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Project Glass: la vera star del Google I/O

Il Project Glass, conosciuto a livello mondiale come Google Glasses è una realtà: la dimostrazione dell’esistenza degli occhiali made by Google che permettono di scattare foto e registrare video ha avuto luogo ieri al Google I/O 2012 in occasione della presentazione del Google+ Events.

Definirei realfantascientifico l’effetto dato dalle riprese – trasmesse live sullo schermo presente al Moscone Center di San Francisco – effettuate dai paracadutisti e dai ciclisti che, dotati di questi occhiali, hanno mostrato al pubblico presente tutto ciò che vedevano in tempo reale. Niente male anche il prezzo di 1.500 dollari, che comunque include tutte le specifiche e il software developer kit per sviluppatori.

P.S: se poi si scoprisse che è vera anche la storia raccontata da Sara Tommasi sul chip impiantatole nel cervello dagli alieni, direi che siamo molto vicini ad un possibile remake di Final Cut.

P.S. 2: sì, al Google I/O – già che c’erano – hanno effettivamente presentato anche il Nexus Tablet. Ma visto che si è trattato sostanzialmente di una conferma dell’anticipazione precedente, di novità rilevanti sull’argomento non se ne sono viste.

 
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Pubblicato da su 27 giugno 2012 in Mondo, tecnologia

 

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Agenzia per l’Italia digitale

Una buona notizia e un cattivo segnale: la prima consiste nell’istituzione dell’Agenzia per l’Italia digitale, che – spiega il Sole 24 Ore citando il ministro Corrado Passera – “sarà un’unica semplificata entità e dovrà diventare il motore dei progetti che saranno messi in pista già da quest’estate – con l’atteso decreto Digitalia ormai quasi pronto – per ridurre il cosiddetto digital divide. Il secondo è che, a tuttoggi, ancora una volta siamo solo alle parole e non ai fatti.

 
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Pubblicato da su 17 giugno 2012 in istituzioni, Mondo, news

 

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Classe

Quale, tra questi tre, è l’Artista che ha più classe?

  • Lady Gaga (Stefani Joanne Angelina Germanotta, classe 1986), cantante, performer, abituata a stupire e far parlare di se’, non necessariamente per le sue doti canore, la scorsa settimana durante un concerto in Nuova Zelanda è stata colpita in scena da un palo – maldestramente maneggiato da un ballerino – che le ha causato una commozione cerebrale. Da quel momento in poi ha continuato a cantare, ma molti sospettano abbia proseguito l’esibizione in playback.
  • Madonna (Madonna Louise Veronica Ciccone, classe 1958), cantante, attrice, performer, ha iniziato a far stupire e far parlare di se’ molto prima di Lady Gaga (e anche lei ha sempre cercato di farlo su cose diverse dalle doti canore), alcuni giorni fa durante un concerto a Istanbul improvvisamente non ha trovato niente di meglio da fare che scoprirsi il seno (“Non voleva essere un gesto di provocazione studiato a tavolino, mi è venuto spontaneo”, spiegherà dopo, con il candore di una Sara Tommasi qualunque). Chi ha assistito al concerto di stasera a Milano dice che nell’esibizione si è fatta aiutare dalla tecnologia.
  • Bruce Springsteen (Bruce Frederick Joseph Springsteen, classe 1949), cantautore, musicista, quando suscita stupore e fa parlare di se’ lo fa più che altro per le sue doti di artista e per le sue caratteristiche umane. Come la scorsa settimana nel suo concerto a Milano, quando ha suonato e cantato per tre ore e quaranta minuti. Decisamente non si è risparmiato, anzi si è speso molto. Non per niente è The Boss

 

 
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Pubblicato da su 14 giugno 2012 in Life, Mondo

 

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Terremoti e altri eventi nell’era di Internet

Negli ultimi giorni, con il terremoto che ha colpito (e continua a colpire) la pianura padana e in particolare l’Emilia, emerge con molta energia anche l’informazione veicolata da Internet, soprattutto attraverso Twitter, i cui utenti danno aggiornamenti attraverso brevi messaggi. Anche l’INGV – il cui Centro Nazionale Terremoti ha un proprio sito web e recentemente ha aperto anche un blog – utilizza questo canale per comunicare, nel più breve tempo possibile, intensità e coordinate degli eventi che si verificano sul territorio.

