RSS

Archivi tag: news

Cina, bloccato YouTube

Il Paese più popoloso del mondo è teatro di una nuova iniziativa di censura: a subirne la mannaia stavolta, affiancandosi a Wikipedia, è YouTube.

Shannon.it scrive:

Dopo Thailandia e Marocco anche in Cina arriva la censura per YouTube. Il fatto è di ieri, la notizia non ancora riportata dalla stampa ufficiale. Da un giorno e mezzo a Pechino infatti non si apre più il sito, non si riesce accedere nemmeno usando un server proxy e i video importati da YouTube sulle pagine di altri siti semplicemente non esistono più e al loro posto la pagina bianca lascia un cadaverico senso di vuoto.

Ovviamente si spera che sia una cosa temporanea; per chi è in cina da qualche anno il fenomeno non è nuovo, Bloggers ha avuto molti momenti bui, cosi’ come Wikipedia (tutt’ora inacessibile), Flickr (il sito si apre ma le immagini non si vedono) e perfino il motore di ricerca di Google di tanto in tanto presenta diverse anomalie alquanto sospette (la pagina del motore che si riaggiorna invece che darti i risultati della ricerca, i risultati della ricerca rimandano alla pagina principale o, meno originale, il server impiegando troppo tempo a rispondere e quindi il browser da errore).

 
3 commenti

Pubblicato da su 18 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,

Bit buttati al vento

Dal Corriere:

Rutelli pronto a chiudere il portale Italia

Pochi accessi e informazioni sbagliate sul sito creato per lanciare il turismo internazionale nel nostro Paese

Inutile ricordare che il progetto Italia.it è costato vari milioni di euro. E le critiche di cui oggi parla il Corriere non sono certo cosa recente: le prime segnalazioni sono datate 22 febbraio 2007, data in cui il portale è stato messo online. Lo sa bene chi ha seguito questa vicenda dall’inizio e ha voluto far luce sul denaro pubblico speso in un progetto assai discusso, aprendo la strada ad indagini a più ampio spettro (per chi si fosse perso le puntate precedenti e avesse un po’ di tempo per capire il background della vicenda, a questo indirizzo troverà un’efficace riassunto).

 
2 commenti

Pubblicato da su 18 ottobre 2007 in news

 

Tag: ,

iPhone, la liberté costa cara?

Scrive Massimo Mantellini:

Forse la notizia di oggi e’ che Apple vendera’ in Francia un iPhone aperto. Magari potrebbe accadere lo stesso anche da noi. O no?

Speriamo di no, almeno non nella forma scelta in Francia.

Spiego: come annunciano Orange ed Apple, la vendita in Francia prenderà il via il 29 novembre, attraverso la rete commerciale dell’operatore mobile di France Telecom, con l’iPhone da 8 GB che costerà 399 euro. L’attivazione si fa, come sempre, con iTunes. Il copione non sembra quindi essere cambiato, vista anche l’intesa raggiunta per la compartecipazione di Apple ai ricavi conseguiti da Orange sulla vendita di tutti i servizi relativi all’iPhone (30%, secondo le indiscrezioni).

Cos’ha di diverso il mercato francese? Semplicemente una normativa che fissa un paletto a tutela della libertà di mercato: come spiega Macworld.it, la legislazione francese impedisce a un operatore cellulare come Orange di vendere un telefono esclusivamente in unione con un abbonamento. Deve essere possibile comprarlo anche svincolato da alcun abbonamento.

La normativa, dunque, impone che l’iPhone in Francia debba essere venduto anche in versione aperta, ossia utilizzabile con SIM differenti da quella di Orange. E da alcuni rumors pare che l’iPhone “libero” sarà messo in vendita. Alla tariffa “dissuasiva” di 999 euro.

P.S.: forse la notizia del giorno è qui:

We want native third party applications on the iPhone, and we plan to have an SDK in developers’ hands in February.

