Fruttivendoli, fate attenzione! Uno non può farsi un logo con una mela che subito Apple glielo contesta. Stavolta è toccato al Fremskrittspartiet, partito progressista norvegese, che nel novembre 2018 ha chiesto di registrare un nuovo logo, composto da una mela rossa in cui compare il monogramma bianco del partito. L’azienda americana ritiene che le similitudini con la sua mela morsicata siano troppe e per questo a fine febbraio, ha inoltrato a sua volta una formale contestazione con l’obiettivo di vietare al partito l’uso del logo, che è effettivamente una mela e si presenta con una foglia girata sulla destra.
Entro la fine di questo mese si conoscerà l’esito di questa iniziativa, opinabile vista la differenza di settore dei due “titolari”. Decisamente più contestabile, sebbene anche in questo caso non ricorresse un pericolo di concorrenza sleale per utilizzo ingannevole del logo, poteva essere l’idea dell’azienda napoletana con marchio “Steve Jobs” (nome che sovrasta una sorta di torsolo di mela morsicata a forma di “J” su cui fa capolino un’ellisse molto simile ad una foglia). Il tribunale tuttavia ha dato soddisfazione ai fratelli Barbato e rigettato le motivazioni di Apple, nonostante il richiamo al logo sia evidente e voluto il richiamo al logo dell’azienda americana.
Anche in passato Apple si è resa protagonista di azioni legali simili. Con tutta la fatica che ha fatto a trovare l’immagine “giusta” dopo il primissimo logo, più aulico che d’impatto, continua a difenderla con le unghie e con i denti…