Il buon Roberto Dadda, con impagabile schiettezza, dedica oggi un post legittimamente critico sull’uso improprio della parola gratis nelle offerte commerciali degli operatori di telefonia, citando un cartello pubblicitario di un offerta Wind che recita: “Navighi alla velocità dell’ADSL di casa e a soli 9 euro/mese gratis 50 ore”.
Assodato il significato del termine gratis, il nocciolo della questione è appunto: pago 9 euro al mese per navigare 50 ore, cosa diavolo c’è di gratuito in questa offerta?
Dadda commenta così il risultato che questa reclamizzazione ha ottenuto su di lui: “Il risultato su di me è stata una bella riga rossa sopra l’idea di chiedere un contratto a Wind perché a me piace la chiarezza”.
Come ho già avuto modo dire più volte da queste parti, l’abitudine di inserire la parola gratis in queste offerte commerciali è in realtà un abuso. C’è un problema, però: questa non è una prerogativa esclusiva di Wind, essendo una prassi seguita più o meno da tutte le compagnie telefoniche, che enfatizzano il concetto della gratuità di un servizio che in realtà è a pagamento.
TIM fa la stessa cosa, ad esempio, con la Maxxi Alice Day, quando dice:
- Maxxi Alice Day consente di navigare gratuitamente per 1 giorno senza fasce orarie fino ad un massimo di 90 minuti di traffico Internet gratuito (GPRS/EDGE/UMTS/HSDPA/Wi.Fi pubblico) da utilizzare nell’ambito del solo territorio nazionale, con scatti unitari di tempo della durata di 15 minuti: ad esempio, se navighi solo 5 minuti verranno comunque sempre erosi 15 minuti;
- il costo è di 3 euro (IVA incl.);
- dura 1 giorno solare. Scade alle 00:00 del giorno in cui si è attivata.
Ok, costa 3 euro. Dunque cosa c’è di gratuito?
Vodafone ultimamente utilizza meno la parola gratis in modo improprio. Però la si trova ancora, ad esempio, nell’offerta No Problem Business 600 che dice:
Chiami gratis i tuoi colleghi e hai 600 minuti a 0 cent verso tutti.
Però costa 24 euro al mese e prevede la sottoscrizione di un contratto di 24 mesi.
3 ultimamente mi sembra piuttosto attenta a non abusare di questo gradito vocabolo, anche se la reclamizzazione del 3-Skypephone recita “Scegliendo 3 Skypephone entro gennaio 2008 avrai gratis 10 ore al giorno di chiamate effettuate verso tutti i tuoi contatti Skype e 600 messaggi istantanei al giorno con Skype Chat”. Le note restituiscono la giusta dimensione alla gratuità evidenziata dall’offerta (e spiegano che comunque un impegno economico per l’utente esiste: “Scegliendo una Ricaricabile, durante i 30 mesi di impegno minimo si dovra’ effettuare una Ricarica mensile di importo non inferiore a 10 euro. Nel caso si effettui una Ricarica di importo inferiore a quello previsto, 3 provvedera’ ad addebitare su Carta di Credito o RID la differenza”).
Intendiamoci, io non sono affatto contro i servizi a pagamento: le compagnie telefoniche sono aziende, e come tali possono vivere e sopravvivere solamente se generano profitto. Io non ho mai detto che l’utente debba scroccare servizi telefonici o di connettività Internet. Un servizio va pagato, nella misura in cui la sua erogazione implica il sostenimento di determinati costi.
Io sono semplicemente contro l’abuso della parola gratis quando un servizio in realtà prevede un costo. Un abuso che la regolamentazione italiana vieta da una parte e consente dall’altra: perché è vero che esiste una normativa sulla pubblicità ingannevole (ed è ingannevole dire che una cosa è gratuita quando in realtà non lo è), ma è altrettanto vero che le sanzioni previste per chi viola la normativa prevedono ammende che vanno da mille a 100mila euro. Importi ridicoli per aziende come gli operatori di telefonia che hanno un volume d’affari di milioni di euro, che sembrano trattare le multe come spese accessorie di pubblicità.
