Educare Digitale è il titolo del report pubblicato oggi dall’Agcom sullo stato della digitalizzazione delle scuole italiane. Dallo studio emergono innanzitutto due lacune che le caratterizzano, relative a strumenti e competenze. E si deve trattare di carenze importanti, visto che l’Italia risulta essere in 25esima posizione (su 28 Paesi europei) nella “classifica” calcolata secondo l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) che misura il grado di realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale.
Il rapporto presenta dati molto interessanti, ma è doveroso sottolineare alcuni aspetti fondamentali.
“Il livello di infrastrutturazione digitale delle scuole non è uniforme: ci sono sistematiche differenze legate al territorio, al grado e alla dimensione degli istituti scolastici. E bisogna puntare di più sullo sviluppo di competenze e cultura digitali“.
Come si vede da questa rappresentazione grafica, tra le regioni meglio posizionate sui fronti dell’innovazione didattica e dei servizi di connettività spiccano le scuole dell’Emilia Romagna, seguite da quelle di Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, che rientrano nel primo quadrante, seppur con livelli abbastanza vicini a quelli della media nazionale. Fanalini di coda le regioni del terzo quadrante: Basilicata, Calabria, Puglia, Abruzzo, Lazio e Veneto, regioni che sui due fronti presi in esame hanno scuole con valori al di sotto della media nazionale. Suscita meraviglia l’eterogeneità della situazione (oltre a regioni del Sud Italia troviamo anche Lazio e Veneto), da cui emerge un’urgente necessità di investimenti.
Su cosa è fondamentale investire tempo e risorse? Ovviamente sull’infrastruttura, per raggiungere almeno tre obiettivi: una connettività veloce, una rete che ne possa beneficiare, e sulle attività di aggiornamento e manutenzione. Ma anche le competenze richiedono attenzione: è impensabile avere una dotazione di strumenti e attrezzature all’avanguardia senza un’adeguata preparazione al loro utilizzo, che deve permettere lo sviluppo di metodi didattici basati sull’impiego di tecnologie digitali. Senza trascurare le capacità organizzative e manageriali, necessarie per una corretta pianificazione delle attività e degli stessi investimenti.
Chi ha interesse, tempo e voglia di leggere il report, può trovarlo a questo link: EDUCARE-DIGITALE_28-02-2019