Questo Buzz che si è infilato da un paio di giorni nel mio account Gmail mi ha subito dato l’impressione di essere un grande impiccione: in primis per l’invadenza con cui si è insinuato tra le feature della posta, poi per l’automatismo con cui – senza chiedermi nulla – ha selezionato alcuni dei miei contatti (seguendo un criterio alquanto discutibile) per seguirne gli aggiornamenti.
La stessa cosa è stata evidentemente fatta anche sui loro account, dal momento che mi ritrovo ad essere seguito – inconsapevolmente, ho scoperto – da altri utenti, per cui se ne deduce che – nel poco circoscritto mondo Gmail – le liste dei contatti di ognuno di noi sono aperte e raggiungibili da altri, senza che i titolari abbiano fornito alcun tipo di consenso.
Ora, io non capisco perché per Buzz non sia stato deciso di seguire la stessa filosofia seguita dagli altri competitor (FriendFeed, Facebook, Twitter), ma a scanso di equivoci ho azzerato la situazione (non seguo gli update di nessuno e ho bloccato i miei update verso i miei ignari follower). E finché non si sarà dimostrato più rispettoso verso la mia e l’altrui privacy, la mia posizione verso Buzz rimarrà questa:

dario
12 febbraio 2010 at 16:24
Lo sai come la penso. La Privacy non esiste. Google sa gia’ tutto di te. Mica ti vorrai far prendere per il naso con un pulsante in piu’…
😉
Dar
db
12 febbraio 2010 at 16:38
Infatti il problema non è Google… Le informazioni che Google può avere di me (annegate in un oceano di informazioni insieme a quelle di milioni di altre persone) sono ben diverse da quelle che potrei inconsapevolmente condividere nella mia cerchia di contatti, che per sua natura è eterogenea (amici, conoscenti, contatti di lavoro, lettori, eccetera).
Rocco
12 febbraio 2010 at 17:57
problema centrato, db!
google può fare ciò che vuole dei miei dati che sono in suo possesso. d’altro canto, con lui condivido solo ciò che voglio.
la mia lista di contatti (che condivido con google) però non voglio che sia condivisa con altri utenti, non senza il mio benesatare, google non deve dire a destra e a manca i nomi delle persone con cui intrattengo la mia corrispondenza. io ho il diritto di fami gli affaracci miei con riservatezza e lontano dagli occhi di un utente che potrebbe interpretare le cose a modo suo.
potrei anche avere in rubrica un contatto commerciale strategico (“amico” o “nemico”, lo so io e non devono saperlo altri no?) che preferisco mantenere segreto…
la privacy forse non esistera’, ma perché rassegnarci senza esercitare un minimo il libero arbitrio? mica siamo foglie in balìa del vento!