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WiMax, il ministro è fiducioso. Io sarei ansioso.

19 Giu

Dichiarazioni di alcuni giorni fa:

(ANSA) – RAVELLO (SALERNO), 16 GIU – Le gare per il WiMax partiranno entro l’estate. Lo ha assicurato il ministro per le Comunicazioni Paolo Gentiloni. “Bisogna garantire la banda larga su tutto il territorio nazionale, e noi lo faremo attraverso il WiMax”, spiega Gentiloni ribadendo la fiducia nella rete che portera’ il web ad alta velocita’ nelle aree del Paese ancora non cablate: “La banda larga e’ la sfida del futuro ed il sistema nervoso dell’economia”.

Tra parentesi, l’inizio dell’estate è questione di ore. Dire “entro l’estate” potrebbe significare, verosimilmente, entro la fine dell’estate, giusto? Ok. Leggiamo una dichiarazione di un mesetto fa:

Il Ministro Gentiloni ha confermato che sono in preparazione i bandi delle gare che dovrebbero partire a giugno, dichiarando che «al ministero si lavora intensamente per preparare i bandi di gara che faremo la prossima estate»

Sembra in sintonia con quanto dichiarato in febbraio (estraggo da un articolo di PI Telefonia del 16 febbraio):

Entro questa estate, entro giugno, partiranno i bandi di gara per l’assegnazione delle licenze WiMax, quelle che consentiranno agli operatori di offrire finalmente gli attesi servizi wireless broad band. lo ha affermato ieri il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, spiegando che il WiMax può rivelarsi una risorsa indispensabile per abbattere il digital divide che affligge tuttora moltissimi italiani, in particolare nei comuni più piccoli. Una tesi condivisa anche dai molti che però sostengono la campagna contro le licenze WiMax italiane, secondo cui è necessario puntare anche su uno WiMax “libero”.

D’accordo, alla fine di giugno mancano ancora 10 giorni e tutto può succedere. Alla fine dell’estate mancano tre mesi e ancora tutto può succedere.

E’ il caso di fare un Toto-WiMax? Qualcuno si vuole sbilanciare e pronosticare qualche data in merito (aste, offerte commerciali, ecc)?

 
4 commenti

Pubblicato da su 19 giugno 2007 in Mondo, news

 

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4 risposte a “WiMax, il ministro è fiducioso. Io sarei ansioso.

  1. MFP

    20 giugno 2007 at 02:08

    E’ il caso di firmare la petizione di Andrea Rodriguez e sintonizzarci sopra i blog… prima di clickare di’ un numero 🙂

    http://www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?wmaxfree

     
  2. aghost

    20 giugno 2007 at 06:26

    sarò prevenuto ma sono pessimista. Non tanto sui tempi quanto sul modo. Qualcuno si ricorda le gare UMTS? Pareva la rivoluzione.

    Qui in trentino sta succedendo la stessa cosa in piccolo: dopo anni di inerzia e di annunci di progetti faraonici della fibra ovunque, senza che si cavasse seriamente un ragno dal buco, si sono creati diversi gestori telefonici pubblici (leggi carrozzoni) che dietro le mirabilie dei comunicati stampa non facevano altro che comprare connettività da Telecom e rivenderla in loco. Ma di banda larga dove non c’era già neanche l’ombra.

    Ora sono partiti col wi-fi, però appaltando tutto a società private esterne. In qualche valle pare sia arrivato, a 30 euro al mese con velocità da 512 k.
    Per tutto il progetto hanno investito 8 milioni di euro. Per fare una sola galleria alla periferia di Trento ne hanno spesi 128 (centoventotto!). Forse sul wifi non c’e’ abbastanza da mangiare 🙂

     
  3. MFP

    20 giugno 2007 at 12:05

    Aghost, su tutto l’ICT non c’è abbastanza da mangiare, per questioni che non sto qui ad argomentare… tant’è che l’ICT italiano è allo sbando.

    Ascoltavo ieri la Magnolfi parlare di posta elettronica certificata (diceva qualcosa tipo “oramai costa poco, si può adottare al posto della mail tradizionale”: ma perchè devo spendere, anche poco, per qualcosa che posso fare gratis?) e della carta di identità elettronica (quella su cui da 10 anni stanno devolvendo somme mostruose a vari carrozzoni para-statali)… ma non ce n’è bisogno 🙂
    Da anni abbiamo PGP/GPG e OpenID… gratis… però loro ancora spendono milioni e senza combinare nulla… e chi glielo dice è un radicale rivoluzionar-comunista che non conosce l’economia e i bisogni del paese.

    Il caso di Italia.it è stato indicativo: un digi-mostro inutile. E’ la loro ottica che è sbagliata, non quello che anno… queste vicende non sono gravi perchè mostrano senza ombra di dubbio degli sperperi mostruosi, ma perchè mostrano senza ombra di dubbio che si muovono solo lì dove c’è denaro da amministrare; non dove c’è una necessità da soddisfare, non lì dove c’è un progresso da fare, non lì dove c’è una richiesta popolare da assolvere… ma solo dove ci sono soldi pubblici da mangiare.

    Per questo dico che invece di farsi coinvolgere nelle loro chiacchiere bisogna firmare la petizione… basta rimuovere il lock-in sullo spettro radio per avviare la spinta dal basso che muove industria e politica a fare bene. Ma i bloggers, a parte le relativamente poche eccezioni, preferiscono farsi le pippe… alla fin fine lamentarsi e sfottersi l’un l’altro sembra che interessi di più che darsi da fare (e che fare! 3 click e 1 form con 3 campi) per rimuovere il malessere.

     
  4. MFP

    20 giugno 2007 at 12:06

    oups…typo… “anno” è “fanno”… non “hanno” senza “h” 😛

     
 
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