Basta constatare la recidività di tutti gli operatori per capire quanto renda questo comportamento nel mercato italiano.
aghost
7 dicembre 2007 at 19:05
magari fosse solo il problema dell’uso e abuso della parola “gratis”. Anche il resto è un puttanaio incomprnesibilem, sembrano i rebus della settimana enigmistica: “Maxxi Alice Day consente di navigare gratuitamente per 1 giorno senza fasce orarie fino ad un massimo di 90 minuti di traffico Internet gratuito (GPRS/EDGE/UMTS/HSDPA/Wi.Fi pubblico)”
ma cosa cristo vuol dire?
Ferd
7 dicembre 2007 at 19:43
Si, e’ un bell’esercizio di stile:
a) navigare gratuitamente (e costa 3 euro)
b) per 1 giorno senza fasce orarie (pero’ son solo 90 minuti)
c) fino ad un massimo di 90 minuti (ma non era per un giorno?)
d) di traffico Internet gratuito (gia’ detto al punto “a”, che gia’ costava 3 euro).
db
7 dicembre 2007 at 19:46
Vuol dire che più la spiegazione è articolata (e induce confusione) e meglio è (per la compagnia telefonica).
lellamascia
7 dicembre 2007 at 21:21
Da mille a 100mila euro è, come giustamente dici, ridicolo rispetto agli utili che hanno.
Ancora più ridicolo è che le sanzioni che effettivamente arrivano sono in ritardo cronico rispetto alla violazione commessa.
Tristemente tragico, in fine, è che gli importi di queste sanzioni veleggiano tra i 20 e i 40 mila euro senza minimamente avvicinarsi al pur ridicolo massimo dei 100 mila.
Dal Quinta, che spesso segnala questi ridicoli importi, una volta ho commentato che immaginavo gli alti dirigenti delle compagnie telefoniche piegarsi in due dal ridere mentre vedono le sanzioni e poi, una volta terminate le grasse risate, detrarre questi risibili importi dai guadagni illecitamente ottenuti ingannando i clienti, scoprire che quello che resta sono cifre elevatissime e ripiegarsi in due dal ridere fino al mal di pancia -.-
aghost
10 dicembre 2007 at 12:02
“gratuitamente per 1 giorno senza fasce orarie fino ad un massimo di 90 minuti di traffico Internet gratuito”
questo andrebbe denunciato per truffa e oltraggio alla lingua italiana e all’utente bue 🙂
Dario Salvelli
10 dicembre 2007 at 14:23
Anche nelle pubblicità è così: quell’aggettivo tira molto che ormai è abusato tanto che è aggiunto ad ogni tariffa. Appunto,tariffa.
prefe
11 dicembre 2007 at 09:38
ciao!
corrette le tue osservazioni.
E quando dicono “promozione xxx: chiami un mese gratis! Quello che spendi in un mese ti viene restituito gratis il mese successivo!” Va letta come: sconto del 50 %…cosa c’è di gratis? Parlo il dopiio allo stesso prezzo.
La migliore è sos vodafone ricarica:
parte con “benvenuti al servizio gratuito sos vodafone ricarica” per finire con “verranno addebitati tre euro, due di traffico e UNO DI COSTO RICARICA”.
Sfacciati.
veditu
11 dicembre 2007 at 19:13
concordo in pieno.
una piccola modifica: dal 21 settembre la normativa è cambiata e le multe vanno da 5.000 a 500.000euro.
db
11 dicembre 2007 at 20:08
x veditu
Grazie per la segnalazione. E’ un segnale interessante la modifica del range (anche se avrei ritenuto più idoneo un tetto massimo più elevato). L’Antitrust non sta però applicando questo upgrade, quindi deduco che per qualche motivo la nuova normativa non sia ancora entrata in vigore.
veditu
11 dicembre 2007 at 22:22
la normativa è applicabile solo per quanto commesso dopo il 21 settembre.
per altri 2-3 mesi sentiremo parlare di procedimenti aperti prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
ancora bassa ma sicuramente iniziano ad essere ragionevoli…
una multa da 300.000euro credo inizi a farsi sentire anche sul bilancio di un nostro operatore (specie perchè ogni operatore ne paga 4 o 5 ogni anno).