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Scuola, videocellulari e megamulte

30 Nov

Da Reuters:

Gli studenti che diffondono foto o filmati realizzati a scuola rischiano multe da 3.000 a 30.000 euro.

Lo stabilisce una direttiva inviata a tutte le scuole e presentata oggi dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni e dal garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti, che hanno sottolineato l’importanza di rendere i giovani consapevoli degli effetti che possono derivare da certi comportamenti.

La circolare stabilisce che chi diffonde immagini con dati personali altrui non autorizzate, tramite Internet o mms, rischia anche a scuola multe da 3.000 a 18.000 euro e da 5.000 a 30.000 euro nei casi più gravi, che possono essere irrogate dall’Autorità garante della privacy, insieme a sanzioni disciplinari che spettano invece alla scuola.

La nuova direttiva ricorda solo le sanzioni che già esistono in materia di violazione della privacy. Diffondere immagini senza autorizzazione è già vietato dalla legge, non servono norme ad hoc da applicare al cosiddetto cyberbullismo.

Ovviamente, in caso di minori, le multe saranno pagate dai genitori, che in tal modo saranno i primi in famiglia a essere “consapevoli degli effetti che possono derivare da certi comportamenti”.

Io sono sempre stato convinto, e continuo ad esserlo, che alla base di tutto ci sia la mancanza di una vera educazione. Che deve avere inizio in famiglia e proseguire a scuola.

E’ passato oltre un anno, ma rimane sempre di estrema attualità l’inchiesta I bulli del terzo millennio (di Irene Privitera, Chiara Pucci e Silvia Tolve, studentesse presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”).

 
6 commenti

Pubblicato da su 30 novembre 2007 in media, news

 

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6 risposte a “Scuola, videocellulari e megamulte

  1. Alberto

    30 novembre 2007 at 23:35

    Sono quasi d’accordo con te: il quasi è in senso restrittivo.
    L’educazione è quasi esclusivamente compito della famiglia. La scuola e il resto che c’è al di fuori della famiglia conta poco.
    Quello che conta è quasi solo l’esempio che danno i genitori. Non tanto quello che dicono ma quello che fanno.
    La scuola è, secondo una mia personalissima opinione, incapace di insegnare anche le nozioni base, figuriamoci l’educazione e i valori etici!

     
  2. aghost

    1 dicembre 2007 at 11:49

    e come al solito si pensa sempre di risvolere tutto con la repressione.

    E’ la solita idea di uno Stato autoritario, non di rado iniquo e imbecille 🙂

    Ma “l’educazione della famiglia” è direttamente proporzionale a quella che i genitori hanno avuto a scuola.

     
  3. Antonio Vergara

    1 dicembre 2007 at 12:07

    sono pure d’accordo che è una questione culturale o di educazione. ma se quelle prerogative mancano allora bisogna reprimere il fenomeno con regole severe.

     
  4. Sally

    1 dicembre 2007 at 12:42

    Antonio ha ragione. Quando qualche ragazzo farà una “bravata”, i genitori che avranno trattato la questione con superficialità dovranno sbattere il naso nella multa.

     
  5. Ferd

    1 dicembre 2007 at 12:47

    Alberto dice “La scuola e il resto che c’è al di fuori della famiglia conta poco. Quello che conta è quasi solo l’esempio che danno i genitori. Non tanto quello che dicono ma quello che fanno”.

    Non sono d’accordo, non è vero che cio’ che sta al di fuori della famiglia conta poco. Perche’ quando in famiglia non e’e’ educazione, la scuola puo’ dare un valido contributo. Sono invece d’accordo con te, però, quando dici “La scuola è, secondo una mia personalissima opinione, incapace di insegnare anche le nozioni base, figuriamoci l’educazione e i valori etici”.
    Perche’ nella scuola di oggi (in gran parte di essa) non ci sono educatori, ma solo insegnanti demotivati.

     
  6. dj paul

    1 dicembre 2007 at 18:23

    Sono fermamente convinto che la cosa più importante sia l’educazione dei ragazzi, in famiglia in primis e in tutti gli ambienti da loro frequentati. Mi sembra invece che nel nostro Paese siano più importanti cose come la programmazione televisiva da dare in pasto ai pensonati. Non vado oltre…

     
 
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