Nell’enorme flusso di tweet contraddistinti dall’hashtag #terremoto c’è di tutto, da chi condivide informazioni utili nell’emergenza a chi scrive solo per richiamare su di se’ un po’ di attenzione. Nei primi istanti che seguono una scossa di rilievo, la maggior parte degli utenti scrive per verifica (chi si trova nelle vicinanze dell’epicentro non ha dubbi, mentre gli utenti più distanti chiedono conferme a chi li segue) e l’insieme dei primi messaggi alimenta mappe come questa (composta con Trendsmap), in cui le località che risultano maggiormente evidenti sono quelle in cui ricorre il maggior numero di messaggi contraddistinti dallo stesso hashtag (click per visualizzare l’ingrandimento in un’altra pagina web):

Al di là delle rappresentazioni grafiche, l’insieme dei dati utili veicolati da Twitter – al netto dei tweet più trascurabili – costituisce un utilissimo insieme di informazioni, assolutamente da raccogliere e conservare, anche per obiettivi pratici: alcune indicazioni e raccomandazioni che qualcuno ha trasmesso sono vere e proprie procedure da seguire in caso di emergenza.

In un eventualità come questa, con le reti di telecomunicazioni che possono risentire di difficoltà piuttosto serie, mi ha favorevolmente sorpreso constatare che alcune compagnie telefoniche – sempre da Twitter – hanno spiegato agli utenti come rimuovere le password di accesso ai loro router (per consentire l’accesso alle reti wireless a chiunque avesse necessità di comunicazione e fosse in grado di utilizzarle), suggerendo di posizionare gli apparati su davanzali o balconi per ampliarne le potenzialità.

Chi ha uno smartphone con fotocamera e modulo GPS ha anche la possibilità di collaborare con la Protezione Civile:

Da pochi giorni il team geoSDI ha reso disponibile in rete sul sito dedicato al progetto (www.geosdi.org) una applicazione Android geoSDIcollect che consente a chiunque abbia uno smartphone Android dotato di fotocamera e ricevitore GPS, di segnalare un punto di interesse (con il modello della scheda danno della regione) e quindi scattare una foto ed associare posizione e notizie relative (tipo di danno, numero coinvolti, note, etcc). L’applicativo permette di rilevare in pochi secondi un punto, di archiviarlo e di inviarlo (in tempo reale o dopo quando la connessione alla rete è disponibile) al sistema che lo pubblica e lo rende immediatamente visibile in mappa e quindi utile alla community. 

Coinvolgere la popolazione, i tecnici e ciunque abbia qualcosa da segnalare è un modo di porsi in modo proattivo nei confronti della macchina dell’emergenza e le attività che in questi giorni si stanno svolgendo nell’area del sisma hanno tanto bisogno di cooperazione, coordinamento e soprattutto di conoscere la reale situazione in modo sempre più specifico. 

Con questo progetto, l’IMAA (Istituto di metodologie per l’analisi ambientale) del CNR, attraverso il gruppo di ricercatori geoSDI, ha in pratica aperto al pubblico il proprio sistema informativo territoriale per la raccolta di informazioni. L’applicativo per smartphone Android è disponibile per il download dal sito www.geosdi.org/geoSDIcollect.apk 

Piccola riflessione a corollario dell’argomento: queste e altre possibilità si scontrano, ovviamente, con i limiti derivanti dal digital divide, ossia dallo squilibrio tecnologico che interessa il nostro Paese, in cui esistono aree dove le reti di telecomunicazioni (fissa e mobili) non offrono la possibilità di connessioni in banda larga. Come ho detto in altre occasioni, il Digital divide non è solo un fattore infrastrutturale: consiste anche nella diversa capacità di utilizzare le tecnologie disponibili da parte delle persone (c’è un gap molto evidente tra utenti esperti, o comunque “smaliziati”, e persone digiune di tecnologia, per propria volontà o per cause di forza maggiore).

Per questi e altri motivi, quando tra le problematiche che affliggono il nostro Paese si annoverano situazioni critiche e si parla anche di digital divide, nonché della necessità di investimenti per ridurlo (sia sul piano delle infrastrutture che su quello culturale), sarebbe opportuno che tutti – istituzioni in primis – non ne sottovalutassimo l’importanza.

 
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Pubblicato da su 4 giugno 2012 in comunicazione, Internet, Mondo, tecnologia

 

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L’evoluzione della Luna in tre minuti

Come la Terra, anche la Luna è in continua evoluzione. Questo video condensa la sua storia in soli tre minuti:

 
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Pubblicato da su 18 marzo 2012 in curiosità, Mondo, tecnologia

 

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Lucio Dalla, il saluto della Gazzetta

L’originale saluto della Gazzetta dello Sport a Lucio Dalla: i titoli di oggi riprendono parole e titoli di alcune fra le sue canzoni più famose.

