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Titoli tragicomici

Titoli che – per esigenza di sintesi – dicono tutt’altro rispetto alla notizia che annunciano. Qui, per esempio, sembra quasi che il Governo voglia porre fine alle nozze tra sconosciuti, oltre che alle feste in genere.

Che sia una minaccia per alcuni Reality-TV? Se così fosse, “Matrimonio a prima vista” sarebbe in grave pericolo (ma anche “Il Castello delle Cerimonie” non dormirebbe sonni tranquilli)…

 
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Pubblicato da su 14 ottobre 2020 in news

 

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Fake news, anziché fare progressi si fanno passi da Gambaro

ddlgambaro

Per contrastare il fenomeno delle fake news, in Senato oggi è stato presentato un Disegno di Legge nato dall’iniziativa dei senatori Gambaro, Mazzoni, Divina e Giro e già noto come DDL Gambaro. Il testo di questa bozza è talmente improponibile da sembrare un riassunto di tutti i tentativi censori di regolamentazione visti in passato in materia di informazione diffusa attraverso il web, che l’aspirante legislatore vede probabilmente come contesto esclusivo di divulgazione delle notizie false, che invece si propagano efficacemente – ad esempio – anche a mezzo stampa cartacea, radiofonica e televisiva.

Il DDL, nel proporre modifiche al Codice Penale (!) e alla Legge 103/75 (sì, quella sulla riforma della Rai), si focalizza su “piattaforme informatiche destinate alla pubblicazione di diffusione di informazione”, categoria in cui rientrano a pieno titolo blog e forum che, seppur non soggetti alle normative sulla stampa, prima dell’apertura – secondo questo testo – dovrebbero essere notificati alla Sezione per la Stampa del Tribunale ed essere conseguentemente assoggettabili all’obbligo di rettifica, da ottemperare “non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta”, pena una sanzione amministrativa da 500 a 2mila euro.

Ma tranquilli, si prevede anche la reclusione di almeno due anni e l’ammenda fino a 10mila euro per chiunque si renda responsabile “di campagne d’odio contro individui o di campagne volte a minare il processo democratico, anche a fini politici” (e chi stabilirebbe che una campagna di informazione è volta a minare il processo democratico? E con quali criteri?). Un provvedimento unicamente repressivo che, se preso in considerazione, troncherebbe sul nascere la libertà di espressione e confronto di chiunque – attendibile o meno – avesse intenzione di scrivere o commentare un fatto e una notizia. Un bavaglio collettivo, insomma, benché la senatrice Gambaro affermi il contrario.

Nella relazione si legge, tra l’altro:

(…) La Commissione Europea ha recentemente proposto regole più stringenti per quanto riguarda i livelli di privacy sulla comunicazione online.

Bisogna avviare un percorso simile anche in Italia attingendo agli strumenti che già ci sono: le leggi contro le informazioni false, illegali e lesive della dignità personale e ripensarle per il web (…)

Per bilanciare la situazione che si verrebbe a creare, se davvero fosse utile una legge che prevede una punizione per chi trasmette notizie false, sarebbe altrettanto utile una legge per punire l’ignoranza e la superficialità di chi si beve ogni cosa che legge, condividendola a sua volta.

Dai, diteci che avete scherzato.

 

 

 

 
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Pubblicato da su 15 febbraio 2017 in news

 

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Chi legge news trasmette informazioni

Trackography

Chi controlla gli utenti che consultano notizie tramite Internet?

Che viaggio fanno le loro informazioni durante la navigazione?

E’ possibile scoprirlo con Trackography, che svela come ogni consultazione di un sito di news (agenzie di stampa, testate giornalistiche e non solo) comporti la raccolta di informazioni dal dispositivo da cui si naviga. Informazioni che fanno letteralmente il giro del mondo per essere trasmesse ad altre organizzazioni, spesso aziende private, che le rielaborano a scopo di marketing e profilazione degli utenti.

Basta selezionare il Paese da cui si naviga e i siti di informazione consultati abitualmente per avere una panoramica di chi traccia (Paesi, organizzazioni, eccetera). E non mancano suggerimenti per adottare misure preventive.

 
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Pubblicato da su 24 febbraio 2015 in news, security

 

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Edicola Italiana, per molti ma non per tutti

edicolaitaliana

Definita chiosco della stampa digitale (ma anche chiosco digitale della stampa non sarebbe male), Edicola Italiana apre i battenti e si presenta come un servizio online dove è possibile acquistare quotidiani e riviste (e anche con abbonamento) attraverso smartphone, tablet e PC. Un’edicola digitale nata dalla collaborazione di vari editori – riuniti sotto il cappello del Consorzio Edicola Italiana – con l’azienda Premium Store.

Le testate disponibili (tra quotidiani e periodici) sono oltre 60. L’utente può provare il servizio per una settimana, leggendo il proprio quotidiano gratuitamente, e accedendo a mensili e settimanali attraverso abbonamenti All you can eat.

Non ho la possibilità di fare un test completo, ma – stando a quanto descritto – trovo molto interessante poter disporre dell’edizione digitale integrale di un giornale. Dalla lettura delle Faq, tuttavia, mi pare di capire che – nel Paese che vanta più smartphone che cittadini – la fruibilità sia un po’ limitata:

Su quali dispositivi è possibile leggere i contenuti di Edicola Italiana? 

I contenuti sono disponibili tramite pc, tablet Android e IPad.