 
7 commenti

Pubblicato da su 17 ottobre 2007 in media, news

 

Tag: ,

La fibra di Telecom si espande

Telecom Italia crede nella fibra e vuole sperimentarla a Parigi. La notizia viene da Les Echos ed è ripresa da Telecompaper (traduzione semi-letterale): 

Telecom Italia France sperimenterà nei prossimi mesi il broad band ad altissima velocità nell’ottavo e nel decimo distretto di Parigi, scrive Les Echos. La consociata Alice France ha scelto i suoi fornitori, senza però renderli noti. Ad essere connessi saranno poco meno di 500 edifici, per raggiungere un target di 2mila/3mila clienti per il servizio pilota, stando a quanto dichiarato da Daniel Fava di TI France, che ha detto al giornale che il costo del progetto sarà nell’ordine di “pochi milioni di euro”. In confronto, il costo di diffusione di fibra in tutta la Francia è stimato in 30 miliardi. Alice France contava 87mila clienti ADSL a fine giugno, inclusi 59mila utenti IPTV e ha registrato una perdita di 103 milioni di euro su 183 milioni di fatturato nel primo semestre. Telecom Italia ha recentemente siglato un accordo (con Metroweb, ndr) per collegare a Milano 70mila edifici ad alta velocità, ma questa è la prima volta che la società definisce piani concreti per la fibra in Francia. Alice vuole valutare l’interesse degli utenti nei servizi di conettività oltre i 50 Mbps.

 
1 Commento

Pubblicato da su 16 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,

WiMax, il bando è pronto

Sarà pubblicato la settimana prossima. Il ministero delle Comunicazioni lo ha annunciato oggi. 45 milioni la base d’asta.

La tecnologia WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access), permette di distribuire la banda larga via radio ed è vista – in Italia come all’estero – come una concreta possibilità di abbattimento del digital divide, visto che consente la copertura di aree geografiche difficilmente raggiungibili, o ritenute poco redditizie per gli operatori. Come sempre, nel mondo delle TLC, l’introduzione di una nuova tecnologia deve rispettare alcuni principi: competitività del mercato e neutralità tecnologica sono fra i più importanti e fondamentali. L’auspicio è che non ci si riduca, come spesso accade, a dover far fronte a condizioni di mercato monopolistiche o oligopolistiche.

Oggi c’è stata la conferenza stampa di presentazione del bando. Salto le dichiarazioni di rito e riporto il resto:

La procedura scelta dal Ministero delle Comunicazioni, conseguente alla delibera AGCOM pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2007, prevede che siano rilasciati 3 diritti d’uso complessivi delle frequenze disponibili nella banda 3.4 – 3.6 GHz, indicati come Blocco A, Blocco B e Blocco C, ciascuno di ampiezza frequenziale pari a 2×21 MHz.

Di tali diritti d’uso, 2 (Blocco A e Blocco B) sono rilasciabili per aree di estensione geografica macroregionale, mentre 1 diritto d’uso (Blocco C) è rilasciabile a livello regionale (con suddivisione provinciale nel caso delle Province Autonome di Trento e Bolzano). I diritti d’uso delle frequenze di gara hanno una durata di 15 anni a partire dalla data di rilascio, sono rinnovabili e non possono essere ceduti a terzi senza la preventiva autorizzazione del Ministero.

(…)

Specifiche di utilizzo dei diritti d’uso:

  • ad uno stesso soggetto può essere assegnato un solo diritto d’uso per macroregione;
  • il Blocco C è riservato prioritariamente a soggetti che non dispongano direttamente di diritti d’uso di risorse spettrali per l’offerta di servizi di comunicazione mobile di terza generazione (UMTS).

(…)

Garanzie che il singolo aggiudicatario deve prestare

Ogni aggiudicatario deve garantire una significativa copertura territoriale ed un particolare impegno nelle aree a “digital divide”. La copertura territoriale è calcolata con un meccanismo a punti previsto dal disciplinare di gara e risultante dall’installazione di impianti nei Comuni dell’area interessata.

I Comuni sono suddivisi in tre distinti elenchi. 30 dei 60 punti da raggiungere devono essere realizzati installando impianti nei Comuni a «digital divide totale», raccolti in un apposito elenco allegato al Bando di Gara.

Trascorsi i 30 mesi dal rilascio del relativo diritto d’uso, gli aggiudicatari che non utilizzino completamente le frequenze assegnate, sono tenuti a soddisfare richieste di soggetti terzi di accesso alle frequenze stesse, sulla base di negoziazione commerciale.

Per il WiMax mobile, mi sembra che ci siamo poco: non sembrano esserci esclusioni formali, ma il bando riguarda le frequenze disponibili nella banda 3.4 – 3.6 GHz. Se la memoria non mi inganna, per lo standard 802.16e (il WiMax mobile appunto) ci si dovrebbe assestare nella banda 2.3 – 2.5 GHz (mi sbaglio?).

