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Google è pronto a diventare operatore virtuale di telefonia mobile (negli USA)

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Google sta per diventare MVNO (operatore virtuale di telefonia mobile) negli USA. Tecnicamente utilizzerà le reti mobili Sprint T-Mobile, ampliando la copertura offerta dai due network reali con l’appoggio delle reti WiFi pubbliche.

Secondo quanto riportano il Wall Street Journal e The Information l’ingresso nel mercato dei servizi di telefonia mobile (il progetto condotto da google in questo senso si chiama Nova) potrebbe avvenire entro fine anno. L’ampliamento telefonico del business di Google, ovviamente, ha altre implicazioni: oltre alla geolocalizzazione attraverso i dispositivi Android, le azioni di monitoraggio e profilazione degli utenti potranno avvenire anche in base ai dati delle conversazioni telefoniche (durata, destinazione, orario e altre informazioni caratteristiche). D’altronde, big data means big business.

Google sarà interessata a valutare questa possibilità su altri mercati nazionali? Assolutamente sì, sicuramente nei Paesi in cui è già presente ed esistono ulteriori possibilità di sviluppo. Guardando dentro casa nostra, ad oggi il mercato italiano degli operatori alternativi potrebbe essere definito diversamente florido (consultando l’elenco degli operatori si nota che il numero delle cessate attività non è affatto trascurabile). Verosimilmente, l’interesse verso un Paese in cui il numero degli smartphone accesi si avvicina sempre più a quello dei residenti è alto e un’azienda come Google ha sicuramente qualche marcia in più per muoversi bene in questo settore.

 
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Pubblicato da su 23 gennaio 2015 in cellulari & smartphone, news, telefonia

 

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Nòverca, fine

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Nòverca cede i suoi utenti a TIM e chiude la sua attività di MVNO (operatore mobile virtuale).

Nonostante il comunicato stampa sia stato scritto con toni neutri, la sostanza dei fatti è chiara: Nòverca esce dal mercato della telefonia mobile.

Il comunicato in realtà è imperniato su un accordo di natura puramente commerciale: se l’utente passerà a TIM con il proprio numero, potrà conservare la tariffa attuale (ma non si sa fino a quando), mentre Nòverca riceverà a sua volta un corrispettivo (una piccola liquidazione) per tutti gli utenti che passeranno a TIM.

Questo aspetto permette a tutti di capire che gli utenti Nòverca non sono costretti a passare a TIM, in questa ipotesi esistono solo condizioni prefissate.

Come è noto ormai da tempo, il mercato della telefonia mobile in Italia offre ai carrier virtuali solo un’illusione di poter partecipare al business delle comunicazioni. Nòverca, in ordine di tempo, è solo l’ultimo operatore a chiudere e le condizioni del mercato sono tali da rendere la vita difficile a chi non ha una propria rete ed è costretto ad appoggiarsi tecnicamente ad altri.

Come ricorda anche Marco in questo articolo su The New Blog Times che spiega bene la situazione, si dormono sonni più tranquilli affidandosi ad un gestore reale, dotato di propria rete, da scegliere in funzione delle proprie esigenze tecniche (copertura, qualità dei servizi e assistenza ai clienti) ed economiche (convenienza tariffaria).

 
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Pubblicato da su 11 gennaio 2015 in news

 

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Telefonia mobile, arriva un nuovo operatore alternativo

Si presenterà in settembre come operatore mobile low-cost: si chiama Bip Mobile, il suo fondatore è Fabrizio Bona (che nel suo curriculum vitae vanta ruoli dirigenziali in Telecom Italia, Vodafone-Omnitel e Wind) e l’azionista di maggioranza è One Italia. La rete mobile a cui Bip si appoggerà sarà quella di 3 Italia (di cui One Italia è già partner per alcune soluzioni di e-commerce, streaming e altri servizi). Siamo quindi in presenza di un operatore mobile alternativo (un MVNO, anzi un ESP).

L’obiettivo dichiarato è di raggiungere un milione di clienti entro l’estate 2013, ambiziosissimo e apparentemente poco verosimile, considerando la situazione del mercato italiano e i risultati finora conseguiti dagli altri operatori alternativi: consideriamo che, secondo quanto riporta l’Agcom nell’ultima pubblicazione dell’Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni, gli operatori alternativi italiani hanno un mercato di 3,9 milioni di utenze. Il leader di questo settore è Poste Mobile (che ha uno share di mercato del 56,8%, corrispondente a 2,2 milioni di utenze), alle sue spalle c’è Fastweb Mobile (share del 14,4%, corrispondente a 560mila utenze).

Bip punta dunque a superare Fastweb e posizionarsi alle spalle di Poste Mobile entro meno di un anno dal lancio, che verosimilmente avrà luogo in autunno, operando in un mercato in partnership con un operatore reale a cui dovrà pagare l’utilizzo della rete e il traffico telefonico. Il trend rilevato entro fine anno, che registrerà i risultati delle iniziative commerciali del lancio e le immancabili promozioni natalizie, potrà essere significativo per capire l’andamento dell’azienda.

A me sembra durissima, ma spero sinceramente di sbagliarmi.

 
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Pubblicato da su 19 luglio 2012 in cellulari & smartphone, telefonia

 

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