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Archivi categoria: social network

Facebook pensa ad un social-phone?

Mentre Mark Zuckerberg è in viaggio di nozze (ma sulla sua pagina non ha ancora condiviso nemmeno una foto, come sottolinea @Mante su Twitter) in rete corre voce che Facebook stia lavorando al progetto di un proprio smartphone. Agli occhi degli utenti, non sembrerebbe che il più grande social network del mondo ne senta la necessità: il numero di iscritti si avvicina al miliardo di utenti, e già oltre la metà si connettono tramite dispositivi mobili.

Dopo il recente (e finora deludente) ingresso in borsa, è obbligata a cercare nuove possibilità di business. Per questo motivo, avere un Face-phone  – più che per conquistare nuovi utenti – potrebbe rivelarsi funzionale a conquistare una fetta del mercato della telefonia mobile, su cui si sta spostando un numero sempre maggiore di utenti. D’altro canto anche Google ha sempre avuto questo obiettivo, ben testimoniato dal fatto che prima si è buttata nel campo dei sistemi operativi con Android e poi ha rilevato Motorola Mobility.

Facebook non ha un know-how specifico nel campo dei dispositivi mobili e potrebbe muoversi nello stesso modo, mettendo a segno l’acquisizione di un produttore, oppure aprire un centro di sviluppo, arruolando tecnici esperti nel settore (cosa che pare stia già facendo, con ingegneri provenienti da Apple). Per entrare in questo mercato, però, dovrebbe poter offrire una gamma di smartphone in grado di accogliere tutte le applicazioni maggiormente utilizzate dagli utenti, ma al tempo stesso dovrà essere per tutte le tasche, dato che  il mondo di Facebook è molto eterogeneo. Credo che nel breve o medio termine sentiremo novità interessanti su questo argomento.

 
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Pubblicato da su 28 Maggio 2012 in business, cellulari & smartphone, Internet, social network

 

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Facebook sperimenta una nuova timeline

Facebook fa esperimenti anche sulle nuove interfacce e pare che fra questi ci sia una nuova versione della contestatissima timeline (il diario).

La novità immortalata qui sopra riguarda un test che è in corso su alcuni profili selezionati dal social network: ha un aspetto leggermente diverso, forse touch-oriented (ossia pensato per un utilizzo agevole anche su smartphone e tablet con display touchscreen), con le informazioni dell’utente sovrapposte all’immagine di copertina che sovrasta una barra di icone con contatori che sostituiscono le immagini utilizzate oggi per le sezioni amici, foto, mappa e per i mi piace (che però in inglese viene indicata come Favorites, le preferenze), con l’aggiunta di un summary che – se cliccato – mostra i più importanti aggiornamenti relativi all’utente.

 
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Pubblicato da su 26 Maggio 2012 in news, News da Internet, social network

 

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Faceskin o Memoring?

Nella homepage di Faceskin, il social research network varato da Claudio Cecchetto, è comparso il fumetto di un pensierino che chiede “Faceskin o Memoring?”. Sembrerebbe infatti che il nome della creatura sia attualmente in discussione, dopo che qualcuno (insieme al sottoscritto) si è espresso sulla mancanza di originalità del nome e della grafica scelti. Da queste perplessità, all’interno della community è nato un vero e proprio sondaggio.

Io voto per la seconda opzione abbinata ad una revisione della grafica.

 
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Pubblicato da su 1 Maggio 2012 in Internet, social network

 

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Donatori di organi su Facebook

Da oggi Facebook ha attivato una nuova opzione, valida solo per Stati Uniti e Regno Unito, che permette agli utenti di dichiararsi donatori di organi nel proprio profilo, per sensibilizzare gli iscritti sull’argomento della donazione di organi e creare un canale informativo aggiuntivo. Secondo quanto risulta da una ricerca effettuata dal New York Times, l’utilizzo di questa opzione potrebbe veicolare notevolmente un messaggio di sensibilizzazione sul tema.

 
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Pubblicato da su 1 Maggio 2012 in social network

 

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Pinview, e il social network si Pinterestizza

Il mondo dei social network è in fermento: mentre si registra la promettente crescita di Pinterest (dedicato alla condivisione di fotografie e immagini), Google+ si è presentato con un nuovolook che – oltre ad essere maggiormente orientato all’immagine – strizza l’occhio anche a Facebook, che dal canto suo non starà certo a guardare dopo il recente acquisto di Instagram. In attesa di vedere gli effetti di questa operazione nell’ambito del social network più popolato del mondo ci si può divertire con Pinview…[Continua a leggere su The New Blog Times]

 
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Pubblicato da su 24 aprile 2012 in business, social network

 

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Il nuovo look di Google+

Al lancio di Google+ (o Google Plus) dissi:

Non ho alcun pregiudizio su Google+, ma a mio avviso oggi non c’è alcuna necessità di avere un altro Facebook (…) se Google+ non rappresenterà davvero qualcosa di nuovo, dubito che gli utenti sentiranno la necessità di gestire due account su due diversi social network, e dubito che chi si è insediato precedentemente su Facebook voglia migrare per fare le medesime cose su uno strumento simile.