Stefano Quintarelli osserva:

bisognera’ vedere se ci sara’ un divieto per 802.16e (wimax mobile) e per il backhauling (cioe’ per collegare tra loro le antenne che forniscono l’accesso agli utenti); se ci fossero, immagino i ricorsi per la non neutralita’ tecnologica.

In ogni caso, alla pubblicazione del bando qualche dubbio dovrebbe essere dissolto. Speriamo.

Punto Informatico / PI Telefonia

 
1 Commento

Pubblicato da su 11 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: , ,

Radiohead, più download e meno DRM

La notizia che i Radiohead hanno deciso di distribuire il nuovo album inRainbows in formato MP3 a prezzo libero ha fatto rapidamente il giro del mondo e riscosso i prevedibili consensi. L’album sarà venduto anche in una versione cofanetto, per i fan disposti a pagare 57 euro, ma è la possibilità del download a offerta libera che ha creato un po’ di scompiglio nel panorama commerciale. E l’idea sta facendo scuola: ora pare che anche i Nine Inch Nails intendano seguire la stessa strada.

E’ vero, esistono altri esempi simili, come Magnatune, che sul fronte del prezzo fa più o meno la stessa cosa, però si tratta di un’etichetta indipendente e che non ha sotto contratto artisti paragonabili ai radiohead, anche in termini di giro d’affari.

Coloro che si sono prenotati per il download di In Rainbows hanno ricevuto questo messaggio:

THANK YOU FOR ORDERING IN RAINBOWS. THIS IS AN UPDATE.

YOUR UNIQUE ACTIVATION CODE(S) WILL BE SENT OUT TOMORROW MORNING (UK TIME). THIS WILL TAKE YOU STRAIGHT TO THE DOWNLOAD AREA.

HERE IS SOME INFORMATION ABOUT THE DOWNLOAD:

THE ALBUM WILL COME AS A 48.4MB ZIP FILE CONTAINING 10 X 160KBPS DRM FREE MP3s.

MOST COMPUTERS NOW HAVE ZIP SOFTWARE AS PART OF THE OPERATING SYSTEM; IF YOUR COMPUTER DOES NOT, YOU NEED TO GET WINZIP OR ZIPIT INSTALLED PRIOR.

YOU CAN DOWNLOAD THEM HERE:

PC: http://www.winzip.com/
MAC: http://www.maczipit.com/

IF YOU HAVE ANY QUESTIONS OR PROBLEMS DOWNLOADING YOUR FILE, PLEASE CONTACT OUR DOWNLOAD CUSTOMER SERVICE TEAM AT
(indirizzo censurato a scopo antispam, ndd)

Che i brani siano distribuiti in formato MP3 e DRM Free è una notizia che non può che fare piacere. Gli utenti più esigenti – come Alessandro Longo – storcono il naso per il fatto che i file sono a 160 Kbps. Brodo Primordiale spiega:

Gli mp3 scaricabili di In Rainbows, il nuovo album dei Radiohead (qui la guida di Pitchfork), sono di qualità talmente bassa che non raggiungono nemmeno i requisiti minimi per essere postati su Oink. That’s fun. A dicembre però arriva il boxset e, ad un primo ascolto, mi sembra che il disco non sia male. Non sono riuscito a trovare la cover art in giro, però pare proprio che sarà al top.

160 Kbps non sono certo il massimo per i puristi del suono, ma a mio avviso sono un compromesso più che dignitoso e accettabile, vista anche la modalità di distribuzione. Comunque trovo che la qualità dei brani di InRainbows non sia affatto male per essere a 160 Kbps. Se fossi un fan serio e i Radiohead fossero una delle mie band preferite, probabilmente investirei nel cofanetto. Forse anche per lo spot di Brodo 😉 .

 
2 commenti

Pubblicato da su 10 ottobre 2007 in media, Mondo, news

 

Tag:

Nemo propheta in patria?

Oggi la stampa dedica molto spazio a Mario Renato Capecchi, premiato con il Nobel per la medicina insieme ad altri due ricercatori per gli studi sulle cellule staminali e la tecnica del «gene targeting». Il Corriere titola: “E’ italiano il Nobel per la medicina”. Stefano Quintarelli puntualizza: “Abitante a Bolzano, figlio di madre USA deportata a Dachau, lasciato a 5 anni a un contadino atesino, abbandonato per strada, trovato dalla madre (uscita viva) nel 1947, emigrato negli USA e mai piu’ tornato. E’ americano…”. E’ vero, è talmente americano che, nei vari TG, le sue dichiarazioni sono doppiate da un traduttore.

