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Google News, l’approssimazione è strategica

Sfogliare Google News, scegliere la sezione Scienza e tecnologia e imbattersi in due “articoli” dal contenuto commerciale, dimostra – a mio parere – un’applicazione fin troppo approssimativa del concetto di fornire notizie. Capisco perfettamente che le dinamiche di ranking utilizzate possano essere eccessivamente inclusive: in pratica è come gettare nel mare dell’informazione una rete a strascico e raccogliere un po’ di tutto. Ma è un’approssimazione assolutamente intenzionale.

A quasi vent’anni dall’introduzione di Google News potrei non comprendere come in Scienza e tecnologia possa finire una “notizia” che già nel titolo contiene il nome di un supermercato e termini come “volantino” e “offerta”, anche se relativa a dispositivi tecnologici. Si tratta di Google, non cerchiamo attenuanti: è un’azienda che si sostiene sulla raccolta pubblicitaria e che è proprietaria di tecnologie in grado di individuare dati con precisione chirurgica, tanto sulle informazioni presenti in Internet, quanto sugli utenti che vi navigano.

Non facciamoci ingannare dalla dichiarazione diffusa nei giorni scorsi da David Temkin, (che ha la qualifica di Director of Product Management, Ads Privacy and Trust per il gruppo), stando alla quale Google dal 2022 non utilizzerà più tecnologie di tracciamento per vendere pubblicità, ossia i cookies, con l’obiettivo di una maggiore tutela della privacy. Perché l’attività di profilazione comportamentale verrà attuata ugualmente, ma con una tecnologia differente.

Via i cookies, è tempo di sfruttare un nuovo sistema chiamato FloC (Federated Learning of Cohorts), il cui obiettivo è permettere agli inserzionisti di effettuare attività di profilazione senza utilizzare i cookie, ma sfruttando il browser, abilitato a raccogliere informazioni sulle abitudini degli utenti che potranno quindi essere categorizzati in gruppi (le coorti) in funzione delle loro caratteristiche.

EFF (Electronic Frontier Foundation), organizzazione internazionale non profit di avvocati che tutela la libertà di espressione e i diritti digitali in ambito tecnologico, spiega:

FLoC è inteso come un nuovo modo per far fare al vostro browser la profilazione che i tracker di terze parti facevano da soli: in questo caso, riducendo la vostra recente attività di navigazione ad un’etichetta comportamentale, e poi condividendola con siti web e pubblicitari. La tecnologia eviterà i rischi per la privacy dei cookie di terze parti, ma ne creerà di nuovi nel processo. Può anche esacerbare molti dei peggiori problemi di non-privacy con gli annunci comportamentali, compresa la discriminazione e il targeting predatorio.

C’è un interessante approfondimento su FloC in questo articolo su Agenda Digitale. All’utente verrà dunque sottratta anche quella lieve forma di controllo che poteva avere sui cookie, perché si sfrutterà un’altra tecnologia ben più pervasiva. Di fatto, quindi, la precisione nell’attività di profilazione non diminuirà, ma aumenterà.

Ma quindi… se Google è in grado di ottenere informazioni a questo livello, possiamo pensare che non possa essere più raffinata nella sua attività di selezione delle news? Tutto è ovviamente intenzionale e mirato a veicolare il proprio business attraverso il maggior numero di canali possibili. Ed evidenziare le “notizie” di una testata che a sua volta ripubblica i banner di Google Ads all’interno dei propri articoli, è una forma come un’altra per catturare l’attenzione degli utenti e indurli a cliccare sulle sue stesse inserzioni pubblicitarie.

 
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Pubblicato da su 10 marzo 2021 in news

 

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Volunia: “grazie per averci aspettato”

Volunia è stato svelato ufficialmente tre mesi fa da Massimo Marchiori, l’autore di quel Hyper Search che a suo tempo ispirò Page & Brin allo sviluppo di PageRank (che oggi è un pilastro di Google). Le cronache ci raccontano che la presentazione di questo italico motore di ricerca di belle speranze ha avuto un risultato modesto (qualcuno non ha esitato a parlare delusione e di flop), mentre alcuni test drive hanno portato esiti contrastanti, che vanno dalla bocciatura alla promozione sulla fiducia. Tuttavia, dal momento che si tratta di un servizio non ancora aperto al pubblico e riservato ai power user selezionati tra gli utenti che si sono registrati (è quindi ancora un cantiere in sviluppo), tutto è rimasto un po’ sospeso, in attesa di future evoluzioni che – a quanto pare – sono finalmente in arrivo.

In tutta sincerità devo dire che la domanda “Che fine ha fatto?”, una volta me la sono posta, ma poi Volunia è rimasto lì, chiuso in uno dei miei tanti cassetti della memoria. , che si è riaperto stamattina, con una mail (che rappresenta anche il post inaugurale di blog.volunia.com) con cui il Team Volunia chiede scusa per il silenzio di questi mesi e annuncia imminenti e importanti novità:

Dal 18 maggio, infatti, i nostri Power User potranno testare con mano alcuni sostanziali cambiamenti, che consentiranno di comprendere ancora meglio l’identità, l’unicità di Volunia e le sue grandi potenzialità.

Ecco in anteprima qualche anticipazione:

  • Rafforzeremo le funzioni di ricerca attraverso l’integrazione nel sistema Volunia con uno dei principali motori di ricerca presenti sul mercato mondiale. Abbiamo deciso, pur continuando a portare avanti lo sviluppo del nostro motore, di mettere a vostra disposizione un motore di ricerca primario, per consentirvi di fruire di tutte le funzionalità di Volunia e di tutte le sue potenzialità.
  • Volunia avrà una nuova veste grafica, più funzionale e accattivante, pensata e realizzata anche grazie al Vostro contributo.
  • Metteremo a vostra disposizione documenti più chiari ed esaustivi riguardanti le politiche di privacy e i termini e condizioni di utilizzo del servizio Volunia.

Seguiranno – spiega ancora il team – ulteriori novità “a partire dal 21 maggio”, con la speranza “di riuscire a renderlo disponibile al pubblico entro il 14 giugno“.

“Grazie a tutti per averci aspettato”, conclude il post di Team Volunia. Confidando che gli utenti rimasti in attesa siano molti, e che le novità siano davvero interessanti… in bocca al lupo Volunia!

 
2 commenti

Pubblicato da su 16 Maggio 2012 in Internet, news

 

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