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Apple Show 2014

Apple Watch Presentation

In ordine di rilevanza – per il sottoscritto – e non di apparizione, ecco le novità presentate oggi da Apple.

  1. Songs of Innocence: l’ultimo album degli U2 viene rilasciato a costo zero a tutti gli utenti di iTunes fino al 13 ottobre. Tim Cook & U2Poi si paga, ovviamente, ma nel giro di un mese l’ultima fatica della band irlandese potrà raggiungere 500 milioni di utenti della piattaforma Apple. Certamente tutto avverrà in un arco di tempo più ristretto. Forse sarà necessario rivedere il concetto di riconoscimento sulle vendite espresso con i vari dischi (di diamante, di platino, d’oro e d’argento). Comunque si vocifera che ad Apple il giochino sia costato 100 milioni di dollari (al netto di altri eventuali compensi direttamente elargiti agli U2).
  2. Watch: lo smartwatch secondo Apple non si chiama iWatch, ma solo Watch. Accidenti. Design accattivante, materiali ricercati, tecnologia al top, una cospicua dote di funzioni, sistema operativo Watch OS. Il difetto più evidente, che relega anche questo smartwatch a ruolo di companion è la necessità di restare sincronizzato (e quindi vincolato) all’iPhone, a cui deve rimanere sempre appiccicato. La vera novità di questo settore – se e quando verrà presentata – sarà lo smartwatch indipendente da qualunque altro device, con nano-Sim integrata (tecnicamente già fattibile). Questo, intanto, arriverà sul mercato nel 2015. Dopo Natale. Che delusione.
  3. Pay: è la nuova piattaforma di pagamento basata su tecnologia NFC, a cui Apple – fino a due anni fa – non intendeva ricorrere, ma che la concorrenza ha già introdotto da tempo nei propri smartphone; qui c’è la differenza di poter pagare con un dito.
  4. iPhone 6 / Iphone 6 Plus: la nuova generazione dello smartphone più desiderato al mondo. Due modelli, con display di maggiori dimensioni rispetto alle generazioni precedenti (4,7 e 5,5 pollici), contraddistinti da un design sottile (quasi da iPhone Air), più potenti, iOS 8… Sicuramente il top della gamma, ma per le esigenze (reali o indotte) dell’utente, la concorrenza è a livelli comparabili. Non siamo più nel 2007, quando l’iPhone era… qualcosa di completamente diverso.

 

 
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Pubblicato da su 9 settembre 2014 in cellulari & smartphone, news, tecnologia

 

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iPhone 5, il più…?

L’iPhone 5 è il modello più nuovo, ma paradossalmente è anche il meno innovativo che Apple abbia presentato dal 2007 ad oggi.

E’ vero: sono cambiate le dimensioni (è più alto, sottile e leggero), il processore A6, la fotocamera (sempre da 8 Megapixel, ma con funzionalità migliorate), il connettore dock, lo slot per NanoSIM, tre microfoni e una tecnologia che migliorano la qualità della voce, il WiFi potenziato, la connettività LTE,  una batteria con maggiore autonomia… non mi dilungo in ulteriori dettagli che potrete trovare altrove, ma constato che – pur trattandosi di un dispositivo progettato ex novo e quindi “tutto nuovo” – non è una sorpresa.

Non perché le sue caratteristiche siano già state ampiamente anticipate da un tecno-gossip senza precedenti (in passato Apple aveva esercitato un migliore controllo sulle informazioni dei progetti in corso), ma perché – a mio avviso – l’iPhone 5 è stato presentato con novità che sono delle migliorie, seppur corpose, di funzionalità già presenti nel modello precedente, in un momento in cui la concorrenza ne propone di nuove.

Di questo credo che Apple sia molto più consapevole di quanto non voglia far credere, nonostante Phil Schiller – senior vice president Worldwide marketing di Apple – abbia giustificato alcune illustri assenze: il nuovo iPhone, secondo il manager, non sarebbe dotato dell’attesa tecnologia NFC (che permette di utilizzare un telefonino come uno strumento di pagamento elettronico) perché nel sistema operativo iOS 6 è presente Passbook, con cui è possibile acquistare e conservare biglietti, abbonamenti, coupon e carte di imbarco. L’altra assenza, quella del caricabatterie wireless, è dovuta al fatto che non avrebbe escluso la necessità di inserire una spina in una presa a muro.

Ci sono anzi delle novità fastidiose: il nuovo connettore dock implica l’utilizzo di un nuovo cavetto (e, quindi, l’impossibilità di riutilizzare quelli dei modelli precedenti) e lo slot per la NanoSIM certamente non sarà gradito a chi stava pensando di cambiare telefono. Non è un grosso problema, ma è… una noia in più.

 
4 commenti

Pubblicato da su 13 settembre 2012 in business, cellulari & smartphone, telefonia, TLC

 

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