al suo utilizzo consapevole”.

Mi sembra un buon punto di partenza.

Farei qualcosa anche per gli insegnanti. Non tutti, ovviamente, ma solo quelli che mostrano di averne bisogno: c’è chi non si accorge di un telefonino acceso in classe. Almeno, così pare.

 
6 commenti

Pubblicato da su 21 Maggio 2007 in Mondo

 

Tag: ,

Microsoft + Yahoo = AntiGoogle?

Si rincorrono, in rete e nei mercati finanziari, le indiscrezioni circa le trattative in corso tra Microsoft e Yahoo, per una fusione delle proprie attività sul web per contrastare la leadership di Google.

Come segnalato da Punto Informatico, “i vantaggi reciproci di un’intesa di questo tipo sono però evidenti: insieme le due aziende che oggi competono con Google potrebbero riuscire a catalizzare maggiormente l’interesse degli inserzionisti, dando vita ad un gigante web capace quantomeno di rivaleggiare con BigG. Anche sotto il profilo tecnologico, le due società potrebbero tirar fuori molto da un’intesa”.

Lo stesso Wall Street Journal, però, dopo aver dato l’annuncio della trattativa in corso tra le due aziende, butta acqua sul fuoco recentemente acceso e dice che i colloqui sono in fase di stallo. Da molto tempo.

Sono comunque molti gli addetti ai lavori che riterrebbero più proficua una partnership, invece di una fusione. E probabilmente è così: analizzando i numeri sulle ricerche effettuate su Internet in USA, Google ha una quota di mercato del 48%, mentre MSN e Yahoo insieme arriverebbero al 38%, evidenzia Bloomberg.com su dati ComScore. E a livello internazionale, il gap è ancor più evidente: Google ha il 66%, Microsoft + Yahoo arrivano al 27%. Il guanto di sfida lanciato a Google da una company unica (risultato di una fusione) rischierebbe di non essere temibile, per cui sarebbe forse meglio studiare soluzioni differenti, dotate di un valore aggiunto, basate su un’intesa strategica.

Al momento, dunque, i rumors sono serviti solo – come spesso accade in casi come questo – a movimentare i mercati finanziari.

MAH!

 
3 commenti

Pubblicato da su 5 Maggio 2007 in media, Mondo, news

 

Tag: , ,

Word va in crash? E’ normale.

Il fatto che Word 2007 vada in crash per via di alcune vulnerabilità di sicurezza non è un problema, ma una feature dell’applicazione. Non è una mia battuta, l’ha detto Microsoft.
In seguito alle segnalazioni inoltrate dal ricercatore israeliano Mati Aharoni di Offensive Security, Microsoft – per bocca di un proprio portavoce – ha ribattuto che niente di quanto segnalato prova l’esistenza di vulnerabilità critiche di Word. Si tratta, piuttosto, di una caratteristica da apprezzare – dicono da Redmond – perché consente di salvare il lavoro svolto fino al momento del crash. “Ad ogni modo non è un gran problema” dice il portavoce, rassicurante.

Per cui, tutti gli sviluppatori di software hanno da oggi un’ancora di salvezza: se una loro applicazione va in crash, possono sempre dire “ma certo, l’ho fatto apposta, che vi aspettavate?”.

 
Commenti disabilitati su Word va in crash? E’ normale.

Pubblicato da su 16 aprile 2007 in news

 

Tag: , ,

Warvideogames

Da Reuters:

 Videogame iraniano offre possibilità di affondare petroliera Usa

TEHERAN (Reuters) – Un nuovo gioco per computer iraniano consiste nel far saltare in aria una petroliera americana nel Golfo per bloccare la via del mare alla maggior parte delle scorte petrolifere del mondo, scriveva ieri un giornale. Il gioco, “Counter Strike”, invita i giocatori a piazzare due bombe sulla petroliera per affondarla e rendere inaccessibile lo Stretto di Ormuz, ha scritto il quotidiano Jomhouri-ye Eslami. Circa i due quinti del petrolio mondiale passano per il canale. Il gioco si rifà a un avvertimento del leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, che a giugno ha detto che le esportazioni di greggio nel Golfo potrebbero essere seriamente messe in pericolo se gli Stati Uniti facessero una mossa sbagliata con l’Iran. Il lancio del gioco arriva inoltre in un momento critico nei negoziati sul programma nucleare dell’Iran, che secondo gli Stati Uniti vuole procurarsi la bomba atomica, mentre Teheran dice di voler solo produrre elettricità. L’Iran rischia delle sanzioni se non sospenderà l’arricchimento dell’uranio.

A prescindere dalla fazione, preferivo i videogame estemporanei sulla testata mondiale di Zidane.

 
Commenti disabilitati su Warvideogames

Pubblicato da su 1 ottobre 2006 in media

 

Tag:

Commodore forever

 

Messa in ginocchio da un Commodore 64, la polizia austriaca che sta indagando sul caso di Natasha Kampusch dovrà sudare parecchio.

Come riporta oggi PI nell’articolo di Tommaso Lombardi, la polizia ritiene indispensabile analizzare i supporti informatici utilizzati dall’aguzzino della ragazza, che utilizzava proprio il caro vecchio Commodore. Il che risulta piuttosto difficile perché il C64 – notoriamente privo di hard disk – richiedeva l’impiego di cassette, floppy disk da 5,25″ e cartucce dedicate. Accantonando queste ultime (supporto antipirateria utilizzato da Commodore e altre aziende per commercializzare giochi e applicazioni), l’unica soluzione per analizzare eventuali memorie dello scomparso carceriere di Natasha sembra consistere nel dotarsi di un’attrezzatura uguale alla sua. E quindi di un C64 e di un lettore floppy (o di un tape recorder, nell’eventualità che ci siano dati su cassetta, nella speranza che siano stati salvati almeno con l’ausilio di Turbo Tape).

Non ho ben capito perché non possa essere utilizzata proprio la sua attrezzatura… forse mancano alcuni accessori, oppure non può essere utilizzata trattandosi di corpo del reato. Ma a quanto pare l’unica strada percorribile per raggiungere lo scopo sia quella del retrocomputing.

 
Commenti disabilitati su Commodore forever

Pubblicato da su 7 settembre 2006 in Mondo

 

Tag: