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Il confine con la banalità è labile

22 Lug

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Bello (quanto una tavanata galattica) questo servizio del TG1 intitolato La nuova ossessione (nel video inizia al minuto 30:30) . Si parla del fatto che “sono sempre di più gli italiani che non rinunciano ad internet neanche in riva al mare” e ad un certo punto – dopo aver visto gente in spiaggia con smartphone, tablet e notebook – la giornalista si affretta a dire con tono ansiogeno:

La vacanza che corre sul web, gli amici sono quelli rimasti in città, sms continui, suonerie che irrompono nella tranquillità di una mattinata al mare. Il confine con la maleducazione è labile, ma l’ansia da connessione è tale che, ci spiegano, anche la scelta del lido passa dalla potenza della rete WiFi.

Un momento: gli SMS continui e le suonerie che irrompono nella tranquillità ci sono dagli anni ’90, da quando i telefonini hanno cominciato a diffondersi e i supercafoni hanno cominciato ad ostentarli senza rispetto per la quiete altrui. Che non ha nulla a che fare con il fatto di volersi connettere ad Internet sempre e comunque (per scelta o per dipendenza, anche se quest’ultima effettivamente può portare l’utente ad alienarsi).

P.S. Lulgio (anziché Luglio) lo trovate scritto sul sito web del TG1

 
2 commenti

Pubblicato da su 22 luglio 2013 in news

 

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2 risposte a “Il confine con la banalità è labile

  1. rota

    22 luglio 2013 at 18:55

    Dici TG1 e dici tutto…
    (Ma non doveva essere Studio Aperto il discepolo, e altri prestigiosi (?!) telegiornali i “maestri”?)

     
  2. db

    22 luglio 2013 at 22:55

    Qui si stanno allineando tutti…

     
 
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