La mia opinione non è cambiata, ma l’annuncio odierno dell’introduzione di novità e migliorie – che tendono a personalizzare la user experience – fa supporre che la direzione presa ora possa essere quella giusta, anche se le novità ammiccano non poco a Facebook, Twitter e anche a Pinterest, vista l’accresciuta attenzione verso le immagini: su tutte spiccano il dynamic ribbon (una barra laterale posta a sinistra), le applicazioni che possono essere posizionate o eliminate a piacimento, l’accresciuto spazio concesso a foto e video nelle pagine del profilo utente e nello stream, e un box dedicato ai trending topic. A proposito del profilo utente: la testata è in pratica un upgrade di quella del diario-timeline di Facebook, con la foto dell’utente – di maggiori dimensioni – posizionata a destra anziché a sinistra.

 
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Pubblicato da su 11 aprile 2012 in Internet, news, social network

 

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Facebook acquista Instagram

L’annuncio fa notizia fin da subito: Facebook acquista Instagram. Anche se Massimo Mantellini ha tutti i motivi per dire “Speriamo non faccia la fine di Friendfeed. (Sì, sì, ok, lo so: farà la fine di Friendfeed)”, io azzardo la previsione – forse ottimistica – che questa operazione non cambierà il percorso di Instagram, perché la vedo più funzionale a Facebook.

Un miliardo di dollari l’ammontare messo sul piatto per questa acquisizione, una cifra enorme. Ma è necessario considerare innanzitutto che in questo modo Facebook mette le mani su 30 milioni di utenti iPhone (quelli che già utilizzano Instagram, non un competitor di FB, ma una costola complementare), a cui si andranno presto a sommare gli utenti del mondo Android, nel cui marketplace Instagram è entrata da pochi giorni.

In secondo luogo, ma si tratta di un aspetto che è all’orizzonte e potrebbe essere “il padre di tutti gli obiettivi”, non dimentichiamo che il social network più affollato del mondo è pronto a quotarsi in borsa – probabilmente in maggio – e si parla di una IPO record (a inizio mese il valore della società di Mark Zuckerberg era stimato in 103 miliardi di dollari).

Operazioni di valore considerevole, come questa acquisizione da un miliardo di dollari, sembrano studiate appositamente per supportare le stime di crescita.

 
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Pubblicato da su 9 aprile 2012 in business, media, social network

 

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Faceskin, la visione social di Claudio Cecchetto

Claudio Cecchetto non sta mai fermo e in questi giorni ha lanciato pubblicamente il suo social network Faceskin, concretizzando un’idea che si basa sulla possibilità di conservare, nel profilo personale dell’utente, i percorsi di ricerca e i siti relativi a particolari tematiche, condivisibili con altri utenti.

La possibilità di conservare e condividere una weblist è interessante e quindi, a mio avviso, l’idea di partenza è buona, ma mi piacerebbe che fosse un punto di partenza per altri sviluppi. Ho un’opinione opposta sulla scelta del nome e della veste grafica: è molto spinto ed evidente il richiamo a Facebook (nome che ammicca e logo pressoché identico, anche nei colori), genera una somiglianza che io eliminerei al più presto, perché credo che il più affollato social network del mondo non abbia bisogno di imitatori, ne’ emulatori che lo pubblicizzino di rimbalzo. Volendo mantenere un legame che faccia traino in modo più efficace, piuttosto, renderei possibile l’iscrizione attraverso il collegamento ad un profilo-utente già esistente in altri servizi.

 
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Pubblicato da su 29 marzo 2012 in Internet, social network

 

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Ebbrezza primaverile

Oggi mi trovavo dentro Facebook e, istigato dal sodale cugino Luca che aveva scoperto un “quantomeno bizzarro” conteggio degli amici in comune con il sottoscritto, ho dato un’occhiata al suo diario (l’odiata e a tutt’oggi irreversibile timeline). Tra gli amici di Luca ho trovato anche me stesso. Niente di insolito, chiaramente, tranne due cose: il numero di amici in comune e l’invito sottostante.

