Finalmente oggi Google mi ha invitato a fare una ricerca scrivendo a mano libera
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Apple, nuovi iPhone e iPad mini in settembre?
Fonti bene informate dicono che la quinta generazione dell’iPhone (altrimenti detto iPhone 5), insieme al nuovo iPod nano e all’iPad mini, sarà presentata mercoledì 12 settembre, mentre il lancio sul mercato dovrebbe avere luogo venerdì 21 settembre.
Nexus Tablet: sarà la novità del Google I/O?
C’è voluto Gizmodo Australia per avere qualche anticipazione sul nuovo Google Nexus Tablet, la nuova tavoletta da lanciare nel mare in cui sguazzano iPad e altri tablet, e in cui Microsoft vorrebbe far fare qualche bracciata al suo Surface.
Se le fonti bene informate citate da Gizmodo Australia sono attendibili, la prima versione del tablet (probabilmente prodotto da ASUS) avrà display da 7 pollici, processore Tegra 3 quad-core, un GB di Ram, un’unica fotocamera – frontale – da 1,2 Megapixel. E’ possibile che a bordo si trovi posto per Google Wallet, supportato da un chip NFC. La gamma si articolerà in due modelli, differenti tra loro per la memoria, da 8 o 16GB, che guiderà il prezzo di vendita (199 dollari per il primo, 249 dollari per il secondo). Il sistema operativo potrebbe essere Android 4.1 (la versione “Jelly Bean” che succederà ad “Ice Cream Sandwich”).
La finestra sul tablet
Con il nuovo Windows 8 – il cui rilascio al pubblico è previsto per il prossimo anno – Microsoft si orienta con decisione verso il mondo dei tablet.
Windows 8, la sfida di Microsoft ad Apple – The New Blog Times
L’ho fatto prima io
Nell’ambito di una campagna di tutela integrale del proprio design, Apple ha accusato un’azienda alimentare cinese di averle copiato il logo (in realtà sembra avere più analogie con quello di LG).
Allora perché non non attaccare chiunque utilizzi una mela come simbolo? Nel mondo ce ne sono milioni, inclusi i fruttivendoli…
Io, nella sua buccia… pardon: nei suoi panni, me ne starei zitto. Prevenire è meglio che curare, anche per non svegliare un can che dorme a caso…
Sempre in tema, la querelle con Samsung sul design dell’iPad sta invece assumendo i connotati di una telenovela, in cui gli autori scatenano la propria fantasia per partorire una puntata dietro l’altra con espedienti impensabili. Stefano segnala che i legali di Samsung, tra le prove che “dimostrerebbero” come il tablet di Apple non potrebbe rivendicare l’originalità del design, hanno inserito uno spezzone di 2001: Odissea nello spazio (che è del 1968) in cui compaiono appunto due tablet, molto simili all’iPad, al Galaxy e ad un buon numero di altri dispositivi analoghi.
A questo punto mi aspetto di tutto, anche che Giacobbo faccia causa all’inventore della palla.
Moleskine 2.0
All’IFA di Berlino, Samsung ha presentato il Galaxy Note, un dispositivo mobile provvisto di pennino, che per le sue dimensioni (ha un display touchscreen da 5,3 pollici) si posiziona a metà strada tra lo smartphone e il tablet. Il pennino serve a riprodurre su questo “coso” una user experience tradizionalista: toccando il display con lo stilo, è possibile scrivere come su un blocco note.
L’apparecchio, con questa taglia conformata, ricorda lo Streak 5 di Dell. Che, a onor del vero, è sparito dalla circolazione proprio perché non era ne’ carne (smartphone) ne’ pesce (tablet). Samsung, con questo form factor da taccuino e il pennino, saprà fare di meglio?