 
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Pubblicato da su 2 marzo 2012 in Life, media, Mondo

 

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Cosa (mi) resterà di #Sanremo 2012

Anche se la kermesse più opinabilmente seguita dal pubblico italiano si concluderà domani sera, so già perfettamente quali momenti mi resteranno più impressi  😉

Il primo: Brian May che, con la sua Red Special (leggendaria quanto lui), rende indimenticabile l’esibizione di Kerry Ellis & Irene Fornaciari e una citazione della versione “musical” di We will rock you (si noti la partecipazione del pubblico)

Il secondo: Patti Smith con i Marlene Kuntz in Impressioni di settembre e Because the night

 
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Pubblicato da su 17 febbraio 2012 in Life, Mondo

 

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Pubblicità contestuale cartacea

Una pubblicità “Win a dream holiday” sopra una foto del naufragio della Costa Concordia. Poi ci lamentiamo dei giornali italiani…

 
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Pubblicato da su 18 gennaio 2012 in media, Mondo, news

 

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Buon Natale!

Buon Natale e buone feste a tutti!

 
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Pubblicato da su 25 dicembre 2011 in Life, Mondo

 

I problemi di Roma


A colpirmi più di tutte è l’ultima dichiarazione di Federico Moccia.

 
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Pubblicato da su 13 dicembre 2011 in media, Mondo, news

 

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Facebook promette il massimo rispetto della privacy. Ma a quanti utenti interessa davvero?

 

In un lungo post pubblicato poche ore fa sul blog di Facebook, il fondatore ufficiale Mark Zuckerberg si produce in una lunga teoria di giustificazioni riguardo all’approccio adottato finora in tema di privacy.

Esordendo con la frase “Ho fondato Facebook sull’idea che le persone vogliano condividere e connettersi con altre persone nella loro vita, ma per farlo tutti hanno bisogno di un controllo completo su cosa si condivide e con chi, in ogni momento”, Zuckerberg ripercorre le evoluzioni del social network, dalla prima versione – privata, riservata e facilmente controllabile – a quelle successive, sempre più ricche di strumenti e caratteristiche, che portano gli utenti a poter condividere molte più cose, ma anche a dover prestare più attenzione.

Un percorso che non sempre è stato facile (“Sono il primo ad ammettere che abbiamo fatto un sacco di errori” che “hanno spesso messo in ombra gran parte del buon lavoro che abbiamo fatto”) e che a questo punto rende necessaria la formalizzazione di un impegno sul rispetto della privacy degli utenti, che sarà oggetto di attenzione da parte di un management dedicato con due nuovi Chief Privacy Officer: Erin Egan per le politiche (seguirà gli aspetti legati a regolamentazione, legislazione curando i rapporti con esperti e accademici) e Michael Richter per i prodotti (a lui va il compito di “ampliare, migliorare e formalizzare” il programma di revisione interna privacy, per garantire che i principi di controllo utenti, privacy e trasparenza siano integrati in modo coerente sia nei processi di sviluppo del prodotto che nel prodotto stesso).

In sintesi, Zuckerberg dice: chiediamo scusa per il passato, ora faremo i bravi, rispetteremo la vostra privacy e ci impegneremo al massimo per farlo. E dopo tutta questa tattica prolissità, non priva di esternazioni amichevolmente interessate, dopo questa mano tesa verso gli utenti, uno che risposte ottiene dopo pochi secondi?

 
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Pubblicato da su 30 novembre 2011 in business, Internet, Life, Mondo, News da Internet, social network

 

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Governo completo, adesso si vedrà qualcosa anche sulle strategie digitali. Vero?

Sciolte anche le riserve su vice-ministri e sottosegretari, il governo Monti proseguirà il suo cammino al completo. Interessante la sottolineatura dell’amico Ferd sull’assenza di un ministro, vice ministro o sottosegretario con delega “a Internet” e su un possibile e plausibile fraintendimento:

Non tragga in inganno l’incarico “Informazione e Comunicazione” assegnato a Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del consiglio: consulente del presidente del Consiglio per il 150º anniversario dell’unità d’Italia, nel suo curriculum vitae spiccano incarichi quali consigliere della Corte dei Conti, giornalista, capo dell’ufficio stampa di Palazzo Chigi con il Governo Ciampi (1993). Nel 1999 è stato nominato, sempre da Ciampi ma in veste di Presidente della Repubblica, “Consigliere per la Stampa e l’Informazione” del Presidente e si è dedicato al rilancio dell’identità nazionale, delle ritualità civili della Repubblica, della conservazione della memoria storica. L’incarico attuale potrebbe consistere in una prosecuzione di tale attività.

