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Skullbreaker Challenge? No, grazie!

Una nuova “sfida” per ragazzi si propaga attraverso i social network, ma è di quelle da evitare: si chiama Skullbreaker Challenge (nata in sudamerica come rompecráneos
e anche tradotta in italiano come spaccatesta o rompicranio), è stata veicolata da alcuni video su Tik Tok ed è meglio non sottovalutarla o ignorarla, ma saperne di più perché – per dirlo con le parole di una vecchia pubblicità progresso – “se la conosci, la eviti”.

La sfida prevede che due ragazzi, complici tra loro, individuino un terzo ragazzo, che sarà la loro vittima. Lo invitano a giocare e si mettono al suo fianco, con la vittima che rimane in mezzo a loro. Iniziano a saltare, a turno. Quando per chi è in mezzo è il momento di saltare, i due a fianco lo colpiscono alle gambe facendogli uno sgambetto, il poveretto perde l’equilibrio e cade all’indietro.

Bel gioco da menti bacate!!! Il rischio è di farsi male alla schiena, ma innanzitutto di rompersi la testa. Fate attenzione e passate parola ad amici e conoscenti, genitori o figli che siano. E, soprattutto, rifiutate con decisione l’invito a partecipare a questa stupidaggine!

PS: troverete questa notizia nei siti antibufala, che sostanzialmente la certificano come vera. Le uniche bufale riguardano notizie che parlano di alcuni ragazzi che sarebbero morti in seguito a questo “giochetto”, ma sono state smentite. Verissima, invece, è la possibilità di farsi del male, riportando danni anche molto seri.

 
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Pubblicato da su 20 febbraio 2020 in scienza, social network

 

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25 novembre, black-out dell’Agenzia delle Dogane

blackouttrasmissioni

Nella giornata di oggi, 25 novembre, cade una scadenza fiscale: le aziende che, in funzione del proprio proprio volume d’affari, devono provvedere mensilmente alla presentazione degli elenchi riepilogativi INTRASTAT delle cessioni e degli acquisti intracomunitari, sono tenute a farlo entro oggi per via telematica. Un vero peccato che oggi il sito web di riferimento dell’Agenzia delle Dogane risulti irraggiungibile.

La causa – secondo quanto riferisce l’agenzia AGI – è riconducibile a problemi tecnici della Sogei (società di Information and Communication Technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze):

“A causa di problemi tecnici della Sogei al momento non e’ possibile accedere al sito Internet dell’Agenzia ne’ chiamare il call center. Per lo stesso motivo l’attivita’ di assistenza degli uffici locali e’ fortemente limitata. La Sogei ha assicurato all’Agenzia delle Entrate che risolvera’ il problema quanto prima. Sara’ cura dell’Agenzia delle Entrate informare i cittadini della ripresa dei servizi”

Se è vero che un’azienda non deve attendere l’ultimo minuto per attuare un adempimento fiscale, è altrettanto vero che il servizio telematico che lo veicola dovrebbe essere disponibile anche all’ultimo minuto. In ogni caso, vista l’indisponibilità dovuta a problemi tecnici, la scadenza è stata rinviata a domani. Con l’auspicio che il sistema funzioni.

PS: i problemi sembrano essere estesi e interessare anche le piattaforme legali di gioco online.

 
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Pubblicato da su 25 novembre 2013 in news, PA

 

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Più slot ci sono, più si gioca (e più si perde)

slot-machine

Wired ha pubblicato oggi un’inchiesta sul mondo delle slot machine in Italia, curata da Raffaele Mastrolonardo e Alessio Cimarelli. Leggerla è interessante per capirne i numeri, ma anche per due aspetti correlati che non tutti considerano.

Il primo riguarda la salute:

L’incrocio tra la concentrazione territoriale degli esercizi e le statistiche sanitarie mostra che la diffusione delle macchinette va a braccetto con il rischio di patologie legate all’ azzardo e di dipendenze, in particolare tra i giovani. In questo caso il veicolo non sono più i mini-casinò ma le sale giochi, spazi nati per i videogame ma che spesso ospitano anche slot machine. Questa correlazione è confermata dall’incrocio tra i nostri dati e quelli di European School Project on Alcohol and Other Drugs, la più accurata indagine sulle dipendenze giovanili. Su questo fronte il caso della Calabria è emblematico. La regione detiene il record per questi locali (quasi 30 ogni 100mila persone) e registra la più alta incidenza di giovani giocatori problematici o a rischio(4,7%). Al polo opposto la Liguria: 6,8 sale giochi con slot machine ogni 100mila persone e solo 2,5% di giovani in difficoltà. “ La correlazione è significativa”, osserva Sabrina Molinaro del Cnr di Pisa, che ha avuto accesso alle nostre analisi. “ A colpire è la dimensione del fenomeno nel Mezzogiorno”.

Il secondo riguarda l’erario:

Dice la Corte dei Conti che l’erario, nel 2012, ha incassato più di 4,5 miliardi di euro dalle slot machine.

Conseguenza:

Soprattutto in tempo di crisi pare difficile che lo stato rinunci a ricavi di queste dimensioni anche se l’impatto degli apparecchi sulla salute dei giovani, dicono i nostri dati, è quantomeno sospetto e meriterebbe di essere approfondito.

 
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Pubblicato da su 2 luglio 2013 in News da Internet

 

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