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Stringere la cinghia, poi la banda

13 Ott

Ecco, ora spariranno anche i fondi destinati alla banda larga:

Legge di Stabilità, strappati i fondi per la banda larga

In seguito al sorprendente esito dell’asta per le frequenze 4G – che fruttò allo Stato quasi quattro miliardi di euro – il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani aveva assicurato: “Il 50% dei proventi aggiuntivi della gara LTE sarà destinato al settore da cui provengono, al comparto dell’ICT”. A distanza di due sole settimane, invece, la prospettiva più verosimile è che quell’intento venga stroncato.

Il borseggio di quei fondi potrebbe infatti avvenire ad opera della Legge di Stabilità, attualmente in bozza: il suo contenuto, nella versione attuale, prevede proprio che quei proventi aggiuntivi – una cifra che ammonta a circa 1,6 miliardi – debbano essere destinati per una metà al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e per l’altra metà  al fondo a favore dell’istruzione previsto nel decreto 5/2009.

Si prevede che il testo provochi scintille nel Consiglio dei Ministri tra il ministro Romani e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, autore della nuova norma con cui i fondi per la banda larga vengono sacrificati al finanziamento del fondo per le esigenze indifferibili.

 
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Pubblicato da su 13 ottobre 2011 in news, News da Internet, telefonia, TLC

 

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