Tempo fa pensavo che i terrapiattisti – coloro che credono che la terra sia piatta anziché sferica – ci fossero, cioè fossero convinti delle proprie teorie. In seguito mi sono reso conto che ci fanno, e la notizia diffusa in queste ore ne è un’ulteriore conferma: l’ultima interessante teoria presentata al raduno mondiale dei terrapiattisti che ha avuto luogo nelle West Midlands vorrebbe infatti spiegare quanto il nostro pianeta sia simile al mondo di Pac-Man, alle cui estremità sono presenti “porte” che permettono di uscire da una parte e rientrare dall’altra, come se lo spazio-tempo si richiudesse e, una volta arrivati ad un’estremità, si potesse ricomparire dall’altra.
L’idea è stata illustrata dal musicista Darren Nesbit, secondo il quale esistono due prove scientifiche che dimostrano la natura piatta del pianeta:
- basta uscire per accorgersi che il pianeta chiaramente non è in movimento;
- non importa dove vivi in questa presunta palla, sembra sempre che tu stia sulla sommità, mentre qualcuno dovrebbe vivere di fianco, e altri a testa in giù.
Basta uscire – sì, di senno – per accorgersene. Contro queste prove cozza appunto la possibilità di poter viaggiare sempre in una direzione e ritornare al punto di partenza. E qui casca l’asino (casca anche se per i terrapiattisti la forza di gravità non esiste), o meglio si impenna Nesbit che illustra la sua teoria Pac-Maniaca che vede un pianeta dotato di porte che permettono di uscire da un’estremità e rientrare dalla parte opposta.
Queste idee non sono certo meno discutibili della teoria che vede la Terra sorretta da quattro pilastri (che poggiano… su cosa?), o di quella secondo la quale «il mondo è formato da quattro anelli concentrici, ognuno con il suo Sole e la sua Luna», alla faccia dei principi basilari dell’esistenza di fusi orari e servizi satellitari (giusto per citare due banali argomenti sfericoterrestri alle cui logiche anche un terrapiattista si deve piegare).
Una risposta a “Il mondo è bello perché è Pac-Man (dicono)”