Apple e Google hanno rilasciato il loro sistema di exposure notification, che consentirà alle applicazioni di contact tracing – scelte dalle autorità sanitarie nazionali – di tracciare l’utente tramite Bluetooth nei suoi contatti (di durata tra i cinque e i trenta minuti), per poi avvertirlo in caso sia stato rilevato un contatto con un soggetto rivelatosi “positivo” al nuovo coronavirus. Apple e Google sviluppano i sistemi operativi che hanno la leadership nel mercato degli smartphone, iOS e Android.
La versione 13.5 di iOS, diffusa in queste ore, è già “pronta” a questo utilizzo, ma se avete un iPhone con l’ultimo aggiornamento non significa affatto che siete automaticamente “tracciati”: affinché ciò avvenga, l’opzione deve essere attivata (e per default non lo è), inoltre deve essere legata ad una app attiva, che nel caso dell’Italia sarà Immuni. Ma c’è di più: nelle impostazioni dello smartphone è possibile controllare il log con i contatti rilevati (alla voce “controlli esposizione”) e addirittura cancellarlo. Aspetto interessante che, teoricamente, consente all’utente di mantenere il controllo di queste informazioni. Da tenere presente nelle prossime news su questo argomento.