Lasciando perdere la stupefacente rivelazione di quanti amici ho in comune con me stesso (!), ho selezionato Aggiungi agli amici per vedere fino a che punto l’ebbrezza primaverile avesse afflitto Facebook. Al fatidico click, ecco il fulmineo ritorno di lucidità:

In realtà si tratta solo di uno dei tanti bug del diario-timeline (alcun noti, altri no). Nella cara, vecchia bacheca (che gli utenti ancora privi di diario avranno la fortuna di mantenere fino al 30 marzo), tutto questo non accade: il pulsante “Aggiungi agli amici” compare solo sugli utenti con cui non si ha alcun collegamento, gli amici vengono contrassegnati come tali e l’utente che ritrova il proprio nome nel novero degli amici dell’amico non ha alcun pulsante per auto-aggiungersi.

In conclusione, non si può che confermare quanto già scritto su Quora dal buon Evan Priestley, che dentro Facebook ha lavorato da ingegnere:

Facebook è il più bacato tra i software che utilizzo regolarmente, con un ampio margine [sugli altri software, ndD]. Producono un software che ha tutti questi problemi e hanno anche un successo enorme. E’ per questo motivo che dico che non hanno bisogno di produrre software di qualità superiore.

In altre parole (considerazione priva di deontologia professionale): è un software pieno di bug, ma… visto il successo mondiale che riscuote, chi glielo fa fare, di migliorare la qualità del software?

 
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Pubblicato da su 21 marzo 2012 in curiosità, Internet, social network

 

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Facebook, licenza di leggere gli SMS (?)

Sul fronte della privacy si è aperta una nuova problematica per quanto riguarda gli utenti di Facebook: secondo quanto riportato dal Sunday Times, lo staff del social network avrebbe recentemente attivato un sistema per leggere gli SMS inviati o ricevuti attraverso gli smartphone Android degli utenti che utilizzano Facebook in mobilità. L’azienda che fa capo a Mark Zuckerberg nega e spiega:

“Non avviene alcuna lettura degli SMS. Sull’Android App Store l’applicazione Facebook comprende la richiesta di autorizzazione a leggere e scrivere SMS”, spiegano dal social network.

“La ragione – continua Facebook – consiste nell’aver svolto alcuni test (non con il pubblico) di prodotti che richiedono la funzionalità SMS degli smartphone per parlare con l’applicazione Facebook. A questo si riferisce la richiesta di accesso a tale funzione sia in lettura che scrittura, ossia la linea di comunicazione richiesta per integrare le due cose”.

“Molte comunicazioni impiegano queste richieste di permesso. Occorre pensare che esse possono agire come sostituti dei servizi di SMS incorporati negli smartphone. Ciò non è necessariamente l’oggetto del nostro lavoro attuale. Gli SMS possono essere impiegati per pagare tramite il proprio operatore cellulare (laddove l’utente acconsenta a pagare, in pratica, sulla propria bolletta) per esempio per l’acquisto di un’applicazione. Il Sunday Times ha invece concluso che si trattasse proprio di una caratteristica ben precisa”.

“In ogni caso – conclude Facebook – nessuna di queste funzioni è disponbile per il pubblico (dunque il Sunday Times sbaglia del tutto nell’affermare che Facebook stia leggendo gli SMS della gente. Sbaglia nei termini e sbaglia nell’effetto suggestivo che crea). Tuttavia, Facebook sta implementando questa funzionalità tramite i permessi delle App di Android in quanto le App hanno tecnicamente la possibilità di integrarsi con il sistema di gestione SMS degli smartphone, anche se, per ora, si tratta di sole prove”.

Tutto a posto? Forse…

[via The New Blog Times]

 
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Pubblicato da su 27 febbraio 2012 in cellulari & smartphone, security, social network

 

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Titoli contro

Ho i miei dubbi che Facebook causi un terzo dei divorzi, come annuncia l’ANSA commentando i risultati di una ricerca di Divorce-Online. Ritengo molto più verosimile che il social network abbia portato a scoprire più agevolmente comportamenti o azioni che hanno portato a richieste di divorzio.

In effetti, come si legge nel comunicato stampa del sito inglese – anch’esso dotato di un titolo più sensazionalistico che realistico – il 33% delle richieste di divorzio contengono la parola “Facebook”, perché ha portato a svelare l’esistenza di un rapporto extraconiugale, o con il quale qualcuno ha pubblicato commenti negativi sul proprio partner.

D’altro canto, se una ragazza legge la corrispondenza che il proprio fidanzato o marito scambia con l’amante – e quindi scopre una relazione clandestina – la causa del divorzio è l’infedeltà del partner o la posta?

 
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Pubblicato da su 3 gennaio 2012 in news, News da Internet, social network

 

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Obama vieta Facebook alle figlie (e allora? Fa bene)

La notizia del divieto di iscrizione a Facebook  deciso da Barack Obama per le proprie due figlie mi sembra un argomento abbondantemente sopravvalutato dai media.

