Questo fotogramma potrebbe sembrare estratto da un video di Fabio Rovazzi, invece proviene dalla diretta streaming che vede protagonista Benedetto Levi – amministratore delegato di Iliad – collegato ad un poligrafo (o macchina della verità) mentre risponde ad una sequenza di domande del prof. Maurizio Cusimano, antropologo forense. Il video, di ieri, aveva l’obiettivo dichiarato di confermare la reputazione di trasparenza e chiarezza che l’operatore telefonico persegue e rivendica da quando si è presentato sul mercato italiano e che in questi giorni ha dichiarato di aver raggiunto il suo primo milione di clienti.
Indipendentemente dall’affidabilità di questo tipo di test – in merito al quale vi propongo la lettura dell’articolo “Come ingannare la macchina della verità” – trovo che questa iniziativa sia un’idea di marketing tanto originale quanto superflua. Trasparenza e chiarezza sono requisiti fondamentali per tutti, fondamentalmente per un motivo: è diritto degli utenti ricevere condizioni trasparenti e chiare, ma è innanzitutto dovere dell’azienda fornirle. Altre pretese degli utenti, non meno importanti, sono l’affidabilità e la qualità del servizio. E’ su questi fattori che l’azienda deve giocarsi la propria reputazione, fermi restando i doveri che devono essere rispettati. Tutto il resto sono chiacchiere.
Un’azienda che è sul mercato da poche settimane, la reputazione, se la deve costruire da zero. La conquista iniziale del parco clienti può avvenire con la sola arma utilizzabile: un prezzo assolutamente concorrenziale, che con Iliad è di 5,99 euro al mese per un’offerta che, in estrema sintesi, offre minuti illimitati e 30 GB di dati. Raggiunto nelle scorse ore l’obiettivo del primo milione di clienti, ora sarà interessante capire due aspetti:
- il riscontro sul mercato, su cui Moody’s lancia una previsione sul possibile effetto boomerang derivante dalla guerra sui prezzi scatenata dalla stessa azienda;
- la capacità di Iliad, a medio termine, di migliorare la qualità del proprio servizio.
La vera prova della macchina della verità sarà il mercato, con i riscontri che emergeranno in seguito a come Iliad affronterà la situazione.