C’è però un altro personaggio che fa notizia oggi, un po’ più italiano dell’ottimo prof. Capecchi: anche lui ha fatto carriera oltreoceano, e probabilmente al grande pubblico il suo nome è ugualmente poco conosciuto, ma nel suo caso non si può dire nemo propheta in patria, ne’ che la vita non gli abbia dato soddisfazioni. Parlo di Andrew James Viterbi, a cui oggi l’Università degli Studi di Bergamo ha conferito la laurea honoris causa in Ingegneria Informatica.

Ma chi è Andrew Viterbi? Come spiega la presentazione pubblicata dall’Università di Bergamo, “Andrew James Viterbi è scienziato, imprenditore e filantropo. Considerato a pieno diritto uno dei padri” della rivoluzione digitale, autore dell’omonimo algoritmo su cui si basa il funzionamento di centinaia di milioni di telefoni cellulari in tutto il mondo”. Lo si potrebbe definire il papà – o uno dei padri – del telefono cellulare GSM e della tecnologia CDMA.

Nato a Bergamo nel 1935, Andrea Viterbi emigrò con la famiglia quattro anni dopo (naturalizzato cittadino statunitense, il nome fu americanizzato). Studiò al MIT di Boston, ebbe modo di lavorare con Wernher von Braun, prendere parte ad alcuni programmi NASA, essere consigliere TLC di Bill Clinton. Nel frattempo, con Irwin Jacobs ha fondato Linkabit e poi Qualcomm (uno dei più importanti produttori di semiconduttori al mondo) e, tanto per dare un numero assolutamente non significativo (leggo su Wikipedia):

Il 2 marzo 2004, la scuola di ingegneria dell’Università della California del Sud (USC), ove Viterbi aveva conseguito (nel 1962) il dottorato di ricerca (Ph.D.) è stata rinominata Andrew and Erna Viterbi School of Engineering. In quell’occasione Viterbi donò alla USC la somma di 52 milioni di dollari.

Non sono le notizie più importanti, sono solo quelle probabilmente colpiscono con maggior impatto. Per saperne di più, potete leggere questa presentazione.

 
3 commenti

Pubblicato da su 8 ottobre 2007 in news

 

Tag: ,

Le mani di Vodafone su Tele2

E’ ufficiale: Vodafone ha siglato un accordo con Tele2 per rilevare l’attività italiana e quella spagnola del gruppo svedese al prezzo di 775 milioni di euro. Cosa significa per Vodafone? Qualche numero da RaiNews24:

Alla data del 30 giugno 2007, Tele 2 Italia conta 2,6 milioni di clienti, di cui oltre 400 mila clienti nella banda larga mentre Tele2 Spagna conta invece 550 mila clienti, compresi 240 mila clienti nella banda larga.

Vodafone diventa così, nei due Paesi, una compagnia telefonica fisso-mobile sia sul piano residenziale che su quello business. Prevedibile l’integrazione dell’offerta Vodafone Casa Libera con una soluzione che includa connettività Internet in banda larga, un’arma in più per competere con Telecom sul piano della convergenza.

Tele2 aveva motivato la vendita delle due business unit con una redditività al di sotto delle aspettative. Di certo, il calo delle tariffe telefoniche non ha giovato ad un’azienda che – pur vantando un discreto numero di clienti – non avrebbe mai potuto contare su un traffico telefonico considerevole come quello delle grosse compagnie telefoniche. Ma questo è un sintomo di evoluzioni poco positive, perché Tele2 potrebbe non essere l’unica azienda a decidere di lasciare il posto a qualcun altro, visti i margini risicati che si possono ottenere in un mercato dove, tra l’altro, l’incumbent è titolare della rete d’accesso principale.

E’ quello che già succede nel settore della banda larga: il rischio è quello di vedere i pesci piccoli mangiati da quelli grossi e, in assenza di una regolamentazione per un mercato più concorrenziale, di avere un mercato oligopolistico, in mano a pochi player che dettano le regole. A svantaggio degli utenti.

