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Occhio al mittente (e al messaggio)

20 Set

Sono anni che riceviamo messaggi palesemente malevoli come quello riportato in figura, eppure c’è ancora chi ci casca. Per cui nessuna meraviglia se c’è anche chi sprofonda nella trappola indicata oggi dalla Polizia delle Comunicazioni:

È in corso massiva attività di spamming a scopo estorsivo con l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio account di posta elettronica ad opera di un gruppo internazionale di Criminali. L’account sarebbe stato hackerato attraverso l’inoculamento di un virus mentre venivano visitati siti per adulti. Da qui scaturisce la minaccia di divulgare a tutti il tipo di siti visitati e la conseguente richiesta di denaro in criptovaluta.

Il messaggio indicato dalla Polizia generalmente si presenta così:

Salve!

Come avrai già indovinato, il tuo account xxxxxxx è stato hackerato, perché è da lì che ho inviato questo messaggio  🙁

Io rappresento un gruppo internazionale famoso di hacker.
Nel periodo dal xx.yy.2018 al xy.yz.2018, su uno dei siti per adulti che hai visitato, hai preso un virus che avevamo creato noi.
In questo momento noi abbiamo accesso a tutta la tua corrispondenza, reti sociali, messenger.
Anzi, abbiamo i dump completi di questo tipo di informazioni.

Nel seguito del messaggio, arriva la richiesta di estorsione, pena la diffusine di tutte le peccaminose informazioni.

In realtà non c’è niente di vero in quelle mail. Quindi, chi ci casca? Un utente che, oltre a non essere troppo smaliziato da capire che si tratta di un’esca, ha visitato – magari una tantum – un sito per adulti. Si tratta di una possibilità ampiamente concreta, perché i siti web vietati ai minori sono tra i più frequentati al mondo. Pertanto, nell’affollato e pescoso mare degli utenti, non è affatto difficile trovare qualcuno che abbocchi facilmente al phishing (espediente per indurre un utente a compiere un’azione apparentemente innocua, ma in realtà foriera di disastri).

Non credete a tutto ciò che ricevete via mail, soprattutto quando l’utente è sconosciuto, o addirittura quando il mittente siete voi (e non vi risulta di aver spedito a voi stessi quel messaggio)! 


 
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Pubblicato da su 20 settembre 2018 in news

 

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