In primo luogo perché la figlia minore – che ha dieci anni – non potrebbe nemmeno iscriversi, dato che Facebook, nel rispetto della legge federale, impone il requisito dell’età minima di tredici anni compiuti. Certo, questo limite può essere aggirato semplicemente dichiarando il falso (e da una ricerca al riguardo è emerso che più della metà dei minori di tredici anni che si sono iscritti lo hanno fatto con la collaborazione dei genitori), ma dalla famiglia del Presidente degli Stati Uniti è lecito attendersi un comportamento esemplare, ossia di esempio.

In secondo luogo, credo che dalla famiglia del Presidente degli Stati Uniti sia semplicemente ovvio attendersi una certa cautela in materia di condivisione di informazioni personali. Non penso al rapporto tra utilizzo di Facebook e rendimento scolastico (da un recente studio di Reynold Junco emerge infatti che utilizzano il social network per condividere informazioni e relazionarsi con altre persone ottengono risultati migliori di coloro che si limitano ad aggiornare il proprio status), ma alle verosimili implicazioni in materia di sicurezza: evitare la pubblicazione di commenti e foto che riguardano vita privata, spostamenti, incontri e altri avvenimenti (che potrebbero avere risvolti non immediatamente percepibili) è semplicemente saggio, dal momento che ci sono dei rischi anche laddove i genitori esercitano un controllo.

In realtà la notizia sembra avere un altro obiettivo. Perché renderla “notizia”, ossia perché Barack Obama ha voluto rendere pubblico il fatto di aver impedito alle proprie figlie di iscriversi a Facebook? Io credo abbia voluto trasmettere un messaggio, diretto ai genitori americani e non, una sorta di esortazione all’educazione alla responsabilità e alla consapevolezza. C’è anche la possibilità che abbia voluto trasmettere un’immagine di rigore da buon padre di famiglia, che può solo giovare In questa notizia non serve spingersi a leggere una doppia morale: è vero che Obama, sia durante che dopo la sua campagna elettorale, ha sempre fatto largo uso di Internet e dei social network come strumento di comunicazione per raggiungere anche la popolazione più attenta alle nuove tecnologie, ma questo non significa l’inesistenza di limiti ragionevoli entro i quali muoversi.

 
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Pubblicato da su 19 dicembre 2011 in Internet, news, privacy, social network

 

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Caro Diario di Facebook…

Rivoluzione natalizia, su Facebook: annunciata oggi e presentata come Il tuo nuovo diario, sta arrivando per tutti gli utenti la Timeline, la nuova pagina che riorganizza i contenuti condivisi dagli utenti seguendo l’ordine cronologico.

Considerando inoltre che nel team di Facebook stanno migrando gli sviluppatori di Gowalla, presto potrebbero maturare i tempi per tentare nuovamente un nuovo attacco ai servizi geolocalizzati, per contrastare la leadership detenuta da Foursquare.

 
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Pubblicato da su 15 dicembre 2011 in social network

 

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Faccia da Google

Nella competizione tra Facebook e Google+ c’è sempre da aspettarsi qualche novità, anche se il primo – nato sette anni fa, al momento giusto – è difficilmente raggiungibile nel campo dei social network generalisti (ossia non orientati ad una particolare fascia di mercato). Il secondo, comunque, ha un enorme margine di crescita e studia ogni occasione per conquistare utenti. L’ultima novità si chiama Find my face (trova la mia faccia) e permette ad un utente di trovare, nelle cerchie del social network, le foto che lo ritraggono. Guardando più in là del proprio naso (e avendo già superato quello di Facebook, che aveva introdotto la stessa funzione inaspettatamente senza pensare alla privacy degli utenti), Google ha pensato bene di mantenere questa opzione disabilitata per default.

 
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Pubblicato da su 12 dicembre 2011 in Internet, news, News da Internet, privacy, social network

 

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Facebook arruola i cervelli di Gowalla

Gowalla chiuderà i battenti a fine gennaio 2012. Mark Zuckerberg ha pensato di prosciugarla: non la acquisisce, ma ha convinto i fondatori del servizio di geosocial networking ad unirsi al team di sviluppo di Facebook. L’obiettivo potrebbe essere quello di dare nuova linfa al fallimentare servizio Places, oppure per integrare la nuova Timeline.

Agli utenti di Gowalla, il CEO Josh Williams ha promesso di fornire presto uno strumento che consentirà loro di esportare tutti i dati relativi ai propri account. Probabilmente sarà possibile importarli in Facebook altrettanto agilmente, se serviranno ancora a qualcosa…

 
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Pubblicato da su 6 dicembre 2011 in Internet, News da Internet, social network

 

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