 
1 Commento

Pubblicato da su 6 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,

Come registrarsi al Corriere…

…e avere la sensazione di essere schedati, dopo una procedura dal vago sapore di raggiro e un retrogusto di polite-fucking, anche grazie ad un terzo grado che, ai fini di una registrazione online per i commenti, sembra completamente superfluo. E dopo aver dato le risposte ritenute opportune e aver selezionato svariati bottoncini truffaldini per accettare – volente o nolente – di diventare un gigantesco spam-repository, Gaspar Torriero osserva:

Che furbizia da volponi! Che acume! Che vannamarcata! Ma è il sito del Mago di Brusuglio o quello del più grande gruppo editoriale italiano? Comunque: per amore della scienza, ho cliccato “accettato di farmi spammare a morte da cani e porci, anche telefonicamente”, e ho proseguito

(…)

Insomma ti chiedono di tutto di più, ti carpiscono l’autorizzazione a spammarti, ma non guardano se sei un bot, un troll o un essere umano. Ma allora a che scopo tutto questo bizantinismo procedurale, se poi non controllano niente?

Vedi che ho fatto bene a registrarmi come Piero Ostellino?

Applauso 😉

 
1 Commento

Pubblicato da su 5 ottobre 2007 in media, news

 

Tag: ,

Regno Unito, WiFi unito

FON e British Telecom hanno annunciato una partnership che ha l’obiettivo di riempire la Gran Bretagna di BT FON Spot.

Fin dall’inizio i Fonero hanno creduto nel principio della condivisione e nella possibilità da parte di ognuno di noi di creare qualche cosa di importante di cui avrebbero beneficiato tutti. British Telecom è un ISP e una delle società di telecomunicazioni più importanti a livello mondiale: grazie anche a British Telecom, le vostre convinzioni si sono rivelate fondate.
E ovviamente, la migliore notizia per tutti i Foneros nel mondo e’ quella di potersi connettere gratis ai nuovi Hotspot della BT FON community!

Questo è parte di quanto Luis Hernández ha postato oggi nel FON Blog italiano, a beneficio degli utenti italiani che – a motivo della normativa vigente (legge Gasparri + decreto Pisanu) – non possono ancora vedere realizzata un’iniziativa analoga in patria. Non è detto che la situazione non possa cambiare: la questione dell’illegalità di Fon è ben nota al Ministero delle Comunicazioni. Ma di evoluzioni, al momento, non se ne vedono.

 
3 commenti

Pubblicato da su 4 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: , ,

Street View fotografa Londra?

Google Street View, dopo l’introduzione negli USA, è pronto all’esplorazione dell’Europa.  Almeno stando a Dvorak Uncensored, che riferisce infatti di una New Beetle che circola per le strade di Londra armata dell’attrezzatura fotografica stereoscopica necessaria a produrre le ambientazioni da proporre nel nuovo plug-in di Google Maps per curiosi e turisti virtuali.

Arriveranno anche in Italia? E’ possibilissimo, ed è probabile che farà notizia come qualcosa di inatteso, suscitando reazioni contrastanti: l’entusiasmo di coloro che accettano di buon grado tutte le novità proposte dalla grande G di Mountain View e l’indignazione di coloro che riterranno lesa la propria privacy nel vedersi ritratti nelle fotografie pubblicate su web. Magari dimenticando il fatto che lo StreetView de noantri esiste già.

 
Commenti disabilitati su Street View fotografa Londra?

Pubblicato da su 3 ottobre 2007 in media, Mondo, news

 

Tag: ,

TLC sana in scorporo sano

Avete presente la vexata quaestio dello scorporo della rete Telecom? Da argomento per addetti ai lavori è diventato – per usare le parole di Stefano Quintarelli – un tema mainstream.

L’URL dice gia’ molto. Workshop a Bruxelles il 17 ottobre 2007 (accetto sponsor). Si parla di aspetti regolamentari, finanziari e impatti su NGN.

Devo dire che sono proprio contento, perche’ i “miei” temi sono diventati mainstream.

Even where there is no immediate regulatory threat, network separation is being considered by shareholders as it may unlock value

…using separation to unlock hidden value, looking specifically as the differences between functional and operational separation and the impact of each on rating changes, as well as other key issues for both operators and investment firms.

 
Commenti disabilitati su TLC sana in scorporo sano

Pubblicato da su 3 ottobre 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,

Radiohead, scacco alle major?

Terremoto commerciale sulla scena musicale: la band britannica dei Radiohead ha deciso di aprire online le prevendite del nuovo album In Rainbows, in uscita il 10 ottobre. L’album sarà disponibile per il donwload a questo indirizzo e – novità assoluta, almeno per una band di calibro internazionale come i Radiohead – saranno gli acquirenti a stabilire il prezzo: nel carrello, infatti, non c’è alcuna indicazione e la cifra da pagare è lasciata a discrezione di chi compra. Pochi centesimi? Qualche euro? Va bene ugualmente.