 

 
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Pubblicato da su 21 gennaio 2015 in news

 

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Strumentalizzare per esistere

CharlieHebdo

Naturalmente, anche a livello internazionale, molte testate giornalistiche parlano del sanguinario attacco alla sede di Charlie Hebdo mostrando su prime pagine e homepage le immagini dell’uccisione dell’agente di polizia. Immagini di impatto sul lettore, utilizzate per fare leva sulla sua emotività e catturarne l’attenzione in modo più efficace.

Peccato, perché le alternative erano e sono moltissime. Anziché cedere alla strumentalizzazione mascherata da diritto di cronaca, ad esempio, sarebbe stato sufficiente attingere alle copertine della rivista e dare a molti lettori – soprattutto a coloro che da ieri ne leggono e parlano senza nemmeno capire cosa sia realmente accaduto – l’occasione di iniziare a conoscere e capire meglio l’entità della vicenda. Dico “iniziare a capire”, perché al momento la verità su cosa abbia spinto quelle persone a causare una simile tragedia è intuibile, ma non è affatto stabilita.

Naturalmente quella del sensazionalismo è solo la forma più immediata di strumentalizzazione di questa vicenda, a cui si agganciano e agganceranno altre categorie, con argomentazioni più subdole e altri fini.

 
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Pubblicato da su 8 gennaio 2015 in media

 

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Il giovane Snowden (una tweet-fiction)

Come segnala Massimo Mantellini, varie testate rilanciano una velina diffusa dall’ANSA che parla di un tweet scritto da Edward Snowden in cui si chiede al popolo dell’Ecuador di sollecitare il ministro degli esteri Patino ad accettare la sua richiesta di asilo.

Il tweet a cui fa riferimento la presunta notizia è questo:

SnowdenTweetMaybeHoax

Mante sottolinea il “meccanismo perverso per cui una notizia del tutto improbabile firmata Ansa possa rimbalzare su tutti i più autorevoli giornali italiani senza che nessuno si faccia la benché minima domanda”.

Uno, per esempio, potrebbe chiedersi “Ma è il vero Snowden o è una sòla?”

Il fatto che in questo profilo esistano quasi 1900 tweet e molti risalgano anche al 2011 induce a credere ad un account consolidato. Tuttavia, dando un’occhiata in rete e facendo due costruttive chiacchiere con Lobotomia, ho scoperto che – secondo Google – il primo tweet indicizzato risale a marzo 2013. Inoltre, in svariati post – anche datati – questo presunto Snowden risponde ad altri tweet che ha ricevuto. Però quei tweet non erano indirizzati a lui, bensì a Hatefiend. Qui riporto un esempio:

HatefiendSnowden

Considerando la non remota possibilità di una manipolazione di tweet e di nickname, ritengo questi presupposti sufficienti a rendere quantomeno dubbia l’attendibilità dell’accuont del presunto Snowden.

 
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Pubblicato da su 27 giugno 2013 in Blogroll

 

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Textus est mutabilis

L’infelice titolo di una notizia pubblicata sulle pagine di Prato dell’edizione cartacea odierna de La Nazione (foto tratta dalla pagina Facebook La Giornata Tipo):

Titolo della stessa notizia, rivisto e corretto sull’edizione web della medesima testata

Ergo: nell’era del Web, il detto verba volant, scripta manent sarebbe da aggiornare…

 
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Pubblicato da su 30 luglio 2012 in brutte figure, news, News da Internet

 

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Spuntini di riflessione

Il mandato di Corrado Calabrò, presidente AGCOM, giunge a conclusione senza aver dato alla luce la discussa delibera sul diritto d’autore online. Se c’è qualcuno da ringraziare, però, non è il presidente uscente, ma la campagna promossa dal bravo Luca Nicotra.

A proposito del mandato scaduto di Calabrò, dalla Rete è nata un’altra campagna che propone Stefano Quintarelli come suo successore. Se questa iniziativa dovesse andare in porto si tratterebbe, dopo decenni di nomine politiche, della prima nomina tecnica per i vertici dell’Authority delle Comunicazioni e potrebbe rappresentare l’inizio di una ventata di novità.

L’8 maggio in Olanda è stata approvata una norma che accoglie il principio della neutralità della rete. E’ il primo Paese europeo a riconoscerla per legge. Ci sarà un seguito?

La Corte di Cassazione ha assolto Carlo Ruta stabilendo che il suo blog, chiuso dalla magistratura nel 2006 perché equiparato ad una testata giornalistica, in realtà è un sito web in cui il titolare esprimeva liberamente il proprio pensiero. Meno male.

 
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Pubblicato da su 14 Maggio 2012 in news

 

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La Stampa che cambia

Giunto alla veneranda età di 145 anni, il quotidiano La Stampa annuncia la creazione di tre nuovi ruoli:

  • il Digital Editor (Marco Bardazzi), che coordinerà tutta l’attività digitale della redazione
  • il Web Editor (Dario Corradino) cui farà capo il sito lastampa.it
  • il Social Media Editor (Anna Masera), punto di riferimento sui social media (Facebook, Twitter, eccetera) per la divulgazione dei contenuti della testata e lo scambio con la comunità dei lettori

La novità di spicco è forse proprio quest’ultima funzione, che rappresenta un passo importante nell’evoluzione del giornale. In bocca al lupo ai nuovi Editor.

 
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Pubblicato da su 7 febbraio 2012 in Internet, news, News da Internet

 

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Pubblicità contestuale cartacea

Una pubblicità “Win a dream holiday” sopra una foto del naufragio della Costa Concordia. Poi ci lamentiamo dei giornali italiani…

 
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Pubblicato da su 18 gennaio 2012 in media, Mondo, news

 

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E se ci scappa è anche peggio

 
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Pubblicato da su 21 settembre 2011 in news, News da Internet

 

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