Chiarito che Paolo Peluffo non si occuperà di strategie digitali, se non dandone informazione sul fronte istituzionale, rimarrà la delusione di tutti coloro che auspicavano l’introduzione di un Ministro ad Internet. Ciò non deve significare che questo esecutivo eluderà la necessità di dare al Paese una strategia digitale: è semplicemente inverosimile pensare che questo governo non farà nulla per seguire l’agenda digitale europea, ignorando le indicazioni e i rimproveri di Neelie Kroes, commissario europeo per l’agenda digitale.

Se in Europa c’è un commissario europeo dedicato a questi argomenti, il governo non può che farli propri. Anche perché – come ricorda la stessa Kroes – non ci si può permettere di ignorare i benefici dello sviluppo della Rete e della banda larga: ”Aumentare la penetrazione del 10% puo’ corrispondere ad un aumento della crescita tra lo 0,9% e l’ 1,5%”.

L’Italia deve progredire su questo fronte per il proprio bene economico, altrimenti si darà ragione alle convinzioni di coloro che vedono la Rete come un passatempo e poco più. Non dimentichiamoci che, nel mondo, tra i Paesi che al 2010 avevano già (o stavano sviluppando) programmi e strategie sul digitale, l’Italia non figurava proprio (fonte).

 
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Pubblicato da su 29 novembre 2011 in Internet, istituzioni, Mondo, news, News da Internet, tecnologia, TLC

 

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Fantapazienza

Per celebrare il 60° anniversario della prima pubblicazione di Stanislaw Lem, oggi Google ha pensato ad un doodle per appassionati di fantascienza, utenti sfaccendati o anche solo molto pazienti, ispirato alle illustrazioni di Cyberiade di Daniel Mroz.

A coloro che si stessero legittimamente interrogando su Stanislaw Lem segnalo che potrebbero aver sentito parlare della sua opera più famosa, Solaris, forse per via delle sue ancor più celebri versioni cinematografiche, la prima di Tarkovskij (1972) e la seconda di Soderbergh (del 2002, con George Clooney).

 
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Pubblicato da su 23 novembre 2011 in Internet, Mondo, news

 

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E ora c’è anche Google Music…

Mancava davvero una piattaforma targata Google nel mondo della distribuzione digitale di contenuti musicali, ma ora la lacuna è stata colmata: direttamente da Mountain View è arrivato Google Music, che parte dagli USA con l’obiettivo di raggiungere tutto il mondo. E conquistarsi uno share in quel mercato cloud che oggi vede protagonisti Amazon e iTunes.

 
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Pubblicato da su 18 novembre 2011 in Internet, media, Mondo, news

 

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Oggi, 11/11/11

11 11 11

Data epocale, quella di oggi, a cui molti attribuiscono significatività particolari:

  • http://www.defaultitalia.it la identifica come data ufficiale del fallimento del nostro Paese
  • alcuni prevedono si verifichi una sorta di ascensione cosmica
  • altri vedono questa in questa data sia il codice del risveglio che l’inizio della fine dei tempi (che avverrà però il 21/12/2012)
  • a Modena è il giorno ideale individuato da alcuni musicisti per eseguire lo Studio n.11 di Liszt, la Sonata Op.111 e la Sonata a Kreutzer Op.47 (4+7=11) di Beethoven. Inizieranno a suonare alle 18.20 (1+8+2+0=11) alle 11.11 di sera
  • Laura Pausini lancerà un nuovo disco
  • George Michael canterà in concerto al Forum di Assago
  • Piero Chiambretti debutterà con la trasmissione Chiambretti Muzik Show
  • Il CICAP apre il convegno I conti non tornano, dove si parla dei numeri tra scienza e mistero, quei numeri che “si trovano da sempre al centro di credenze irrazionali, come l’idea che esistano dei numeri che portano fortuna o sfortuna o che sia possibile “calcolare” e prevedere l’uscita dei numeri al lotto”
Appunto 😉
E niente conversione binaria, visto che la sequenza corretta della data di oggi è 11112011
 
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Pubblicato da su 11 novembre 2011 in curiosità, Mondo

 

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