Come osserva Luca Annunziata su Punto Informatico, questo tipo di iniziativa potrà essere fonte di preoccupazione per le case discografiche. E’ vero, è necessario attendere gli esiti di questa iniziativa, ma i Radiohead sono fiduciosi. Del resto, non hanno legami con le major e si sono permessi di chiudere le porte in faccia ad iTunes di Apple. Ed è eloquente l’osservazione del produttore americano di alcuni artisti rap pubblicata in questo articolo del Times, che ritiene che il mercato sia ad una svolta:

I Radiohead sono la migliore band al mondo; se è possibile pagare ciò che si vuole per avere la musica della migliore band del mondo, perché pagare 13 dollari o 99 centesimi per qualcun altro dotato di minor talento? Una volta aperta quella porta, e cominciato a distribuire musica legalmente, non sono certo esista un modo per tornare indietro.

 
11 commenti

Pubblicato da su 2 ottobre 2007 in media, Mondo, news

 

Tag: ,

Telecom e Vodafone fanno la convergenza

Telecom Italia e Vodafone hanno finalmente scoperto le proprie carte sul fronte della convergenza fisso-mobile, un argomento non nuovo a chi è già passato da queste parti.

Le offerte sono state presentate oggi: quella di Telecom si chiama Unica (e questa non è una novità). Quella di Vodafone, anziché chiamarsi Numero Fisso (come previsto inizialmente), prende il nome di Vodafone Casa Libera.

Non sono la stessa cosa: entrambe propongono all’utente di utilizzare un unico apparecchio telefonico (il cellulare), con cui sarà possibile rispondere alle chiamate che normalmente arriverebbero al numero di casa. Ma l’offerta di Telecom si spinge oltre, aggiungendo ADSL, Alice Voce e Alice Home TV. Ne parlo domani su PI Telefonia.

Osservazioni: Se uno non ha copertura ADSL, Unica non ha senso. Ma non ha senso nemmeno se uno ha a disposizione una ADSL scarsa: Alice Home TV richiede una connessione muscolosa (Alice 20 Mega, per esempio). E tutto questo non è certo gratis.

Anche Vodafone Casa Libera ha qualche criticità: la Casa è Libera dai cavi telefonici perché prevede l’uso del cellulare. E la connessione a Internet? Be’, con la copertura HSDPA il problema sarebbe risolvibile (basta usare il cellulare come modem). Ma sarebbe opportuno che ci fosse la copertura HSDPA. E anche una tariffa dati realmente flat e realmente conveniente… Insomma, anche qui, niente è gratis.

Alla fine, convergenza fa davvero rima con convenienza?

 
4 commenti

Pubblicato da su 1 ottobre 2007 in news

 

Tag: , ,

Quando il backup prende il volo

Anche io, come Aghost, rimango un po’ perplesso di fronte a questa storia (da BBC News):

Coppola plea after computer theft

Film director Francis Ford Coppola has appealed for the return of his computer backup device following a robbery at his house in Argentina on Wednesday.

Al celeberrimo Francis Ford Coppola hanno rubato i computer e altre attrezzature dalla sua casa in Argentina, che è anche la sede della Zoetrope Argentina Studio, backup compresi. Il regista e produttore lancia un appello proprio perché gli siano restituiti almeno i backup. Tra i dati persi, una grande quantità di filmati, foto e il materiale per il prossimo film, intitolato Tetro. “15 anni di lavoro”, commenta amaramente Coppola.

Anche il Corriere ne ha dato notizia, forse in modo un po’ semplicistico (ritraendo Coppola come un novellino che, perso il notebook, ha perso tutto il suo lavoro), ma la questione non cambia poi di molto: sarebbe stato sufficiente, innanzitutto, avere più supporti di backup e conservarne almeno uno completo altrove, per non perdere 15 anni di lavoro.

Per un regista, o una casa di produzione, è un accorgimento tutt’altro che superfluo, che tutela dalla perdita di dati anche in caso di incidenti o catastrofi naturali. Probabilmente ora Coppola e il suo entourage alla Zoetrope lo hanno imparato.

 
3 commenti

Pubblicato da su 30 settembre 2007 in Mondo, news

 

Tag: ,