Aurasma punta a marketing e pubblicità
Prendere lo smartphone, fotografare un oggetto e creare animazioni, oppure inquadrare la locandina di un film per vederne immediatamente sul display il trailer o il sito web promozionale. Sono solo due delle innumerevoli possibilità offerte da Aurasma, una app dedicata all’augmented reality basata su una tecnologia che sta aprendo le porte su nuovi modelli di business per marketing e pubblicità.
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iShift
E tutto d’un tratto, l’iPad “prima versione” che potresti aver appena comprato qualche giorno fa, è già diventato vecchio. Per giunta, ora costa 120 euro in meno.
Editori, Google promette di più (e chiede meno)
Debutta One Pass, servizio di news a pagamento firmato Google e pensato in primis per la fruizione da applicazioni per smartphone e tablet, oltre che da qualunque dispositivo connesso al web. Reuters spiega:
Gli editori potranno far pagare per i contenuti in vari modi, tra cui l’abbonamento, l’accesso a tempo o la vendita di singoli articoli, come ha detto Google oggi in un post nel blog aziendale.
Il servizio, inoltre, consente agli editori di fornire agli abbonati al cartaceo il libero accesso ai contenuti digitali.
Google ha detto che “One Pass” è disponibile in Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’aspetto del revenue sharing, il modello del sistema di abbonamenti prevede – leggo dal WSJ – che a Google spetti il 10% degli introiti, mentre il rimanente 90% rimanga nella tasca degli editori. Legato a CheckOut, il servizio richiede su ogni transazione una commissione pari al 2%.
Evidente l’intento di proporre un’alternativa al sistema in-app sviluppato per iTunes, sia agli utenti Android – che possono acquistare anche un solo contenuto – che agli editori, a cui Apple lascia una percentuale inferiore, il 70%. Questo fattore, però, potrebbe non essere sufficiente a motivarli ad avvalersi unicamente della distribuzione tramite la piattaforma di Google preferendola a quella di Apple: la forte presenza sul mercato di dispositivi iOS (iPad, iPhone) si traduce in volumi di vendita potenzialmente interessanti e superiori a quelli che – per il momento – esprime il mondo Android. D’altro canto un editore che avesse scelto di operare su entrambi i canali non potrebbe nemmeno pensare di giocarsi la partita con prezzi più allettanti: gli accordi che Apple ha già siglato con molti editori prevedono che questi ultimi non possano praticare prezzi inferiori presso marketplace concorrenti (si veda la diatriba dello scorso anno con Amazon).
Il tablet di HP
Negli USA sta per partire la vendita dello Slate 500, il tablet di HP con Microsoft Windows 7.
Display LED touchscreen da 8,9 pollici con risoluzione 1.024×600 pixel, HP Slate Digital Pen (il pennino), doppia webcam (frontale VGA, da videochiamate, e posteriore da 3 Megapixel), CPU Intel Atom Z540 da 1,86 GHz, RAM da 2 GB, Bluetooth, WiFi, una porta USB 2, uno slot per schede SD. Niente hard disk, ma un Solid State Drive da 64 GB. A bordo, attorno all’orbita del sistema operativo Microsoft si trovano i software Acrobat, Adobe Reader e la suite Office 2010 con Evernote. Il peso è di 680 grammi. Per la batteria HP dichiara un’autonomia di 5 ore.
Dalle caratteristiche sembra un netbook senza tastiera. Il prezzo di 799 dollari, però, è abbastanza allineato all‘iPad.
Io l’avrei chiamato TabletBerry
Se è vero ciò che anticipa il Wall Street Journal, a breve dovremmo vedere il tablet di BlackBerry, che molti già chiamano BlackPad (visto il dominio che il produttore RIM ha recentemente acquistato), evidenziando l’assonanza con l’iPad di Apple, o Surfbook (visto il marchio registrato in Canada sempre dal produttore).
Mi incuriosisce, anche se intravedo già alcuni limiti, come l’assenza di connettività 3G (c’è però il WiFi), per la quale sarebbe costretto ad avvalersi di uno smartphone (ovviamente Blackberry) che funga da modem.












